Assunta Sperino - Poesie

Bambini

 

Anime incolore

senza lingua

né nazione.

Bombe di vita

pronte

ad esplodere.


 Notte

 

Satura

di silenzi

colmi

di parole inghiottite.

 


 

 Scrivo

 

Inaspettato

irrinunciabile sussulto

dell’anima,

ciò che resta

del soffio divino

nel mio corpo

ancora fangoso.

 


 

 Figlia mia

 

Nuovi passi

alle mie

orme pesanti,

svelti, leggeri,

minuscoli,

alle mie

gigantesche orme.

 


 

 Ti penso

 

Onde di ricordi

ad infrangersi

sulle scoscese realtà

– La tua voce –

lento sciabordio

sull’anima.

 


 

 Natale

 

L’odore

del Natale

scende

sul mio maglione

grigio…

S’appoggia

alle mie palpebre,

s’aggrappa

ai miei ricordi

e intanto

piove.

 


 

 Dio

 

Scende

nella strada

vuota,

bagna le scarpe

nelle pozzanghere

sporche,

si siede

ed aspetta

compagnia.

 


 

 Per strada

 

Corpo di donna,

tempio di Dio

in cui si rinnova

l’infinita creazione,

diventa puro peccato

agli sguardi

dei passanti,

pronti a coprire

la disperazione

con la vergogna.

 


 

 Ricordo

 

Niente

scompare,

ma, come stella cadente

che squarcia l’oblio,

torna bel bianco

d’un fiore,

nel nero

dell’asfalto,

nel frastuono

del traffico,

nel silenzio

d’una chiesa…

E vive,

a volte stupido,

a volte dolce

ma immancabile

ricordo.

 


 

 Figlio mio

 

Vivo,

briciola d’anima,

piccolo immenso

nel mio giovane ventre.


 

Preghiera

 

Ti prego mio Dio,

fa che io ci sia

quando è troppo solo,

che sappia andarmene

quando ha bisogno

di restare da solo;

fa che io sappia farmi sentire

quando può farsi male,

fa che sappia abbracciarlo

quando qualcuno l’ha già strillato;

fa che sappia aspettare

mentre impara

a dire il mio nome,

fa che sappia gioire

quando per dispetto non lo dice;

fa che sappia tenergli la mano

quando attraversa una strada nuova,

fa che sappia lasciargliela

quando vuole camminare da solo…

Ti prego mio Dio,

fa che io sappia chiedergli scusa

quando sbaglio,

fa che lui sappia perdonarmi,

fa che sappia ascoltarlo,

fa che sappia cosa dirgli,

che sappia volergli bene

e fa che lui senta

quanto bene gli voglio.

 


 

 Piccolo Mio

 

Auguri piccolo mio,

avrei voluto regalarti

un miliardo di suoni,

le corse per giocare

a nascondino,

le risate matte

e i salti sui letti…

Avrei voluto regalarti

l’abbraccio caldo

della ninna nanna,

gli sguardi vispi

dei dispetti,

il tempo che è

già passato…

Avrei voluto regalarti

mille parole inventate

e un sorriso

lungo tutta la vita…

Avrei voluto regalarti

ciò che Dio

mi donerà

con la tua presenza.

 


 

Noi

 

Noi

a virare

in questo cielo

pumbleo…

Muto

il mondo

a testa alta…

Curioso,

spaventato

dalle nostre ali!

 


 

 Carezze

 

– petali di rosa -,

pensieri

– foglie tra

il verde e il rosso -,

ricordi

– spine morte

che sanno

ancora pungere -.

Io,

il mio giardino.

 


 

 Mi rifugio

 

in questo mondo solo mio,

fatto d’un letto troppo grande,

di un’anima ribelle,

d’un corpo che non riesce a volare…

E mi rifugio qui

con questa mente che pensa,

questa mano che scrive,

questo cuore che urla

i suoi battiti…

Chiudo le porte,

tendo lorecchio,

ed eccomi!


 

Buco nero

 

Ciao piccolo,

oggi non riesco proprio a non scriverti.

Lo so, ti sembrerò stupida, ma quando penso a te, penso ad un buco nero… No, non è una cosa brutta! Hai presente quando esplode una stella? Una di quelle “supernova” che per millenni ha bruciato elio producendo un’incommensurabile energia e poi improvvisamente… “BOOM!” E sembra nasca il vuoto? Non è vuoto! In verità i buchi neri risucchiano qualsiasi cosa gli passi davanti, ma non possono più tirarlo fuori… Tu sei un buco nero!

Hai dentro un miliardo e forse più di cose, idee, emozioni, parole, ma non puoi tirarle fuori. A volte chi ti sta attorno non pensa alla “supernova”, all’incommensurabile energia… Pensa al “vuoto”; non riesce, non può nemmeno immaginare che risucchi nella tua testa qualsiasi cosa ti passi davanti, perché non lo puoi più tirare fuori! Io lo so che dentro di te c’è la chiave per aprire le porte del tuo mondo, ma è là dentro, nascosta tra le miliardi di cose che hai nella testa ed è così difficile trovarla!

Te lo giuro, non farò mai finta di credere che tua sia vuoto, perché mi basta guardarti negli occhi per avere la certezza della tua energia!

Sei il mio buco nero, ma io non smetterò mai di cercare la chiave.

 


 

 Tu che sei

 

Tu che sei

la luce,

l’ossigeno

ai miei pensieri.

Tu che sei

la voglia,

la forza

per spostare

il macigno

che mi sta sul petto.

Tu che non ci sei,

ed io,

ad occhi chiusi,

che ti sto a guardare.

 


 

La mia mente

 

Satura

della tua assenza,

la mia mente,

invano,

spinge indietro

le tue immagini,

la tua voce,

i tuoi pianti,

i tuoi abbracci.

A fare spazio

ai nuovi pensieri…

Stringe,

schiaccia,

comprime…

Satura

della tua assenza.

 


 

 Aria

 

La tua voce

–Aria–

Ed io annaspo,

annego

nel tuo silenzio.

 


 

 Amore

 

Mentre lei piange

per la prima volta,

la tua anima

s’allarga,

i battiti del suo cuore

diventano il motivo

per i battiti del tuo,

ogni suo respiro

dà ossigeno

per i tuoi respiri…

Sembra magia!

Si chiama Amore.