Beatrice Pecchioli

Poesie


Passato

Come in un lontano passato,
riesco a sentire ancora
il profumo della tua pelle.

Mi hai preso l’anima,
cullandomi…

Mi hai usata per i tuoi capricci,
gettandomi al vento per sempre.

Il dolore ti ha accecato,
ti ha disperso nel tempo.

 


 

A Franca

Te ne sei andata in silenzio,
senza una parola o un perché.
Chissà se avevi voglia di partire…

Spero che tu non abbia sofferto molto
e pensandoti, il mio dolore diventa pianto.

Tristezza e rabbia riempiono il mio cuore,
non riesco a farmene una ragione.

Volevi un figlio, lo volevi a tutti i costi,
quel figlio tanto atteso,
era il centro dei tuoi sogni.
Non ti sei mai stancata di aspettarlo
e forse tu, ancora lo stai cercando.

Un bimbo tanto bello e tanto dolce,
che ti chiamerà mamma
dice, cento, mille volte.

 


 

Nipoti

A Francesca, a Luca, A Francesco,
a Valentina, a Chiara e a Giulia:

Siete la luce che illumina
il mio cammino…
Siete il sole che riscalda
il mio cuore.
Siete un’ondata di gioia
nelle mie tristi giornate.
Siete come un arcobaleno
che colora la mia vita.

Vi voglio bene…

 


 

Mani

Ricordo come fosse oggi,
le carezze delle tue mani.
Mentre mi sfioravi il viso,
sentivo con ardore il tuo profumo.
Le tue dita come pura seta,
percorrevano il mio corpo.
Adoravo quelle mani leggere,
quando intrecciavano le mie.
Adesso posso solo sognarle,
con rimpianto e nostalgia.

 


 

A mio padre

Te ne sei andato velocemente ed in silenzio,
per me è stato atroce quel momento.
La tua vita è stata lunga, la tua sofferenza breve,
ma non sempre sono riuscita a capire le tue pene.
Mi hai voluta e cresciuta con amore,
guidandomi dolcemente e seguendomi col cuore.
Mi hai insegnato a vivere per gli altri,
a riconoscere Gesù nei miei fratelli.
Hai saputo trasmettermi gioie e dolori
e donarmi un sorriso nei momenti duri.
Non hai mai cessato di tenermi la mano,
in questi miei trent’anni di cammino.
E proprio oggi che è il mio compleanno,
mi manchi più di ogni altra cosa al mondo.
Vorrei poterti guardare ancora negli occhi,
stringerti le mani e sedermi su di te,
accarezzarti il volto e dirti:

Babbo ti voglio bene.