Carmine Avvantaggiato - Poesie e Racconti

La dote (novella)

 

C’era una volta un padre giusto di una grande famiglia di solo figlie femmine. La prima figlia di questo padre, una volta fatta si grande e maggiorenne, non volle più stare con le sorelle e con i genitori, perché ella voleva farsi una vita lontano. Così un bel giorno decise di andarsene senza dir nulla a tutta la sua famiglia, nemmeno ad una sorella, anche perché nemmeno lei aveva una metà, decisione sua del momento sicura che le sarebbe andato tutto bene e poi l’importante per lei era farsi una vita tutta sua come quella che avevano i suoi genitori. Quando l’indomani tutta la famiglia venne a conoscenza che la maggiore era scappata e non conoscendo nemmeno il motivo di un gesto così azzardato, anche perché sin da allora la prima figlia maggiore non aveva mai dato segni di emancipazione e inoltre non aveva mai lavorato, si misero tutti a piangere e spaventati perché non la vedevano più, e mille pensieri maligni si facevano spazio nelle loro menti sulla sorte della loro sorella e per i genitori, la loro figlia maggiore, così piansero anche i genitori ed i volti di tutti erano pieni di incredulità, sfiducia e sgomento.

Non passo molto tempo da quel brutto giorno che all’uscio della porta di casa della sua famiglia, i genitori videro bussare la figlia maggiore, si proprio quella giovane che aveva tutti abbandonato, tutta la famiglia era intorno a lei e tutti stavano lì aspettando che dicesse qualcosa, come fanno gli uccelli quando inbeccano i loro pulli, e così prese a dire la maggiore :padre io mi devo maritare con un bel uomo e voglio che mi diate ciò che mi spetta di diritto come eredità; allora il padre prese a dire, che per poter accedere di diritto alla eredità bisognava che lei avesse fatto azioni buone e non scandalose in più doveva lavorare. Solo allora la giovane capì che da quel padre giusto, nulla gli sarebbe stato dato gratuitamente ma solo l’accoglienza omaggievole del suo parentado, unica cosa che non voleva e che rifiutò, rinnegando così quel padre giusto, la madre e tutte le sorelle, solo perché voleva il denaro.

Ora tutta quella grande famiglia si fecero capace che lei aspirasse a qualcosa di diverso del bene familiare, e con tutto ciò le sorelle vedevano sempre nei genitori sperare ed aspettare ad un ritorno di una sorella più  assennata che avrebbe ancora trovato lì i suoi genitori, come una grande nave ancorata dentro il suo porto, senza mai uscire.


Il tuo Campione (lirica)

 

Beato l’uomo (donna) che procede rettamente nelle vie del bene, perché felicità, benessere e salute saranno sempre alle sue porte. 

Lui è campione di Giustizia e aiuta i deboli proteggendoli perché indifesi, 

Beato quell’uomo, tanto beato da paragonarlo ad un forte albero che è piantato sulla riva di un fiume, così da portare frutti ad ogni stagione, 

Albero che mai si seccherà e uomo che mai letto lo intrappolerà, 

Ogni specie di animale riparo troverà, così come gli uccelli sui suoi forti rami e di sotto ombra per i pellegrini e passanti, 

Ogni dì fischiano in festa ogni sorta di volatile come se volesse adornarlo di corona d’alloro. 

Un uomo paragonato così è già una stella su questa terra….. 

Campione brilla, brilla ancora di luce beata perché lassù ve la tua stella gemella. 


Fratello maggiore (poesia)

 

Fratello grazie per avermi accordato, 

Fratello grazie per avermi salvato, 

Fratello grazie per avermi in alto preso, 

Quando caddì da quel alto albero, senza essere sceso, 

Fratello grazie perché tu ci sei stato, 

Fratello grazie perché tu mi hai preservato, 

Fratello grazie perché in te mi son rifugiato e ricordato, 

Si ricordo che tu c’eri e sempre ci sarai nel mio operato, 

Ora son certo che grazie a te fratellone, io mi son ritrovato. 


Ai cari lontano (poesia)

 

Quando quel giorno me ne andai, 

Il mio cuor spezzare sentii, 

Avessi voluto che tutto non fosse accaduto mai, 

…. E se il destino dovesse un giorno di nuovo a quei parenti riunire mi, 

… Prenderei tutte le lor mani e le metterei tra le mie, 

E gli sussurrerei tutto il mio amore :vi voglio tanto ma tanto bene. 


Lo scacchista (poesia) 

 

Circondato di guerra da illusione di posa, 

Circo dato da una mossa che più non osa, 

Circondato e bloccato ma… non umiliato ancora, 

Scacchista esaurito dall’interminabile possibilità di varianti più ancor, 

Scacchista chi ti vorrebbe in conflitto ancor più non osa, 

Passione e timore, osare in un mondo che già abusa, 

Scacchista all’ora perché pensi se tutto è finita in causa? 

Non per parole di casato ma di casualità che provoca, 

Allora scacchista pieno di paura, insomma chi ti ha provocato? 

Lo scacco strano ti provoca, ma se dai matto la tua felicità e già annunciata. 


Il suo tempo (poesia)

 

Il tempo è suo di Dio e Gesù nel mondo universo, 

Tutta evoluzione naturale anche di chi si è perso, 

Nascita di un naturale inizio, fatto in giorno, notte, di alba e tramonto, 

E fu il primo giorno mi son reso conto, 

Dalla creazione pratica alla esistenza delle galassie che ho appreso, 

Che mi prende e mi comprende a peso,

 Circondandomi come un abbraccio insieme sospeso, 

La sua parola: io son l’alfa e l’omega ciò che inizia qui e finisce nei templi, 

Questa è la frase racchiusa nel suo tempo, 

Tempo ora suo che a sua volta non si ferma maiii, 

E non può essere fermato se non solo dal Creatore del tempo, 

Come è bello esser servitori del suo tempo. 


Campagna (poesia)

 

Compagnia di chi ti ascolta non in casa mia,

Terreno buono non insulso pieno di ignomia, 

Tanto terreno vorrei tutto dalla parte mia, 

Presto, pronto tutto il resto in conponia, 

Tempesta, arcobaleno o rumore di sinfonia, 

In amore la campagna tutto germoglia anche in malattia,

Sol il passare del tempo fa riconoscerla mia, 

Tutta quella campagna nel passato che mi porta via. 


Semina (poesia)

 

Grande esplosione a raggiera come di una grande mina, 

Rovescio si parole fatto di verso, strofe con rima, 

La parola solca l’anima e la semina, 

Seme buono sparso così a raggiera da finir oltre la mattina, 

Solchi già nati a ricever la semina, 

Così ad occidente come ad oriente sino alla Cina, 

Cuore di seme che batte forte così avvicina, 

I talenti nascosti, come umani in una semina. 


 

Raccolta (poesia)

 

Distesa di coltura ove è accolto, 

Psiche in dottorato senza esser colto, 

Grandi estensioni, mano tesa altra corta, 

Immonda filosofia fatta in zizzania stolta, 

Zizzania per poi finir bruciata arsa e tolta, 

Diserbata ed estirpata erbaccia come in un orto, 

Per questo mi vedo come un uomo morto, 

Che sol il vento porta via come il raccolto. 


 

 Natura

 

La natura è fonte di aria pura, 

Contro lo smog, la natura dura, 

Il solo pensare che l’uomo possa durar, 

Col solo pensiero mi strugge e mi fa paura, 

Fosse meglio passar per la tortura, 

Nulla fossa il passar in una valle oscura, 

La natura vale perché anche ti cura, 

Natura che propone tutto il dì all’uomo una pace duratura, 

Pace che non si logora col tempo e né si usura, 

La natura tutti i giorni ci pastura, 

In cambio di una carezza di aratura, 

Corpo solido in noi in unica e salda struttura.    

 

Scritte da Carmine Avvantaggiato