Cesare Nisi - Agenda del poeta 2025

LA STORIA

 

Ognuno di noi
scrive un frammento di storia
poi lascia ad altri la penna
perché al teatro dei ricordi
“lo spettacolo deve continuare”.
Uno spettacolo piuttosto mediocre
secondo Bernard Shaw,
segnato dalla nota
dell’inesplicabile: alterna fortuna
governa progressi e cadute.
Consuma l’essenza della vita
lo scorrere lento del tempo.

 


 

CHIMERE

 

Vieni dal nulla
e verso il nulla vai.
Rimuovere la dura realtà
con fantasiose costruzioni?
Questo è il problema.
In ogni tempo all’uomo
ha rubato
preziose energie .
Scongiurare la ricaduta
nel nulla,
negare la più naturale
ed assiomatica
tra le spiegazioni:
non esistevi
e non esisterai.
Evidenza combattuta
e soggettivamente
distrutta.
Speranze ed auspici
i più temerari
magicamente tradotti
in disinvolte
e indiscutibili
certezze.
Una battaglia persa
dall’inizio.

 


 

ESTATE

 

Cerco riparo all’ombra
ma la calura
opprime il mio respiro.
Odo delle cicale,
eco di mesti presagi,
il tormentoso canto.
Torrido caldo
ottenebra la mente
paralizza
la volontà.
Grande vuoto e silenzio
di voci umane.
La notte danzano
le ultime lucciole.

 


 

LA TETRA SIGNORA

 

Guardiamo altrove
come per eludere
quando la sentiamo arrivare
la sua attenzione.
Ma al varco tutti attende
la tetra Signora:
conta le nostre ore
non concede rinvii,
ci porta via per sempre
dalla valle di lacrime
dove sarebbe così bello
continuare a piangere.

 


 

IL TEMPO CHE VA…

 

Ci sono momenti nella vita
che il tempo dovrebbe fermarsi:
attimi di felicità
rubati al grigiore quotidiano,
lunghe ore gravose
cancellate dalla clessidra.
Ma ogni pensiero, ogni nave
continuamente passa,
segue l’orologio del destino .
È il tempo che va.
Il suo fatale trascorrere
ha logorato le menti più eccelse.
La vita assiste al suo fluire
pur sovente tentando
o solo sperando di fermarlo
nel suo ineluttabile cammino.
Il tempo che illude e vanifica
appare il teatro in cui si recita
l’umana vicenda esistenziale,
ma solo nella mente dell’uomo
trova la sua parvenza di realtà.
È una nostra creatura
che come una serpe nel seno
ci consuma, fino al limitare
della notte.