Ricordo di un circo
Luci rosse, luci nere, luci luminose, luci brillanti,
annebbiano la mia mente in cerca di qualcosa,
qualche segnale.
Le luci sono il segnale, ma il segnale di cosa? Della mia pazzia?
La luce filtra tra le tenebre che avvolgono il mio pensiero,
forse mi porta un segnale di speranza,
della speranza che posso ancora provare.
Gli incubi mi perseguitano,
non c’è più nulla nella mia mente
se non paura, terrore e inquietudine costante.
Luce-Buio-Luce-Buio.
Speranza-Paura-Speranza-Paura.
Cosa vincerà?
Attendo l’inesorabile fine,
il giudizio che presto arriverà,
ma mi è di conforto sapere che alla fine
una delle due prenderà il sopravvento,
e anche se sarà il buio,
almeno la speranza della luce non mi tormenterà più.
Signora notte
Signora notte,
dall’abito trapuntato di stelle luminose,
come piccoli brillanti,
ricopri questo nostro cielo di un nero mantello,
mi perdo nel tuo infinito buio,
spazio millimetrico tra una stella e la sua sorella,
ma al medesimo tempo così grande da non poterlo nemmeno immaginare.
Signora notte,
grazie per donarmi tutti i giorni qualche ora di pace,
qualche ora in cui poter non pensare a niente,
o pensare a tutto,
qualche ora in cui poter sognare ad occhi aperti,
o ad occhi chiusi,
qualche ora in cui poter essere veramente me.
Metafisica
Cammino per la piazza, è vuota, non c’è nessuno, è così strano.
Il cielo sta diventando scuro,
presto pioverà,
ma non voglio tornare a casa.
Mi siedo sulla solita panchina
sotto l’albero che fa ombra nelle calde giornate estive,
ma oggi il Sole è nascosto,
mi riparerà dalla pioggia.
Mi perdo nei miei pensieri,
guardo dall’altra parte della piazza,
i negozi sono tutti chiusi,
l’atmosfera è surreale;
la mia mente viaggia veloce,
nonostante qui sia come se tutto fosse fermo,
compreso il tempo.
Sembra di stare in un quadro di De Chirico.
Ritratto
Castani lucenti fili di seta
Calme onde adagiate
Morbida carezza titillante
Profondi scuri pozzi
Aggraziati specchi magnetici
Brillanti nell’oscurità
Caldi soffici petali di rosa
Sottile armoniosa linea
Tenero tratto delicato
Willow tree (il salice)
Esco dall’acqua
aggrappandomi alle tue fragili trecce,
mi siedo all’ombra
circondata dalla tua folta chioma.
La luce filtra
illuminando a mosaico il terreno,
un leggero venticello
mi sfiora delicatamente.
Qui la magia è ovunque,
la percepisco tutt’intorno a me,
è un’isola incantata,
immenso è il tuo potere.
Soffio
Il fruscio del vento
battito di ali fatate
come un lieve dolce canto
Cambiamento
Il vento soffiava leggiadro scompigliandomi i capelli, il sole era alto nel cielo e filtrava tra i rami della grande quercia sotto la quale sedevo leggendo quel libro che tanto mi appassionava.
Era una storia intrigante ed emozionante, mi coinvolgeva moltissimo, e ogni pomeriggio che trascorrevo seduta in quel prato con quel libro passava veloce senza che me ne accorgessi.
La sera mentre tornavo a casa lungo un breve sentiero tra gli alberi ascoltavo il cinguettio degli uccelli, che si nascondevano tra le foglie per non farsi vedere, mi rilassava quel suono e mi faceva tornare alla realtà dopo pomeriggi passati a viaggiare con la fantasia per mondi lontani e a volte inesplorati o fantastici.
Quel giorno però era diverso dagli altri, l’estate stava finendo e l’indomani sarei dovuta tornare a scuola.
La cosa che più mi dispiaceva era l’abbandonare quella routine, a me tanto cara, di passare i pomeriggi a leggere in solitudine immersa nella natura che tanto amavo.
Armonia
Un cuore
racchiuso in una scatola
continua a battere
al ritmo della vita
Tump-Tump
Le lancette
di un orologio d’avorio
avanzano inesorabilmente
secondo dopo secondo
Tic Tac-Tic Tac
Infinite gocce
di pioggerella estiva
si riversano
nel calmo lago
Blop-Blop
Panico
Il mio respiro accelera, il cuore mi batte sempre più forte, sento come un vuoto allo stomaco, inizio a tremare, mi sale improvvisamente l’ansia, non so nemmeno perché…Panico!
Panico totale, mi sento persa, sono agitata e non riesco a calmarmi.
Sento il respiro bloccarmisi in gola, inizia a farmi male tutto, mi gira la testa, non mi ritrovo più, è tutto strano e ovattato, sono come in un’altra dimensione, ma non mi piace, sto male.
Cerco di pensare ad altro per calmarmi, e piano piano, tutto torna normale.
Carnevale
Maschera bianca
con farfalla azzurra
mi guarda
orbite vuote
espressione di ghiaccio
bocca serrata.
Ricambio il suo sguardo assente
un senso di inquietudine si impossessa di me
mi vede meglio lei senza occhi di chiunque.