Cinzia Quarleri - Poesie

Vite

Non v’è nessuno
ch’io conosca
senza passato
il percorso di ognuno
è segnato
dagli avvenimenti ed emozioni
i fallimenti e gli errori
son come prove generali
in attesa di una
prima strabiliante
che taluni non vedranno
altri immagineranno


 

Particelle

Il chiasso dei pensieri
opposto al silenzio
che m’imprigiona
questo dualismo
è nei nostri respiri
come particelle che
sebbene gettate
nell’universo
in direzioni opposte
ciò che succede ad una
influenza l’altra
ed ogni realtà
coesiste
l’una non esclude l’altra
eternamente legate
eternamente separate


 

Focus universale

attimi persi
consapevolezza ritrovata
tutto corre
scorre nel medesimo tempo
eppur differisce per ognuno
come la percezione
dell’essenza
e sotto lo stesso manto
fuggevoli vite sospese
rassicurate dalla materia
adulatori del possesso
in cerca del proprio spirito
d’esser tutt’uno
con l’universo.

 


 

Incertezze

L’enimma lacera
la certezza
il quesito infligge
la sua pena
sulla decisione
con sguardo mesto
ci si perde in riflessioni
trattieni il fiato…..
solo qualche istante
infine ridestati…
allontanando le ombre

 


 

I sogni restino tali

Fuggir trasportati
dall’impeto di sensazioni
godendo del sapore immaginario
di ciò che si vorrebbe
eppur nullo
ogni fugace tentativo
di esprimere ciò
che rimane nell’anima
Lascia che il
desiderio
rimanga inespresso
ed i sospiri vacui
così come i pensieri
parole che aleggiano nell’aria
come foglie danzanti
nell’autunno inoltrato
e i sogni restino tali
cosicché ognuno viva
le quotidiane paure e abitudini
incollati nel proprio mondo
palpitando nell’intimo
per emozioni
mai assaporate

 


 

Proprio te

Prepotente questo pensiero

ignora la volontà di eluderti

e s’affaccia

con la sua impertinenza nelle azioni

distogliendo l’attenzione

da ciò che dovrei

eppur come tarlo nel legno

insiste la tua immagine

a comparire

e il tuo nome sottovoce ad uscir

come un soffio

tra le pieghe dei discorsi

ed io vorrei sentir

anche solo per un istante

il fremito delle tue labbra

sulle mie

si…proprio te

 


 

Se il dunque…

Se il dunque

non fosse lecito

ma l’anima ambisse

che i sospiri

della vana speranza

divenissero realtà,

quale sarebbe 

la dannazione che il fato

ci riserverebbe?

Se il dunque

fosse il frutto proibito

ma l’unico 

che portasse 

alla realizzazione

del sogno che si ripete 

solo tra i guanciali,

sarebbe così

imperdonabile?

Se il dunque

fosse la felicità

alla quale entrambi

abbiamo diritto

sarebbe lecito lottare per

guardare l’orizzonte insieme

o dovremmo vivere

l’uno senza l’altro

attendendo un’altra vita?

 


 

Credenze limitanti

Muta nel corso

di ciò che verrà

tutto quel che oggi c’è

domani

sarà solo un ricordo

spesso distorto

da quel che noi crediamo

verosimilmente

verità limitanti

ci confortano e illudono

che sia il destino

il detentore dei dissapori

e dei dispiaceri

rendendoci vittime

di noi stessi

nella speranza che un prode

salvi quel che 

non osiamo cambiare 

nella nostra realtà

 


 

Trasportazioni

Come le onde

che s’allungano

sfiorando la sabbia

ritraendosi dopo il tocco

Come le fragranze

che le nari aspirano

ed espirano solo

dopo l’essersi inebriati

Come la lingua 

che spinge il frutto contro il palato

dando l’estasi alle papille

Come te che lentamente

scopri sotto gli indumenti

le mie intimità

appagando gli istinti