Claudia Firinu - Poesie

Lascerò sfumare il giorno

Per imergermi in quell’oro che diventa fuoco e con il viola indossa  l’abito dellla notte

Lascerò il mio cuore sulle pietre bollenti sella scogliera

Perché il freddo di un lungo inverno l’ha quasi ucciso

 

E quelle stelle insceneranno spettacoli di candide luci

Si muoveranno lievi nello spazio siderale

Sorridero’ lieta di farne parte

 

Siediti vicino a me fantasma

Vuoi parlarmi del tuo infinito dolore

In questa notte d’estate

E sotto questo cielo potrò ascoltarti senza morire.

claudia firinu


 

E cupi sono i giorni senza più sogni.

Conto i segni sui palmi delle mani

Per confondere il destino.

La pioggia sgocciolando sfiora i vetri, come lacrime lasciate cadere dal cielo.

Non si può capire il tempo di un abbandono

Qualunque abbandono abbatte la percezione del temo.

Qualunque tempo dopo un abbandono non è più tempo.

Chiedendosi perché si consuma una vita

Cercando di capire si smarrisce la ragione.

Il vuoto ti divora come una notte senza stelle.

Si confondono i volti di chi ti ha voluto smarrire

Come si fa con un gioco diventato noioso

Un libro poco interessante

Qualcosa, appunto.

È di qualcuno che si ha rispetto, non di qualcosa

Leggerezza e crudeltà a volte hanno lo stesso volto.

Ho perso tante volte i miei colori

Poi, al primo arcobaleno tutto è tornato dolce.

claudia firinu


 

L’inatteso

 

Ricordi che rimbombano nel silenzio

La traccia di un sogno

Negli occhi umidi

Ne cuore affannato.

 

Una brezza leggera

Si porta via il tempo

Come un falco la sua preda

Non rimane che azzurro

Giorni limpidi.

claudia firinu


 

Le parole non dette

Accartocciano la mia anima

Foglia secca d’autunno.

 

Parlo piano all’albero

Il vento porterà il mio segreto

Fuori dal mio cuore stanco.

 

Sento il verso del lupo

Il suo richiamo selvaggio

Mi attraversa come una lama.

 

Albe dai colori preziosi

Mi portate sogni nuovi

Io ricamo colorati tessuti per i giorni di festa.

claudia firinu


 

Spingo oltre il buio il mio segreto di felicità

Urlando fino a perdere la voce

Non sarà più chiaro il mio richiamo.

 

Spegni il fuoco sotto la pioggia

Ne avrai solo fumo

E attenderai luce che non verrà

 

Balla con me nella pioggia

Piangi se vuoi, nessuno se ne accorgerà

Libera il tuo spirito selvaggio che vuole impazzire di felicità

 

Nessuno saprà condurti in un luogo sicuro

Nessuno potrà fermare quella follia che il tuo cuore abita

Ma avrai imparato a ballare sotto la pioggia e a piangere senza averne paura.

claudia firinu


 

È fatto di v e n t o il mio pensare

Non si f e r m a

Procede d o l c e

Oppure i m p e t u o s o

S c u o t e

S f i o r a, come la brezza di mare

E porta con se un t e m p o di danze.

claudia firinu


 

P a l p i t a v a n o le stelle

In quel loro l u m i n o s o chiarore

Percepivo appena il r i n t o c c o della campana

Già f i o r i v a un’alba, rosa rossa

C o m m o v e n t e come una nascita

Mi i n c h i n a v o a guardare il nuovo giorno

A f f a m a t a di colori.

claudia firinu


 

Di colori arditi

Sguardi opachi di disperazione

Di domande folli

Io con il mio mistero di follia

Cullo sogni di bambina in un corpo di donna

E cerco abbracci sparsi

Voci consolatorie

In un vuoto assoluto

Senza ritorno.

 

Ma torneranno

Giorni indaco

Vestiti fioriti

Sguardi attenti

Emozioni ricomposte come mazzi di fiori

Il tremore di un cuore nuovo

Di un amore tranquillo

Di mare, che profuma l’aria

Di ritorni.

2018 Claudia firinu

 


 

Dietro l’angolo il gatto guarda la luna

Lei sorride

Come un vecchio bonario con un bambino.

 

Non può cantare l’usignolo

Se non c’è luce

Così i miei passi non procedono nel gelo.

 

Albe e tramonti

Guardano il mondo

Ma il mondo non guarda

Claudia firinu


 

Corriamo i n s i e m e follemente

G i ù da strade acciottolate

Come p i e t r e che r o t o l a n o

Tra gli u l i v i color salvia

Dai b a g l i o r i d’argento

Su pendii e r b o s i

Come perle che s c i vo l a n o sul velluto

I m p a z z i t i

Per questa v i t a che ci p u l s a nelle tempie.