Cristallo - Poesie

CAMBIAMENTO

 

Penso che proprio io che ho sempre pensato che le persone non cambiano sono cambiata, sto cambiando, cambierò.

O forse il vero cambiamento è ,solo, far venire alla luce quelle piccole parti di noi nascoste da mille mattoncini sbagliati.

O forse perché negli ultimi anni mille stangate della vita portano alla luce l voglia di ribellarsi.

O forse perché le mille persone vere che ho perso e trovato lungo questo cammino mi hanno toccato quelle mille corde, mie, da farmi vedere ciò che non vedevo.

Non so se questa verità di questo mio tempo sarà assoluta ma, so:

che si crolla ci si riatacca i pezzi e ci si ritrova cambiati.


DOLORE

 

 

Il brutto del dolore è che nel mezzo ti abbaglia,

ti fa confondere le persone,

ti fa credere che la strada più facile sia quella giusta.

A sei anni da quando questo percorso è cominciato, mi rendo conto che alla mia grande, prima, batosta

l’ennesima mia operazione distruttiva.

Ho reagito bene avevo ancora la forza di combattere e scegliere coscientemente la mia strada.

Alla mia seconda, grande batosta, la malattia di mia madre, mi sono trovata su una strada non semplice, ma voi persone che mi siete state accanto mi avete aiutato a stare in piedi già la forza tentennava. Alla mia terza grande batosta, la morte di mio padre, la strada da seguire era semplice e io ormai ai minimi termini andavo avanti per inerzia. E li non capivo bene, anche se i contorni della mia strada erano cambiati fondamentalmente era più facile andare avanti. Il dolore talmente forte da farmi vagare da una decisione a una indecisione talmente velocemente da non farmi capire. In tutto questo senza che io me ne rendessi conto stavo delineando dei punti fermi, punti lontani, punti inaspettati, punti che avrei ritrovato. Io solitaria da sempre che imparo ad accantonare la mia parte anarchica per dare spazio alle persone. E’ solo li, nel dolore vero trovo le persone vere e la forza per rialzarmi la devo a loro. Qualsiasi consiglio, opinione, ascoltati: seguiti o non seguiti è stato il modo per tanti di esserci. E solo strappando le catene, virando all’improvviso in una strada che neanche immaginavo la forza piano piano sto ritrovando. Il dolore lascia spazio alla voglia di reagire e non mi chiedo più dove vado so che è quello che ho scelto. So che il dolore del mio cambiamento mi ha portato qui un tempo dove vivere ogni giorno con chi voglio io. Ho vissuto il dolore…e ora cammino.


 PASSI

 

Godetevi i giorni in cui le ore scorrono serene,

godetevi i giorni in cui la tranquillità vi accompagna.

La felicità è li in quei pochi momenti.

Dietro l’angolo i giorni in cui ti ritrovi nel labirinto in cui non sai se girare a destra o sinistra.

Dietro l’angolo i giorni in cui non si vede la fine.

Dietro l’angolo si nasconde quella solitudine che fa ricrollare i tuoi mattoni.

Ma vai avanti verso i giorni in cui le ore passano serene.

Il grande segreto della felicità non esiste.

C’è solo una strada percorrere e il coraggio di fare quei passi.


 A NINO

 

 

Era l’anno scorso,

di questi giorni, insospettabili, giungevano inaspettati i giorni della fine.

E tu sei sempre più dentro di me.

Mi ritrovo ora i tuoi valori, i tuoi insegnamenti.

Oggi un’ uccellino dal petto giallo è venuto a mangiare nella mangiatoia sopra la finestra,

vedi non mi sono scordata,

con il freddo ha bisogno di trovare cibo….e li ritrovo te.


 AMORE

 

 

E io voglio crederci ancora,

in qualche posto ci sei tu ad aspettare come me qualcuno tanto libero da legarti immediatamente-

Liberi di vivere la quotidianità dei problemi insieme,

liberi di dirci le nostre inquietudini più segrete,

liberi di partire per una vacanza senza saperne la destinazione.

Si, io voglio credere che tu ci sia,

con la tua vita da aggiungere alla mia.

Ehi… tu:

adrenalina e tristezza,

ironia e caparbietà-

Ehi…tu:

forza e rassegnazione.

Ehi…tu:

credo al caso ma credo anche nel libero arbitrio.

Ehi…tu…ok…so che ci sei!


 LIBERAZIONE

 

 

Non so esattamente come farò ma ti darò libertà di scelta,

pensiero e vita che hai cercato di imprimere in me.

So già che scorreranno lacrime a fiumi e i pensieri saranno inarrestabili.

Apparentemente non cambierà nulla tu sei già universo.

Ma sarai un’universo libero.

Per vivere faccio questo scalino, lasciando le briciole di pane

Per non perdermi al ritorno.


 UN PICCOLO PAESE

 

 

Io sono cresciuta in un piccolo paese. Con genitori poco più grandi me. Il paese era talmente piccolo che al mio primo appuntamento, al cinema, ho trovato i miei genitori e, io rossa come un peperone.

Ricordo ancora com’ero vestita: camicetta rosa (ovviamente), gonna di jeans blu a palloncino.

Il problema era a questo punto come farmi riaccompagnare a casa in macchia visto che non potevo. E finì che tornai a casa a piedi.

Il paese era talmente piccolo, i miei genitori così vicini a me che la prima volta avvinghiata su un divanetto, dell’unica discoteca che c’era, senti qualcuno battermi sulla spalla, era mio padre.

Mi prese per mano ridendo sotto i baffi e disse ti porto a casa io.

I miei genitori erano talmente poco più grandi di me che la prima volta che sono tornata a casa sbronza da un matrimonio con le amiche, ovviamente se ne accorsero subito.

La mia vita è stata così un crescere insieme, liti adolescenziali si affiancavano a un rapporto fra due persone che si amavano ma spesso non si capivano.

Io sono cresciuta con una costante i miei genitori, la nostra piccola famiglia.

E come potresti non mancarmi mi di un padre.

Io sono cresciuta con gli amici dei miei genitori e ora io e la mamma viviamo con i miei.

E’ questo avere genitori giovani, è questo crescere in un piccolo paese.

E io ne sono grata.


 MADRE NON MAMMA

 

 

Io sono stata quella classica bambina “principessa Disney” che a otto anni già desiderava una famiglia e almeno tre bambini. La vita, mi sono resa conto, crescendo, non è per tutti lineare.

La sofferenza provata per la mia malattia, per la sua accettazione, la sofferenza sentita perché non mi faceva sentire donna, perché mi toglieva quel diritto di stare bene e di essere mamma. Diritto che in tanti danno per scontato.

Tanta sofferenza patita quando le mie amiche mi dicevano contente della loro gravidanza. I sensi di colpa che provavo per non riuscire a essere felice per loro e, poi la gioia che provavo appena vedevo il nuovo nato che calmo tenevo tra l braccia.

E ora che troppo presto la vita mi ha messo davanti a quel periodo in cui mia mamma ha bisogno di me come io ne ho avuto di lei questa mancanza dentro di me scalpita ancora più forte.

Non sono stata mamma e sono madre di una donna adulta e mi faccio tutte quelle domande che credo si faccia ogni persona che cerchi di essere responsabile.

Starò facendo la cosa giusta?

Ed è il cuore a rispondere.

La vita è questa: spesso non facile. Ci toglie tanto, spesso troppo.

E anche se poi si torna alla retorica l’unica cosa che resta è l’amore e camminando non ha più importanza sotto quale forma.

Madre non mamma ma sempre con tanto amore.

Per scelta non per obbligo.

Madre non mamma!


IL TEMPO DI ORA

 

 

E ora arriva il tempo del coraggio,

coraggio di essere liberi camminando sulla tortuosa strada della vita.

Quanto mi hai lasciato e quanto sto imparando.

In questo tempo dove tutto scorre veloce e offuscato io,

cammino lentamente vedendo e ascoltando con i tuoi occhi.

Le stagioni scorrono veloci e tutto cambia:

io sono cambiata.

Libera di essere…libera di vivere ciò in cui credo.


 PERSONE SIAMO

 

 

In questo tempo in cui il mondo gira vorticosamente,

dove il tempo non basta mai.

In questo tempo in cui sempre più spesso ci sentiamo criceti sulla ruota che non si ferma mai.

In questo tempo dove le leggi della robotica diventano reali,

in questo tempo sono poche persone vere a fare la differenza.

Persone siamo ,

prima di tutto,

persone che si riconoscono dall’empatia.

Come nell’era più decadente di questo mondo,

restiamo noi a credere, lottare e,

uniti per fare un sorriso per provare una scarica di adrenalina.

Siamo noi persone, fottute, ribelli delle consuetudini alla ricerca di uno spazio

in cui essere noi stessi senza barriere.

E i pensieri corrono più veloci della luce,

come il sangue nelle nostre vene.

Noi che siamo cresciuti grazie alle piaghe dei nostri cuori.

Noi per cui non è il tempo ma il modo.

Noi che siamo semplicemente persone.