E sei paralizzato dall’inutilità
Dal nulla che ti circonda.
Ricordo
Ricordo senza ansia di attesa
Di nostalgia senza speranza
Le stelle hanno spento la luce
Se le guardo ti rivedo ancora
Poi continua questa corsa senza tempo
La vita è anche accettazione.
A mia madre
La mia vita è passata in un deserto
Povera madre mia
Ascolto, senza poterti consolare
La verità basta a sè stessa
ma le lacrime che scendono giù
Su quel tuo viso
Stanco, eppure quasi di seta
Mi fanno più male
Della tua assenza.
Con te una vita
Tu solo: una vita
Incanto che non finisce mai
Sarà l’amore ed avrà il tuo volto
Sarà un mare calmo, verde, azzurro
Amore, amore dolcemente mio
Amore tu solo
Amore che mi avvolgi come una seta
Amore strada mai percorsa
Con te una vita
Nel mare dei ricordi
Il suo volto era eterno
Le sue parole interminabili
I suoi occhi diamanti
Il suo sorriso un raggio di sole
Richiuso nel cielo del mio amore.
Come pietre
Senza cuore
Impassibili
Essere
Solo questo conta
E non sempre
Veder soffrire è più semplice
Dello stesso soffrire
Ora possono i miei occhi
Riempirsi di lacrime
Così
Senza una vera ragione
Mai un dolore
Più autentico
Ascoltare
Una voce di madre
Che penetra nelle radici più profonde
Dell’essere
Comprendere
È così che si soffre da soli
Una domenica mattina
Dentro una buia cappella
e di fronte il sole
Sento che quel dolore non è estraneo
Sento che devo appoggiare la mia mano
Su quella spalla
Un tempo estranea
E se pur ci sono state
Delle parole
Avrebbero potuto anche non esserci
Ci si può capire così
In un istante
Quando il significato
Folgora la mente
Intenso
Questa vita è solo mia
Come la solitudine
Che mi aleggia intorno
Dietro quella porta
C’è un non senso
Più pesante di quello che mi porto dentro
Si richiudono gli occhi
Lentamente
Ed è ancora così
In ritardo sulla vita
O sul desiderio di vita
Non lo so
Non importa
È solo che manca il presente
È sempre una dimensione diversa
Passata o futura
Comunque areale
A tutte le donne come me
Siamo ancora qui
Con i capelli arruffati
I vestiti scompigliati dal vento
In tumulto
Gli occhi ancora arrossati
Strette le une alle altre
L’insoddisfazione
Come sempre ci prende
Ora che impervia la rabbia
Per le promesse mancata
O per le sollecitazioni
Che hanno sempre un poi
Ora che il pugno si stringe
E la stretta fa ancora più male
Per quel poco che non accontenta
A Silvio
Con quegli occhi privi di espressione
Puoi parlare anche del futuro
Con naturalezza e serenità
Con gesti sicuri
Quelli di sempre
Ma per me sembrano avere
una certa immanenza
e la sorprendente capacità di sorridere
la rassegnazione è sempre tanto grande
e si ha più coraggio per se stessi
che per gli altri
ed è per questo
che anche il solo pensarti
con silenziosa tristezza
mi crea sgomento
e cupo rimorso
ed anche oggi si aggiunge
una nuvola in più
si ha sempre paura di essere felici.
A mio figlio
Vorrei darti quel bacio
Rimasto sempre un sogno
Sospeso fra cielo e terra
E che solo la notte
Si posa furtivo su di te
Irreale
Il tuo sguardo mi avvolge
Tenero
Melodia soave
Intensa
Penetrante
E mai è stato più bello
Il sentirsi presa totalmente
Da qualcosa di diverso
Da questo te stesso
Posso scoprirmi altra da me
Opposta al mio essere fino ad ora
Opposta a questa realtà troppo ristretta
Mi guardo dentro
E posso conoscermi
E non conoscermi
Al tempo stesso