ESSERE SENZA AVERE
Un incastro perfetto
il mio abbraccio con il tuo.
Privato, il mio sentire,
della completezza.
Insostenibile,
come lo erano i tuoi occhi.
L’odore incarnato nelle mie narici,
come benzina dei ricordi.
Polpastrelli di seta,
accarezzano verità ruvide.
Le notti sognanti
Per sopportare, nella veglia,
la tua assenza costante.
Sopravvivere a me stessa,
per rinascere ogni volta,
nel tuo cuore.
TEMPO
Tempo.
Se solo ti avessi, per tornare dove ero.
Se solo potessi raccogliere, quello che ho perduto.
Se solo ci fosse stata una mano tesa, ad accogliermi,
sarei quello che ora non sono.
Riconoscermi, sarebbe impresa ardua.
Ma basterebbero quegli occhi, per ritrovarmi.
Anima rubata e ora persa,
ma luogo non fu mai così chiaro, per poterla ritrovare.
Tempo.
Per restare, per partire, per voler restare,
e partire comunque.
Tempo per capire che non c’è tempo
e che, forse, ce n’è anche troppo.
Ladri di respiri che non vogliamo restituire.
Attingo ricordi.
Ed ecco mi ritrovo.
Gocce di rugiada inzuppano i pensieri,
che incalzano l’anima mia
e fatica a non udire le sue urla silenziose.
Taci silenzio.
Solo il tempo si farà ascoltare.
LUNA E VENERE
Uno spettacolo nel cielo
inizia al crepuscolo
sotto gli occhi timidi di Sirio e Orione.
Danzano.
Luna e Venere, innamorati.
Lontani ma vicini,
giocano con le distanze
ad ogni nascita della notte,
sempre diversa.
Venere Bianca,
come una sposa,
invasa da un luccicore antico.
E la Luna in attesa,
come un amante impaziente,
muoiono ogni giorno
per ritrovarsi nell’ombra.
Con il naso all’insù,
ammiro malinconica
il perpetrarsi di un Amore
che sa di eternità.
REQUIEM
Mia cara Anima,
non biasimo il tuo dolore
perché è ancor più il mio.
Crudele sembro
a non guarire tali ferite
che per brama di te,
si alimentano ancora e ancora.
Inesorabile,
debolezza che scandisce la mia forza,
nell’amare ciò che non si può amare,
nel volermi avvicinare all’orizzonte…
più mi avvicino e lui più si allontana,
come quasi a burlarsi di me.
Nella mia sconosciuta passione
vivo nella tua calda vita,
che raffredda inesorabilmente la mia.
Muoio.
IN ME
Vento su di me,
brezza armoniosa
sulle mie forme
un po’ meno gentili.
Viste incredibili
di amicizie eterne.
Sono qui,
e rinasco ogni volta.
Ogni dolcezza
rende amaro il saluto.
Ogni stupore rinnovato,
dallo scandire delle vite,
emancipa ogni mio io.
Grata della Vita.
Grata di voi.
DESIO
Altalenare il pensiero mio
tra spasmotici momenti di delirio
ad attimi di raziocinio.
Sopraelevare l’Essere
Fino a perdersi nel nero dell’Universo,
per poi ridiscendere
lungo i sentieri mutabili del tempo.
Sogno, ma son desta
E mi sorprendo ancora,
ancora e ancora del sapore dolce amaro
che ha la mia Vita.
Non amo i dolci,
ma pur sempre utili,
stemperano l’acre
di mancanze indomabili.
Così tutto diventa un Miracolo
Che mi vede innamorata
ogni sacrosanto giorno.
I LUOGHI SILENZIOSI
Camminavo sorretta da dolce inquietudine,
gentile, timida e ansiosa.
Piacevole morsa al petto, concertavano farfalle nello stomaco.
Correvo, con la paura della sorpresa nel cuore,
nel bramare il tuo viso, Dio quegli occhi,
ne sentivo già il sapore.
Attendevo per discernere l’incontro reso vivo
da due cuori pulsanti.
Con la mia mano nella tua, soleva vederci la vita,
cullata dal manto nero della notte.
Luoghi, testimoni di immensa dolcezza,
sono stati l’utero materno di parole che immortali ci hanno reso.
Ma….
volevo l’arancione, come Sole nascente se Est.
E mi arrendevo, a un Amore scalpitante
che troppo voleva dare e nulla poteva chiedere.
Penso ora,
come un plettro tra le dita risuoni le mie corde
che avvertono le tue frequenze.
Forse le stesse, forse immortali.
Dannazione eterna ti sento da sempre
ti voglio da mai, poiché da allora
tu sei dove sarai.
Con me.
FUOCO
Ardimentoso
ardeva un fienile
insieme a due cuori in guscio.
Ardenti e audaci,
con gli occhi rapiti dal fuoco,
non vedevano le tue mani
ardere su di me.
MEMENTO
Immagini di un futuro passato
torturano la mia carne.
come a voler farsi spazio
in un’esistenza dimezzata.
Cercarti in un sogno,
per non aver paura
di una realtà possibile.
Cercarti nella mia vita,
per non sognarti più.
CARNE CHE MENTE
Anima che mi appartiene,
in un corpo lontano.
Corpo che ti appartiene,
con un’anima lontana.
Tieniti il corpo asettico.
Preferisco l’Essenza del tutto,
che tutto mi dà.
Mi vede,
anche se non mi guarda.
Lo sento,
anche se non c’è.
Assenza prepotente,
in una presenza costante.
Ci sei.