Daiana Conte - Poesie

POTENTE FOCO

 

Tu del male sei l’emblema,

dell’inferno l’allegoria.

La tua forza è suprema,

al tuo passaggio s’apre ogni via.

Qual’energia può compararsi

alla tua immensa potenza,

non c’è vivente che possa salvarsi.

Nella tua danza hai l’essenza.

Anche compagno d’invernate,

quando in un camino volteggi

e scaldi le mani gelate,

tra i tuoi colori riecheggi.

Puoi essr lume di preghiera,

di un defunto la memoria,

allo scender della sera,

rinnovata è la sua gloria.

Sei tu, potente foco,

simbolo di purificazione,

che tu sia possente o fioco,

sei dello Spirito l’apparizione.

 


 

AMICHE DI SVENTURA

 

Sono sola nella mia stanza,

la mia compagna è assente,

non vive il presente,

di un dialogo sento l’assenza.

Lei è lì nel suo mondo

fatto di maghi e fantasia,

la realtà è un’eresia,

se l’ascolto mi confondo.

La sento sola parlare,

con un amico immaginario,

la sua mente è su un altro binario,

a volte vuole con me dialogare.

Ma mi perdo nei suoi discorsi

privi di logica e senso,

ammutolita la guardo e penso

“chissà se ha dei rimorsi?”

Spesso la vedo divertita

ridere allegra e spensierata

ed in una sonora risata

dico “ma quanto è strana la vita”

Siamo amiche di sventura

per le nostre menti folli,

su di noi molteplici controlli,

ma ormai non fan paura.

 


 

LA FOLLIA

 

Della ragion beffa si prende.

A primo impatto tutti sorprende.

Ilarità può scatenare,

o compassione in pochi lasciare.

Tanti ne hanno molto timore,

per altri, invece, averla è un onore.

Di sofferenza o d’allegria

è ciò di cui è fatta la vera follia.

Se ti sorprende una visione

certo sarà un’allucinazione.

Prova a conviver con la tua testa,

puoi trasformare il resto in festa.

Ti vedranno da solo parlare,

i loro commenti non ascoltare.

Se in giro ti prenderanno

non augurare loro un malanno.

Comprender non possono il tuo mondo,

per loro un quadrato non può essere tondo.

Alza lo sguardo e sii fiero,

al tuo passaggio segue il mistero.

Nessuno sa quant’è doloroso,

della tua forza sii orgoglioso.

 


 

SULLA GIUSTA VIA

 

Nessun suono, nessun colore.

I tuoi sensi affievoliscono

sopraffatti dai pensieri che nascono.

Per brevi istanti o lunghe ore.

Adesso, smarrito nella tua mente

vorresti risposte a troppi quesiti,

ma dal groviglio di giri infiniti

non ti rassegni ad aver niente.

Il libero arbitrio che contraddice

l’alto disegno di perfezione.

Perso nel vortice della ragione

cerchi la Mano che ti benedice.

Riecheggia ora con nomi diversi,

anima, spirito, cuore, coscienza.

Ne dubiti, affranto, la vera esistenza

nel mondo che inneggia a valori perversi.

Stringono, fredde, le armi mortali

piccole mani istigate a sparare.

Nessuna fede può giustificare

sangue e terrore con falsi ideali.

Odi il suo pianto dimenticato,

inerme ne avverti la prostrazione.

Giustizia, rinchiusa in una prigione,

rivendica, in lacrime, un nome rubato.

Nella tua psiche il viaggio finisce.

Più vividi, ora, la forma e il colore.

E’ lo sconforto il segno peggiore,

che resta nell’animo e lo ferisce.

Torni avvilito, non interdetto.

Consapevole piange, triste, il tuo cuore

per non aver forza contro l’orrore,

se, solitario, pulsa in un petto.

Se il cambiamento resta utopia,

l’anima tua brami sia desta.

Non sarai artefice di grandi gesta,

ma camminerai sulla giusta via.

 


 

NUVOLE

 

Accarezzano il mondo distratte

a volte piangenti, altre rarefatte.

In tutti accendono la fantasia,

ma in un attimo sfumano via.

Col sole o la luna prendon colore,

del rosso fuoco il forte vigore.

Dal bianco al nero le sfumature,

sanno dar vita a varie figure.

Sono le sole padrone del cielo,

nascondon le stelle col loro velo.

Simbolo son di candore e purezza,

dà loro vita una leggera brezza.

Tra tuoni e lampi il loro furore,

in tutti incutono grande timore.

 


 

AMA LA TUA ESISTENZA

 

Dimentica il tuo passato,

trova in te un pò di pace,

sveglia la tua coscienza che tace,

Fà che il peggio sia scordato.

La mente può ricominciare,

convinciti e il dolore

sparirà e il tuo umore

si potrà rianimare.

Ama la tua esistenza,

anche solo il respirare,

puoi imparare ad amare,

testa la tua resistenza

Come una sfida prendila,

contro il male che imprigiona,

la tua vita abbandona,

in un sogno rendila.

 


 

L’INFERNO IN PARADISO

 

Stai lì ferma sul cavalcavia,

con dentro il sogno di andare via.

Il freddo e il gelo nelle vesti succinte,

vorrebbero urlare le tue labbra dipinte

quanto crudele la vita sia stata

per un’esistenza da disperata.

Sopra il tuo corpo cento sporche mani,

non vedi l’ora che arrivi il domani.

Anche i tuoi sogni sono tormentati

da tutti gli uomini, da te, mai amati.

Alla tua vita hai dato un prezzo,

non ricordi l’affetto da un pezzo.

Vorrei salvarti da questa tortura

e diventare la tua armatura.

Ma in un cuore ormai lacerato,

non c’è spazio per un inmamorato.

Per questo prego spesso che tu

possa volare in un cielo più blu

per ritrovare un dolce sorriso,

trasformar l’inferno in paradiso.

 


 

LA TUA PRESENZA

 

Ogni giorno la domanda

che al cuore mio rimanda,

“dei tanti perchè

la malattia ha scelto me?”.

Il disagio esistenziale

la risposta sostanziale.

Vaglio tutto il mio passato,

c’è qualcosa di sbagliato

nel sentire la mia vita

come una gran ferita.

Vorrei che la mente volasse,

oltre il tunnel andasse,

dove c’è il sereno

o un pò di pace almeno,

che sia un fil di luce

che l’animo mio produce

Quando spero in Te Signore

e si perdono le ore,

nella flebile speranza

che Tu venga nella mia stanza

ad alleviare il mio dolore

e le piaghe del mio cuore.

Fammi una grazia Padre mio,

Tu che sei il mio buon Dio,

non lasciarmi ancor patire.

La tua presenza fammi sentire.

 


 

LIBERTA’

 

Nelle ali screziate

che, leggiadre, danzano

su note sconosciute.

Baciate dal primo sole

di un equinozio a lungo atteso.

Nel volo sublime

che precede la picchiata.

Accarezza, le piume, il vento.

Scruta il suolo lo sguardo.

Immobile appare

sospinto dall’aere.

 


 

SOLE

 

Arde di fuoco nell’azzurro cielo,

a volte coperto da un leggero velo.

In esso il respiro della vita,

per esso nel mondo concepita.

È certamente dell’esistenza

e per tutti noi la vera essenza.

Di rosso tinge la sera e il mattino,

illumina il vagabondo nel cammino.

L’intera natura da esso attinge

tutta la forza ed il mondo dipinge,

di flora e fauna le varietà,

fonte di energia e vitalità.

Anche il cuore o l’anima piange

quando arriva la sera e si spenge.