Brindiamo
ai giostrai che tirano la fila,
ai mangiatori di bile
con tutte le loro zuffe,
alle muffe
dai sorrisi contraffatti;
eleviamo il calice alle isteriche
e alle loro menzogne,
ai venditori di fumo
e agli abitanti delle fogne;
libiamo
agli Dei scesi sulla terra,
ai detentori del giusto,
alle meretrici
e agli infelici di professione.
È giunto il tempo
di intendere e perdonare,
siamo tutti incompresi
e parte di uno stesso mare.
Ambrosia
Che vai cercando
cacciatore di rime?
Alambicco fumante
di eteree parole
poste a suffragio
per lucrare indulgenza
in questo crepuscolo
che a fatica si contenta.
E tu insisti sul verbo,
sul punto
e d’accapo ti torturi
per finire incompreso,
sepolto,
ma non puoi trattenere l’impeto,
non puoi incatenare il senso,
non puoi ignorare l’essenza
che nella cucurbita del ventre
si dimena,
evapora e poi condensa
in un fine distillato
di lagrime e sospiri.
Chronos
Ticchetta il cuore nel petto
come ordigno a orologeria
e non è essenziale
recidere l’uno o l’altro filo:
è solo questione di tempo.