Paesaggio
I rami troppo lunghi
di un albero, ondeggiano
flessibili al leggero soffio del vento.
Poco più lontano,
le fronde di un altro albero
si agitano scomposte.
Alberi, fronde, cespugli,
non so il loro nome,
solo li guardo in silenzio.
Vola un uccello, poi un altro,
uno si posa sul tetto.
Un auto in sosta,
un’altra in partenza.
Presenze mutevoli,
in un paesaggio senza pretese.
Viale
La luna lentamente appare
in uno spicchio di cielo,
tra le cime dei cipressi,
e piano piano si illumina.
Un incanto!
In una sera d’estate
piena solo di calura.
Mi avvio senza fretta,
verso casa,
mentre dietro di me,
i cipressi sempre più scuri
si uniscono al buio della notte.
Giorni
E si consumano così,
tra ansia e fatiche,
paura e noia
le notti e i giorni.
Passano e passano
e non sono lievi.
Vivo sospesa
tra la vibrazione
del pensiero d’amore,
e la quiete della sua assenza.
Temporale
Tuoni in lontananza,
un leggero vento annuncia la pioggia.
Un tempo presente sospeso
che sa di origine dell’universo.
Mi sento in sintonia
con un immaginifico mondo
ai primordi della sua esistenza.
Un breve tuffo in passato ancestrale,
dal profumo inebriante di terra bagnata,
dai colori intensi, dai rumori minacciosi.
All’improvviso un tuono più forte
mi fa sobbalzare, chiudo le finestre.
E sono felice di non dover fuggire
insieme ad altri animali,
alla ricerca di un riparo fortuito,
una caverna, una tana, un anfratto,
nascosto da una lussureggiante vegetazione.
Vita
E sono ancora chiusa
in un guscio,
come se dovessi ancora nascere.
In un seme come se
primavera non fosse mai venuta.
In uno stampo di gesso,
come se nessuno avesse mai tolto
la dura veste
per scoprire il mio corpo.
La gazza ladra
Una gazza ladra
si alza in volo
al passaggio di una macchina.
Io mi perdo con lo sguardo
dietro al suo volo radente.
La gazza ladra,
ha portato con sé
un istante della mia vita.
Tenebre
E’ notte,
sulla vetta del monte
più alto della Terra,
troneggia un alicanto gigante.
Ha divorato tutto l’oro
che la montagna potesse offrirgli.
Le sue piume d’oro e d’argento,
diffondono una luce fredda
e spettrale sulla terra grigiastra.
Gli uomini, come ombre, vagano
atterriti in cerca della meta smarrita.
Solo un raggio di luce ingannevole
guida i loro passi incerti
verso inevitabili precipizi.
L’anima
La mia anima,
come fiore di loto
in uno stagno.
Contempla ed è contemplata.
Leggere traiettorie
la sospingono lievemente
da una parte all’altra.
Scivola lentamente,
poi, si ferma e aspetta.
Tramonto
Rosa pallido è il risveglio,
tinteggiato di un tenue arancio.
Vorrei sostare a lungo
in questo tempo sospeso,
in cui sono, non faccio.
Breve è lo spazio del giorno,
poi, tutto è tramonto.
Una dolce nostalgia
tinta di rosso
che dura un’eternità,
e porta con se,
un mondo affollato di ricordi.
Poco rimane del giorno,
solo una presenza lieve e impalpabile
che si dissolve nel rosso del tramonto.
Geranio
Nella quiete di un attimo
rubato alla frenesia del giorno,
il mio sguardo si posa
su un piccolo fiore di geranio rosa.
Rimango a lungo a guardarlo
come fosse l’unico oggetto,
e diventa ai miei occhi
“pura essenza”
che nessun aggettivo
può variarne la natura.
Il mio corpo e la mia mente
si rilassano.
Il mio cuore si apre,
e lo spazio intorno a me
si dilata.
Un dono inaspettato.
Il geranio rosa
ringrazia il testimone silenzioso
della sua presenza.