Daniela Santoni - Poesie

Tutto corre nella medesima direzione

il tempo ricerca sé stesso in un vortice senza fine

in nome di una globalizzazione

anche la paura si espande

tra una terra e l’altra investe ogni sentimento di sopravvivenza

tra le strade deserte propaga vendetta di morte 

nel tempo di un potere d’acquisto smodato

i negozi abbassano le saracinesche

i bar sollevano le sedie ai tavoli

e le piazze vivono il silenzio della notte.

 

E’ una guerra dichiarata 

cadono sotto i suoi colpi

vecchi  incapaci di maneggiare armi

giovani inconsapevoli della sua potenza.

 

L’oggi ci restituisce un pensiero:

che la vita rinasca semplice  e pura 

e ci lasci la sensazione di afferrarla

nella sua destinazione finale. 


IL RIFUGIATO

Altra onda 

lento approdo

di un altro mare

sconosciuta è la lingua di un bisogno

non c’è ragione di vedere oltre

un cammino lento

la noia del saperci qui dove la terra arretra all’invasione del mare

dove l’istinto primordiale di un “ci sono” coniuga il verbo sentire 

allora un appetito insaziabile 

scopre i sapori dell’ovvio

e la carezza del mare avvicina la tua guancia 

alla mia

il sentiero snoda

il suo rotolo di passi

e le migliaia e migliaia di orme 

percorrono il cammino…….

oh tremor delle ali

navigate

sopra questi fiumi di pensieri

ridate voci ai sonnambuli

agli orbi che annaspano per riconciliarsi con il colore

ai mangiatori voraci di idee che brancolano nei labirinti

agli storpi che corrono la loro marcia pacificata….

ridatemi un giorno su cui scrivere la vastità della notte.


Questo nostro tempo 

indeciso

fragile 

immaturo

è un bambino vecchio di secoli di storia

non dà affidamento

non offre conforto

parla ad un pulpito 

privo di sentimento

non dà risposte

è impalpabile ma pesante

questo nostro tempo

al margine di un’esplosione

soffre di poco amore

di poco interesse

lo calpestiamo senza lasciare traccia

timido di presenze

arrossisce a chi vuole cavalcarlo 

indietreggia ad uno sguardo indagatore

eppure a  lui dobbiamo rivolgerci 

a lui scongiurare il peggio 

questo nostro tempo orfano di ideali

soffre di abbandono di eroi


Corrono

rotolano

sbattono

si immergono per poi riemergere

scivolano senza lasciare traccia

subiscono l’onta dell’incomprensione

prostitute di un pensiero mediocre

lasciano le vesti e scarne si offrono al signore del momento

non le riconosco

mi ritornano consunte e magre

spiriti di una divinità oscura 

evanescenti al respiro affannoso

inconcludenti al simposio 

in quale oceano arriva

il fiume delle parole?    


                    

ARLES

Arles romanica

antica ma un po’ decadente

Arles da rifare 

Arles chiusa nei suoi negozi

che ti offre solo carne cruda

Arles francese

ma dove l’italiano circola nelle viuzze, nelle piazze ,nei bistrò

Arles fuori moda

un po’ vecchia e trasandata 

una matrona decadente

Arles  tagliata a metà

viva e deserta 

che non sa di lavanda

che non ha più la casa gialla 

che dimentica  Van Gogh


 

Perdersi

verso luoghi lontani

dove non approda la mia conoscenza

dove l’immaginario guida la sua redenta corsa

e lo spirito folle brinda al suo ritrovato vigore

allontanarsi

almeno per una notte insonne

dalla certezza di un caffè mattutino

dall’abitudine del suo profumo

tuffarsi

nel labirinto di strani idiomi

e sbronzarsi all’incomprensione

togliersi

almeno per qualche istante

le scarpe dell’arrivo

per riprendere il volo


A DARIO

Immobile sei uscito

in un inconsueto atteggiamento

né un gesto 

né uno sberleffo

né un ghigno

solo il pianto di una pioggia ha bagnato il volto attonito

di chi incredulo

era suo malgrado

attore della tua tragedia

una miriade di ombrelli colorati e le note allegre della banda

hanno riempito gli spazi dell’unico atto

eri lì

a guardaci come regista

hai mosso le pieghe del nostro animo

hai rimescolato il sentire di una vita

e le parole amate

sono scivolate e ti hanno accompagnato

all’uscita di scena

ci saranno applausi su applausi al tuo sorriso

fioriranno nuovi colori

e il sipario di nuovo aprirà alla tua presenza

berrò a piene mani

trangugerò avida fino a sentirmi male

solo così ti restituirò la vita 


 

Dolce destino del navigante

ritrovarsi altrove

dove la terra scopre altri sassi 

e il cielo inonda  altri spazi

eterno benessere del girovago

dove i passi contano le sponde 

e l’orizzonte cambia colore

non fermarsi

a chiedere per dove

non giungere mai

l’ultimo luogo non corona mai un sogno

e l’occhio si perde nel colore

un vento caldo spinge a sorridere sulla china dell’aspro  monte

e non c’è vela che perde il nocchiero 

non c’è bussola che gira impazzita

il nord del mio viaggio 

è lì dove ho lasciato la penna


Dove è il fervore 

il tumulto

l’accesa rivolta contro ciò che è ingiusto?

dove si è annidato il tormento

che scuote anche l’ultima goccia di sangue 

nell’assistere ad un sopruso?

vago negli interstizi del corpo

a svegliare anche l’ultima corda

giro per rimettere in sesto un’orchestra che  ha abbandonato la sua musica

rivolgo i miei pensieri a ciò che è stato

in un andirivieni di ragioni

in un corpo a corpo di dibattiti

in una esaltazione della vittoria 

offuscata

eterea

ma sorprendente

perché l’io era un noi

contro ogni diritto negato

contro ogni violenza subita

contro la fame che torce i budelli

e quella che offusca il pensiero

siate soldati 

innalzate le bandiere della giustizia

siate paladini di un mondo nuovo

siate scudieri di idee

navigate

per spazi sconosciuti alla scoperta di un caldo sole

qui ci ritroveremo a girare le pagine della storia


LIFE

E’ un istante ,un fragile momento

una tremolante fiamma 

un cammino incerto

un sogno che presto si dilegua

è un percorso definito

un desiderio accennato

un rozzo istinto

un viaggio leggero con pesante bagaglio

è una corsa senza scarpe 

un riposo senza sedia

è un immenso panorama in un incrocio di rami

è un mare senza acqua

e un vulcano di intenti

è un fiume senza sponde

 e un approdo incerto

un cavallo senza briglie in un cielo senza sponde

è un giro di carosello in una musica senza fine

ha un prezzo non scontato

un timbro di qualità

il profumo della primizia e l’assaggio di una novità

ha la bellezza degli occhi

e la profondità di un progetto

ha la gioia di un incontro 

e la solitudine del pensiero

ha il pane tra le mani

e niente nella tasca

ha un briciolo di conoscenza in un oceano di dubbi