Amate
Amate!
Non seguite l’odore
dell’effimero.
Il successo,la promiscuità
la frivolezza.
Certo al pensiero non recan
danno.
Quello che lasciano,però
in noi,
è una brina mattutina
subito dissolta
un misero fuoco di paglia
dentro al forte vento.
Amate!
Cercate il sogno,la poesia
il romanticismo.
Restate come sospesi
a cavalcare l’anima,scottata.
Fluttuando,come bimbi
disubbidienti,fuggiti
alla mano della madre
sopra l’altalena.
Il mare d’inverno
A me,il mare piace
soprattutto d’inverno.
Quando,la notte tira vento
e l’acqua agitata e nera
rimbomba,storie passate.
Andare sui pontili
respirare,ascoltare quel rumore
farcito d’infinito,intriso
di memoria e di mistero.
E lì,il cuore si ferma.
Tuffo
Naufragare
dentro a codesti
occhi sognanti.
Perdersi fino
al tuo profondo
per poi risalire.
Il corpo tremante
il fiato corto,
ascoltare,nel puro silenzio
il battito del cuore
il mio cuore che,grida
e corre e ride
come un bambino
felice,
dietro un aquilone.
Dovrò perderti ancora
Dovrò perderti ancora
un viso per un viso
un cuore per un cuore.
Il bisogno che ho d’Amore
m’inquieta e m’addolora.
E non voltarmi donna mia
verso il tuo sorriso: un’agonia.
Attimo
Il pensiero della vita
spesso mi assale.
Dura,scura,ferita
troppe volte ha il sapore del sale.
Ma poi basta un attimo di te
dentro al mio cuore,
ecco l’Amore
il buio diventa sole
il sale un fiore.
Ed io un bimbo che fa capriole.
Attesa
Dove sei mia amata,
mentre io disperato chiamo,
mentre la sera piano se ne scende
oltre il pendio della notturna valle,
ove il mio cuore,terra di nessuno
un canto innalza e l’Amor perpetua invano.
Nella penombra
quasi leggo un volto
che a me rimanda,pare
un tenero sorriso di tralice
e mai s’affaccia,mai si mostra
al mondo.
Ed io aspetto come meretrice
un raggio
una luce bianca che lo prenda in pieno
e che lo tolga
da quel buio,
che sembra del tutto inviolabile.
Fiore
Come un fiore di campo
io ti rimiro
schiuderti ai primi caldi
sotto il sole.
Svetti nell’erba
tra rose e tra viole
e il tuo profumo
m’inebria d’Amore.
Ti voglio bene
e pure nel dolore
ti stagli in alto
nel campo del mio cuore.
Io non ti colsi
cullato dal tepore
accecato dalla luce
sorpreso dalla notte.
Il mio Amore
Fino a dove arriva il mio Amore
mi chiedi,tu
che il mio cuore reclama ogni istante.
Potrei rispondere che,
l’immenso non basta
e che il cielo mi appare
come un semplice filo di fieno
dentro ad un campo di grano,
se quello che provo per te
io raffronto,
ad una notte stellata
l’estate.
Ma non posso,poichè io non so
se l’Amore che ricopre il mio corpo
abbia un tempo ed uno spazio
o una data di nascita.
Egli è con me,da sempre io credo
sbocciato e cresciuto come un tenero cucciolo
senza sosta mi allieta,
e il respiro suo avvolge e riscalda
il mio essere uomo
come unica fonte plausibile
per la mia esistenza terrena.
Io sono Amore
Intorcinato nelle profonde cavità
dell’anima mia
sta l’Amore
come un roseto profumato.
Esso s’avvinghia,s’avviluppa,scappa via
ricopre di radici quel che è mio
e appena nato
mi rapisce verso sogni memorabili.
Mai!
Mai demorde e la sua presa mi costringe
ad affrontare imprese impareggiabili
dove la sua vittoria è il suo tormento
dove…il suo tormento è beatificazione.
Io sono Amore…e non lo fuggo.
Apro l’esser mio e il sentimento
benchè solo mi ripaga
l’inarrivabile sentore di un momento.
D’Amore!
La brace
Al limitare
della corta stanza
sta la brace
ad ardere in silenzio.
E la speranza…
Notte d’estate
È notte.
La calda estate
richiama all’odore del mare.
Nel cielo velato,la luna
si cela,dietro nubi nerastre
e riappare d’incanto
gonfia d’Amore
e di mistero.
Ed io ti penso!
Ovunque tu sia,
il mio cuore ascolta
il tuo respiro ed inala
il tuo profumo di donna.
Ovunque tu sia,sei qui
con me,
e la felicità mi sfiora
soave,
portata dal vento.
Ogni giorno
Ogni giorno passato
senza di te
io mi consumo
come,una candela
accesa al devoto
dentro una chiesa
sconsacrata.
Coprimi
Coprimi.
Ripara il mio tenero cuore
dal freddo che accompagna
la vita.
Il gelido freddo che secca
ogni stilla di sangue
e congela,l’Amore che voglio.
Coprimi.
Usa le mani,accarezza
il mio petto,riscaldalo
fino a farlo bruciare.
Coprimi.
Usa il tuo cuore,avvolgi
la mia solitudine,uccidila
così che io possa
piangere di nuovo.
Coprimi…amami…salvami.
Donna
Donna.
Amore mio
mia croce,Amore tu sei
ogni giorno
che alita il vento.
Amato dolore,la memoria
del tuo incontro,donna
donna amata,nel sogno
che è mio,mio
ma tuo soltanto
e a te appartiene
come questo cuore che tiene
il buio che resta.
Infinito bisogno d’Amore
Sono stanco!
Docile,ammansito
ormai abbandonato
alla volgare quetua della vita
esamine io giaccio.
Sopra i miei sogni bugiardi
scaduti nella terra di nessuno,
sopra ai visi andati
che non ritorneranno
sopra di me
a quello che rimane.
Ma adesso è tardi
per amare i ricordi.
E nel silenzio che resta
un refolo attraversa il pensiero
che s’appresta
a tingersi di nero.
Non voglio diventare cattivo!
E piano un volto già ammiro
sconosciuto ancora
ma di tenerezze cinto.
E a lui m’attacco
preso,bramoso
vinto.
Ho un infinito bisogno d’Amore.
Marea
Tu sei,come la marea
la notte,l’estate.
Piano tu arrivi,piano
nel silenzio ti ritrai.
Ed ora,che la spiaggia
del mio cuore
s’incendia di luna
tu ritorni a me.
Mai troppo umido
mai troppo arido mi lasci
e l’incanto è soffice
e senza fine,per me
che immobile,resto in ascolto
del canto dei gabbiani,
ubriachi di te.
Per te
L’isola che ho ritrovato
nei tuoi occhi
è la stessa che sognavo da bambino.
Bella,verde,mia
e lucente,
piena di gabbiani
e di pernici
e d’aironi colorati.
Carica di suoni,di fumi
e nebbie incontaminate
che s’alzavano eterne
alla sera.
Ed il tuo profumo
adesso,
è quella brina mattutina
quando,il cullare gravido
del mare
mi riempiva le orecchie,e le nari
ed i pensieri
d’infinita libertà.
Ed io restavo
immobile
ad assaporare il pesante
solenne silenzio
di passare,rapido
di prue sconosciute.
Atlantide
Brezze marine
simili a lievi carezze
odorano di te.
Intorno a piccoli fuochi accesi
sparsi su spiagge distese
s’aggrappa la notte.
Biancheggia la spuma
di un mare solenne che muore strusciando,
dentro un cullante canto.
Vapori di gesta lontane,invadono l’aria.
Ed io ti penso!
Lontana chimera perduta per sempre.
Simile ad un bimbo
si risveglia il mio cuore.
Cartilagini
Ascoltare,dietro una finestra chiusa
lo strano miagolio dell’acqua pura
pioggerellina,che scorre fina fina
e poi scompare.
L’uscir di casa,in quei giorni tristi
mischiarsi tra la folla
così,a testa china rincorrere
qualcosa che ci sfugge
a poco a poco.
Uno strumento vago
un’emozione,un gioco
attratti da un lontano raggio fioco.
Così,quasi per caso
come cartilagini sdrucite
restiamo abbarbicati al sogno della vita
che ha la consistenza tronfia
di una corteccia marcita.
Così,ci scambiamo di posto ogni momento
con altri ed altri ancora
e quelli prima;
fragili e leggeri aghi nel vento.
Cala la notte
Cala la notte
sui miei sogni corrotti
sopra ai miei bei ciondoli d’oro,
addosso ai miei occhi
alle cose
ai fagotti,
alla gente che passa
ai dolori
al tesoro.
Sulle ali bagnate
al vento
ai cieli,
sulle mille risate
alle gioie
agli averi,
sopra le acque
ai tramonti
ai tremuli veli,
sui giovani cuori
gli amori
i pensieri.