Debora Aratano - Poesie

A-mare.

Quante maschere puoi indossare,
se tanto non sai amare!
Ove ti nascondi, oh guerriero?
Qui se si ama, è per davvero.
E nulla si può celare,
di questo Amore ne è pieno il mare.
Solo una cosa noi dobbiam fare:
odire il canto, e imparare
ad ascoltare.


 

Aurora

Pare sperduto l’animo mio

In questo giorno

Misterioso

Incomprensibile.

 

come una barca in pieno oceano

Confusa dal vento

che le sussurra le direzioni

da prendere

Ma come trovare la strada di casa?

 

Segui la stella, la luna, l’Aurora.


 

Que eres la follia

 

Or dunque, ecco cosa serve

Ci dobbiamo intendere.

Si! Intendere!

Cosa crediate sia la follia?

L’incesto che or ora la mente ci tira

Nel cui oblio non troviam la via

L’impossibilità di coglier noi stessi

Così come siamo

o l’abilità di scoprire ogni volta

L’infinito che dimora in ciascuno di noi?

Che sia proprio all’infinito

Che la mente umana cospira?

Ma che, non riuscendoci

Si ammala di codesta malattia?

E la fantasia, la fantasia

Rende lieti i giorni nostri

Eppure, ne son certa

che sia

La realtà dei nostri sogni

La strada per la vita


 

 Ritorno.

 

Tre ore di sonno.

Incomincio ad avvertire

un lieve

desiderio

di tornare a letto,

ma il mio Spirito

e i miei sensi tutti

si lasciano incantare

dalle meraviglie

di quest’alba di campagna.

Il canto degli uccelli –

composizioni musicali

dalle mille fantasie –

veri inni alla gioia

e di grazie alla Vita.

La brezza fresca

che ci sfiora il viso

Il profumo della natura

che sboccia

accarezzata da

una tenue pioggia

rigenerante

di poche ore prima.

L’erba, i pini, i fiori.

Il cielo, arruffato tra

le nuvolette ancora cariche

di quella fresca rugiada,

le quali restan lì sospese,

innoque,

a rimirar l’orizzonte.

E poi, l’Alba.

Fa capolino tra le nubi

coi suoi bagliori tenui,

prorompente in tutta

la sua delicatezza.

Nemmeno un cielo grigio

può offuscarne i suoi bagliori,

spegnere la sua

magnificenza.

Sorge, e risorge.

Tutto riprende Vita.

Un gallo intona

il suo canto squillante.

Tutto e tutti festeggian l’avvento

del nuovo giorno.

E poi, dai miei ricordi,

trasportata da questa serenità,

riaffioran canzoni d’altri tempi.

Quelle canzoni che cantavo

con la mia mamma,

o che, semplicemente,

amavo ascoltare.

Un “Gianna Gianna. . ”

mi canticchia nella testa

e il ritornello trabocca

dalle mie labbra

mentre rivesto

la mia piccola.

Che bello tornare a casa.

 


 

Vita.

Perché la vita è.
Fiore che sboccia
Pioggia che t’accarezza
Luna che ti culla
Volo di farfalla.
L’amore è Vita.
Speranza
Passione.
Perseveranza.
Vita è.
Siamo noi.
E’ il filo d’erba che sfiora
i nostri piedi scalzi
Rugiada che si poggia
sulle nostre dita nude
E’ cielo terso
è tempesta.
Siamo noi, sono loro.
Neppure l’ultimo granello di sabbia
delle spiagge del mondo
sfugge alla legge dell’Amore.
Amore è Vita,
è creazione.
E’ assenza, silenzio.
Meditazione.
Amore è.
Presenza.
Essenza.

 


 

Canto d’una figlia al padre

L’uomo della sua vita

 

Debbo fare ancora molta pratica

Affinché il mio cuore si avvicini

A questa mia mente ribelle

Che nulla vuole saperne di accettare

Questa scomoda realtà

Che ancora mi riporta a provare

Dolori di un passato sfuggito

Alla mia coscienza

Ma continuamente avvertito

Nel mio animo

Che si frantuma come il mare

Contro gli scogli di queste

Memorie scolorite

Premono nelle viscere

Stringono il mio cuore

In una stretta che non lascia

respirare

E ancora fa male

Mi fa piegare dal dolore

Una sofferenza che tuttora

Mi viene a cercare

Nel buio delle mie giornate

Di pioggia

Echi di me bambina

Urlano silenziose

Negli angoli remoti e oscuri

dell’animo mio

Mi voglion ricordare cosa sia stata

Per quell’uomo

Che tanto ho amato

E che ho sempre ammirato

Ancor ora questo dolore

Si staglia all’orizzonte

E che mi ammazza l’amore

Mi chiedo perché

Perché costui ce l’ha tanto con me?

Per ciò che sono

e tutto ciò che forse non son

Saputa essere per lui

Difficile comandar al cuore

Quando cieco non vuole

Vedere

Quale sia la realtà ora

Oh cuore mio,

perché non m’ascolti?

Qual verità potrebbe

farti versar ancor

Più lagrime di quante

non ne stia lasciando correre

Ora, sulle tue guance delicate?

Vorresti parole di conforto

oh cuore mio

Ma stavolta non ne ho davvero

Posso però dirti che

Ora stai soffrendo non

per la realtà cui vai abbracciando

Bensì per la menzogna

Di una vita

Che stai scoprendo

Con insicurezza e paura

Quella che ti faceva

scivolar via ogni sogno

Ogni speranza

Qualunque perla nera

Che il tuo cuor racchiudeva

Ascolta ciò che

Questo pianto ha da dirti

Ascoltalo attentamente

E ti libererai

Da quelle catene

Fatte d’illusione

Che qualcuno prima di te

t’aveva stretto

attorno all’anima tua

Non odiar ciò che sentirai

E’ la voce

di un passato

Da cui ormai

Ti scioglierai.

 


 

 Il Mistero della Vita.

Come posso immaginare

d’aver segreti con mia madre?

Mia madre!

Colei che mi mise alla luce

e che per amor della vita

della luce, di quella luce divina

terra feconda di beatitudine

pace e serenità

tutto avrebbe rischiato

pur di concedermi anche solo un attimo

di tutta codesta meraviglia

che si staglia in cielo

e dipinge la terra!

 

Assurdo pensare di potersi nascondere

all’occhio acuto di una madre.

Possiamo illuderci d’aver segreti

di custodire un mondo

tutto nostro, fatto di sogni di paure

di speranze e d’avventure

eppure nulla sfugge all’impavido cor

delle nostre madri.

Ch’io penso anche a codesta cosa:

tutto ciò che ancor è nascosto

alle nostre coscienze

non è altro che l’ombra

ch’avvolge ciò che di noi

vogliam ignorare.

 

Ma una madre sa.

E se t’illudi d’esser libero

soltanto per aver custodito

qualche segreto solitario

hai da cangiar strada,

oh mio caro amico.
Libertà è fatta d’Amore

è costruita coi cristalli di stelle

e scolpita nei nostri cuori.

Libertà non è segretezza

eppur quest’ultima rappresenta

per noi mortali

una gran sicurezza.

 

Esser libero non dipende dalle circostanze,

da ciò che dici o non dici

dalle realtà che nascondi

o su cui punti la luce

 

Libertà è una condizione

del tuo Essere

e nulla può comprarla,

alcunché può trattenerla.

La si può soltanto sperimentare

e si,

se la sperimenti

ogni dì ancora

sorgerà nel tuo cuore

il desiderio forte

di poterla abbracciare.

Coltiva nell’animo tuo

la speranza e l’audacia

di un guerriero della luce,

sii inflessibile di fronte al timore

e vulnerabile davanti alla speranza.

Abbi il coraggio di rischiare

poiché senza rischio

nulla di nuovo potrai

testimoniare.

 


 

 In campagna.

Cerco di raccogliere le parole migliori
Per poterle seminare
E farle fiorire in una
meravigliosa poesia
Eppure vengono a mancare
La bellezza non ha definizioni
La vita non ha interpretazioni
E stamani
I nostri cuori
Hanno cantato di gioia
Il sole che carezzava dolcemente
Il volto innocente di lei,
Figlia mia
Ed il mio, insieme
L’aria fresca e frizzante
Di un giovane autunno
Appena incominciato
La danza di colori e profumi
Tra foglie e fiori e prati e campi
Il cielo di un immenso celeste
Che tramortisce e affascina
E accoglie
Una farfalla su di un fiore giallo
Anch’essa di complici tonalità
E ancora..
Un romantico incontro.
Due batuffoli di pelo
Alla ricerca di affetto
E di un amico passeggero.


 

Primavera Sei.

E con ardore si immerge

Si perde nel limpido e freddo

Color marino dei suoi occhi

Avverte, nascosta

Una vita trascorsa

Soltanto d’inverno

Vissuta come un rovere

In un ‘autunno infinito

Le emozioni, i piaceri, i sogni

Cancellati da una vita incauta

Un’infanzia finita in fretta

Che ha infranto le illusioni

E accorciato le distanze

Dai fantasmi del passato.

Amicizie, amori e Valori

Strappati via dalla sua anima impura

Come un soffio di vento

D’autunno sparge lontano

Le scarne foglie del rovere.

Ma ecco far capolino la Primavera

E con lei arde energia di nuova vita.

Alle deboli foglie del rovere

Altre figlie sono germogliate

Novae, più fresche, vitali.

 

Ed ecco spuntar timidamente

Sotto l’arido terriccio arso

Il gicco di un gelsomino

Brillar sotto fragile luce

Forte delle sue radici

Ricco di dolce innocenza.


 

Istanti Senza Tempo.

 

Che il segreto stesso della consapevolezza sia lo sfuggire alla memoria?

Consapevolezza, fatta di manciate di attimi, di bagliori, di continui risvegli.

Sfugge a qualunque legge temporale o mentale.

Si tratta di esserci nel solo istante che stiamo vivendo,

che già mentre lo si vive sta trascorrendo.

Non è, forse, proprio la stessa memoria che genera attaccamento?

Ogni istante ha la sua storia, la sua realtà, la sua natura.

Come si potrebbe immaginarne tanti altri simili tra di loro?

Il fatto che possano sembrarci simili non è dovuto alla loro natura,

di per sé unica e irripetibile.

E’ dettata dalla nostra natura, quella razionale.

Quella che ci impedisce di vedere, sentire, ascoltare.

Probabilmente, è solo questione di apertura.

Tanto più accoglieremo l’infinito nei nostri cuori,

sempre meglio sapremo coglierne le sfumature, i colori,

la musica, i suoni, e tutte le piccole realtà che prima o poi,

nel nostro spirito, si combineranno e si arricchiranno

tra di loro per dar vita a quel quadro quale è l’Amore Eterno.

Dio, se preferiamo usare un altro soprannome.

Perché la nostra Via è quella di ricongiungerci all’Uno,

passare da esseri frammentari e limitati

ad echi d’infinito.

Perché già siamo, echi d’infinito.