Oroscopi
Oroscopi scomodi
Su sentieri laccati
Sentinelle in tutti i modi
Seguono ombre braccate
Sei lì nascosta al mio sguardo
Vedo la tua ombra riflessa
Mentre io al sole ardo
Soffiando la polvere stessa
Cuscini umidi di sudore
Senza pudore
E senza cuore
Sognavo
Spegnete quelle luci
Voglio dormire
Aprite finestre scure
Voglio respirare
Chiudete quegli ombrelli
Luce acqua e cappelli
Correte in cerchio
Voglio entrare in strada
Aprite quei cancelli
Soffro il chiuso
L’ansia sale fino in vetta
Mentre Corro in fretta.
Da piccolo sognavo il mondo
Lo vedevo tutto rosso
Poi con gli anni diventava bianco
Ed ora tutto nero
Tanto da non sembrare vero.
Uniti dispersi e sconosciuti
Non siamo nessuno
Capricorni
Capricorni neri tra verdi prati
Segnano il tempo
A rincorrere sogni alati
Come farfalle blu
Su strade senza tempo
Tra fiori bianchi e blu.
Eri un angelo rosa
Su un prato umido
Col vestito da sposa
In un morbido nido
Tra fiori e gelsomini
Tenera foglia e dolce bambina
Sotto bianchi camini
Al fumo di rose canine.
Famiglia
Cerco con affanno una biro
Questa sera ti voglio scrivere
Mi manchi ..avrei già finito
Se non fosse perché mi sento solo
E vorrei parlarti
E dirti ..mi manchi
Mentre penso
Mordo la biro
Ed un rivolo nero mi bagna la bocca
L’umido amaro mi risveglia ed io
Timidamente… mi manchi
Ecco ora sono senza foglio
E senza biro
Mi resta solo la mente… mi manchi
Tramonto
Un traghetto passa veloce
Tra anatre e rondini.
Al tramonto su questa chiazza
Di lago sempre più nero.
Questo prato verde
Con le sue scale
Porta in acqua
Tra i rintocchi di questa
Vecchia campana.
Ricorda la vita
Lenta tra lo scampanellio
Del tempo.
Su questa scala riflessa sul lago
Senza tramonto
E senza fiori
Resta il suono delle onde
E di questa vecchia campana
Tra le braccia
Del mio amore silenzioso.
Scegliere
Scegliere il cammino
Di notte al caldo
Tornando alla quiete
Di un giorno qualunque.
Sono io
Sono fermo e mi muovo
Toccami nel cielo di favole
Fragole fiori
E freddi limoni .
Accarezza il vento
Mentre una schiera di santi
Tocca un sole rosso
Senza mani
E senza sandali
Lungo questo mero cammino
Di vicoli scuri .
Eccomi piccolo fiore
Raccogli il polline delle stelle
E miele sia
Tra rose e gelsomino
Scegliere e scelta sia.
Girasole
Immagini riflesse
Specchi di un tempo
D’Universale verità
Tra lampi e geni.
Scegli l’ora Viandante
Il tempo non perdona
Asole di una camicia rossa
Intrise di false verità.
Scale spolverate dal tempo
Mentre germoglia la gramigna
Tu unico girasole
Padrone del tempo e del sole
Aspettami non correre
Voglio contare i passi
Lenti ma continui
Verso la terra dei miei padri.
Ombre
Scendo a piedi scalzi
Questa scala a gradini alterni
Sospinto da un vento freddo
Su sassi sconnessi
Attento ad ogni buco.
Il sole sta calando
Ed un cielo rosso sangue
Illumina a giorno
Un mondo di ombre
Nascosto dalla salita.
Chi sei uomo
Senza vincoli
E sogni alcuni
Se non legno secco da fuoco.
E da lontano onde schiumose
Bagnano deserte spiagge
Senza barriere e senza limiti
Nessuna traccia a segnare
Il passo della vita
Anche qui solo ombre.
E questa scala che non finisce più
La salita segue la discesa
Mentre un freddo sudore
Bagna queste ossa
Senza tempo
Paradiso in terra
Fra tante strade scegli la meno ripida
Camminando piano nella notte.
Unici rumori il tuo cuore
E questo stanco respiro.
Tra scheletrici noci
E case in legno a ricordo di tristi giorni .
Il silenzio ti apre le porte
Di questo paradiso in terra.
Terra di uomini semplici
E laboriosi tra chiese e campi.
Mentre un gregge fa capolino
Dietro a questa bianca strada.
E due cani bianchi come la neve
Seguono questo cammino.
Guardo su ed una stella
Indica una casa lontana.
Sulla soglia i miei
In attesa di un paradiso in cielo.
Sveglia alle prime
Luci del giorno
In totale silenzio
L’abbaiare lontano di un cane
Copre dolci cinguettii.
Una macchina sfreccia veloce
Ed un paese si sveglia lento
Anche il buongiorno amore
Scambiato al telefono
Lento come i sorsi del caffè.
Un occhio alla tv e l’altro alla lavatrice
Mentre scegli il menù del pranzo
Di corsa tra lo straccio
Ed un ferro a vapore
E tra le mani la divisa di tua figlia.
Tra pranzo e cena
Cerchi un attimo
Per quel libro buttato su un divano
Sogni di essere la protagonista
Dura poco sei sempre mamma.
Ti rimetti in moto
Tra autista e sociologa
Arriva sera ed il telefono
Ti ricorda il tuo amore lontano
Un bacio un sorriso ed aspetti domani
Buonanotte amore.
Capricorni
Capricorni neri tra verdi prati
Segnano il tempo
A rincorrere sogni alati
Come farfalle blu
Su strade senza tempo
Tra fiori bianchi e blu.
Eri un angelo rosa
Su un prato umido
Col vestito da sposa
In un morbido nido
Tra fiori e gelsomini
Tenera foglia e dolce bambina
Sotto bianchi camini
Al fumo di rose canine.
Oroscopi
Oroscopi scomodi
Su sentieri laccati
Sentinelle in tutti i modi
Seguono ombre braccate
Sei lì nascosta al mio sguardo
Vedo la tua ombra riflessa
Mentre io al sole ardo
Soffiando la polvere stessa
Cuscini umidi di sudore
Senza pudore
E senza cuore
primavera
oggi sento il profumo della primavera
lo sento nell’aria ,nel sole nel vento
un profumo sottile che sa di pulizia
mentre questo sottile venticello
porta via gli ultimi freddi
penso che con lui è andato via
anche un anno della mia vita
quanti ricordi che scorrono
veloci vicino a questo specchio
ed il non ritorno ci presenta il conto
come ogni primavera si contano i nuovi fiori
ma anche tanti steli rotti nel corso dell’anno
e la mente mi riporta indietro
al tempo in cui ero bambino .
Questa sera gnocchi
mentre li mangio
ti guardo negli occhi
vedo riflessa bontà e dolcezza
Io ricambio con una carezza.
Mentre sogno già il dopocena
la mia mente viaggia senza pena
quel rigolo di sugo cola lento
io te lo asciugo mentre arriva al mento.
Siamo soli sull’isola deserta
finalmente..le speranze avevo perse
ma la mia mente malata sogna sempre spaghetti
la tua no,sogna ,spera altro aspetta .
ed ora sogna mille letti
mentre te ne basta uno soffice e morbido
con me vicino..ed un pò d’affetto.
Sognavo
Spegnete quelle luci
Voglio dormire
Aprite finestre scure
Voglio respirare
Chiudete quegli ombrelli
Luce acqua e cappelli
Correte in cerchio
Voglio entrare in strada
Aprite quei cancelli
Soffro il chiuso
L’ansia sale fino in vetta
Mentre Corro in fretta.
Da piccolo sognavo il mondo
Lo vedevo tutto rosso
Poi con gli anni diventava bianco
Ed ora tutto nero
Tanto da non sembrare vero.
Uniti dispersi e sconosciuti
Non siamo nessuno
Sogno
Il nostro viaggio
Non finirà mai
Scarpe nuove
E vento nei capelli
Tra le pieghe del muro
E tra le braccia della madre.
Tra monti profumati
E dolci tristezze
Petali al vento
Profumo della sera
Mille mani
A raccogliere il profumo
Del vento del sud
Il nostro viaggio
Non finirà mai
Scarpe nuove
E vento nei capelli.
Stelle cadenti
Ho raccolto stelle cadenti
E legate in mazzi
Ora un nastro viola
Unisce la terra al cielo.
Le ho legate solo per me
E le porto dietro
Legate a questa sella
Sul mio cavallo nero.
Mentre calpesto strade sconosciute
In questo deserto senza tempo
E senza storia.
Le mie stelle sono ora la mia luce
E il mio cavallo la mia anima.
Se corriamo lontano
Nel tempo
e nella luce
Ogni sogno
Diventa realtà.
tatanka
Nuvole e penne
spostate dal vento
mentre questa triste danza
la nostra vita
continua in cerchio.
Tamburi che segnano il tempo
danze insistenti
colori tanti
contro il vento
e contro il tempo
ma siamo un popolo
che scompare lentamente .
Chiusi in questa riserva
nascosti al mondo
corriamo scalzi al buio
e di notte cantiamo alla luna
questo triste canto di morte.
La nostra cultura
ultimo baluardo
tra strade silenziose
e il cuore batte al buio.
Tu
Onde silenziose
Tra cielo e mare
I sogni scavano tra le onde
Porte deserte e rare.
Zoccoli calpestano
Strade bagnate
E tu china al vento
Raccogli petali di rose nere
Sognate al buio.
Il tempo scorre tra le
Onde a stento
Portami al mare
Portami nel vento
Sarò tempesta
E ti farò tremare.
Scuoto rami foglie e cuore
E getto ai tuoi piedi
Acerbi frutti
D’un amore spento
Di fragole mai raccolte.
vita ^
è a sera che stendo al vento
la mia disperazione degradata.
sotto una coltre di nubi sospinte
dall’affanno della vita .
Sento una solitudine pervadere
il senso inverso delle cose.
discendo il crinale della vita
attraverso questo stretto sentiero.
La patologia umana cerca
ancora oggi la strada dei nostri sogni.
stampelle della vecchiaia
credo nelle regole della vita
accetto l’ipocrisia dei sogni
ma il contrasto mi rinforza.