Doriana Scarino - Poesie

PARACADUTI VOLANTI

 

Battito forte di un soldato vincente
che corre tra vento e campane contente. 

Ritorna seppure è poco il mio tempo,
a volte è meglio, scoprire il momento. 

Ricorda pure che c’è chi ti aspetta,
guardando su in cielo, ammirando contenta! 

Vertigine forte, acuta osservanza,
sorgendo un sorriso, adesso, avanza. 

Soffia sul petto questa cenere spenta
e apri le braccia a quest’assurda distanza. 

Avanza con calma per paura del fuoco;
giocando con me, non temendo rifiuto. 

Ed io che attendo, con occhi sognanti,
arrivi da me… da paracaduti volanti.



FANTASIA

 

In mezzo la gente
che vive corrotta,
sostengo che niente
aggiusti la rotta.

Ho perso il viale,
su questo lungo tragitto.
Ho aperto un portale
ma fisso il soffitto.

Con sguardo sincero
e un po’ surreale,
immagino la vita
che amo sognare.

Respiro leggero e
grande supposto,
mi fanno viaggiare,
come un tramonto.

Ripenso a quel giorno,
non tanto lontano,
dove un signore
mi strinse la mano…

Ricordo ben poco
di questo signore,
ricordo solo
queste belle parole:

<<Hai un cuore gigante,
gli occhi di fuoco;
sei come un diamante,
in un fiore di loto>>.

Ho spesso pensato a quello che ha detto
e in questa poesia l’ho scritto e riletto.

Infondo la vita è libertà, è pura follia…
ma dove si ferma la verità e comincia la fantasia?



UN TALENTO

 

Per seguire l’istinto
senza pensarci,

ho scoperto un talento
neanche a sperarci.

Come Fenice,
dalle ceneri nasce,

Mi sono scoperta scrittrice,
che dai sogni rinasce.



ATTESA

 

Sempre in attesa
di vedere le onde,
con l’ancora appesa,
tra rocce profonde.

Guarda il tramonto
che lento ritorna,
con troppo tormento,
sorge e riaffonda.

L’orizzonte ammirato,
da un uomo stremato,
pare un ricordo, ormai riaffiorato.

Ora sospeso in questo segmento,
apri quegli occhi…
È arrivato il momento.



DOMANI PASSATO

 

Oggi che è oggi
nel domani d’un tempo,
esso ricuce
e se ne va lento.

Sussurra nel vento
che un giorno passò
e diglielo al tempo
che un domani, tornò.

Stella che splendi,
di luce riflessa,
risorgi domani
che la giornata s’è persa.

Ritorna in quell’oggi
di un tempo passato
e ridammi quel cuore
anche se ormai è spezzato.

Lo ricucio per sempre,
sta volta lo giuro,
un raggio di sole,
romperà il diluvio.

Spaccato quel muro,
un tempo innalzato.
Sono libera ormai
dal domani passato.



L’OCCHIO

 

L’occhio col tempo
guarda lontano,
immagina un futuro
ormai sorpassato.
Sperando e sognando
che il tempo ritorni,
invecchia la mente
ed anche i sui sogni.



LA SCELTA

 

Pascolando col gregge,
una pecora audace,
nota uno strano
animale fugace.

Avvicinandosi lesta,
essa guardò,
alzando lo sguardo,
il lupo notò.

Ormai era tardi,
il gregge morì.
Tra le fauci potenti
della bestia sparì!

Prendendo coraggio
e correndo più svelta,
ce l’avrebbe fatta
ma fuggire è una scelta.

Quella era matta,
così tanto che
dallo sguardo del lupo, lei era attratta
ma non ne capiva il perché.

Rimase a fissarlo con attenzione, finché…
Le divorò anche l’ultimo pezzo di cuore
e di lei, non ne rimase un granché!


 

SENTIMENTO CHE SPORGE

 

L’onda che sbatte,
lo scoglio sconvolge.
Sguardo ristretto,
al sole rivolto,
il bruciore sugli occhi
nel giorno che sorge;
il soffio del vento,
il cielo stravolge;
un sorriso sincero 
e una lacrima sporge.


 

MISTERO

 

L’albero d’estate
è ricco di foglie,
con fate danzanti
che varcan le soglie;

ma arrivato l’inverno,
c’è chi se la coglie
dal freddo che avanza,
se la morte, è la moglie.

Il pensiero del gelo
che intanto distoglie
lo sguardo dal cielo,

è un mistero che toglie
il sospiro leggero
e nelle sue ali, il dolore riaccoglie.



UN SOGNO

 

Ho fatto un sogno
che chi può, capirà,
l’ho scritto in un bosco,
dell’aldilà. 

Era mattina,
correvo nel prato,
l’erba era verde,
il cielo brillante,

infondo al cortile, un’ombra m’assale.
Sembrava crudele
ma dentro al cuore
mi infonde calore.

M’ha avvolto nel buio,
l’ho subito accolto.

Col quieto silenzio,
il dolore s’è sciolto.