Rinascita
“Passó il tempo del buio sui fogli di carta,
del tramonto intriso di nostalgia,
del buongiorno atteso e mai giunto,
del sorriso spezzato a labbra serrate.
Passó il tempo del verde smeraldo,
della vetta sognata e mai ascesa,
della menzogna sí fatta nel cuore,
del dolce stil novo mai pronunziato.
Passó il tempo ed il tempo arrivó
a condurmi alla gioia del cuore,
ai tramonti sognanti,
a due mani intrecciate e impaurite che l’amor si canta d’improvviso
ed il tempo non passa, non passa mai piú”.
Buio
“Questa è una notte di buio abissale
ho la luna legata alla schiena
l’albeggio neppur sente se sera o mattina
il mio volto s’allunga e s’affatica.
Cosa vuoi che dica?
Mica tutti hanno medesima fortuna di nascere bambini?
Io non sento se notte o giorno, se meriggio o albeggio,
ho i piedi legati al terreno, per correre altrove dai pesi vitali.
E quando la terra mi lascia dormire
mi manca vedermi fuggire
dai giorni che volano,
il sole che cala,
la sua musica che mi consola.
Ed io mi sento finalmente bambina”.
Conforto
“Non è di mare
che sa la bocca quando mangia paure.
Nè gli occhi più domandano perchè?
Il silenzio rompe i timpani del cuore
che più non cerca casa altrove.
Tu mi guardi, ed io non so
dove cercare nuovi porti,
e non attraccare ogni volta alle tue spalle larghe,
ma credere che la mia áncora sia sufficiente.
Poi lo stomaco s’annoda,
le pupille annegano in mare,
tu mi guardi, ed io m’arrendo
e m’abbandono tra gli scogli del tuo petto,
la sabbia del tuo viso.
Mi sciolgo nel pianto leggero, di chi stanco
ha trovato, ancora, il suo porto sicuro”.
Vita
“Ad un’anima felice
non resta che il vento
non resta che il sole al capolinea nel verde.
Ad un’anima felice
non resta che il viaggio folle
di idee, passioni e stravaganze.
Ad un’anima felice non resta
che il sorriso,
vestito nobile e sincero
di chi ha vissuto il bene ed il male
di chi rinasce e danza di nuovo
con le stelle”.
Se vado via
“Se i miei passi a poco a poco
si fanno più lontani
prendi la mia mano e
portami al cuore.
Nè più domando se noi
saremo.
Siamo adesso, qui, alla riva
tu mi sei di fianco.
Non ho piedi che partono
nè più domande d’avvenire,
non lasciare che st’occhi
smarriscano la strada.
Siamo adesso, qui, d’altra parte,
non v’è scelta,
stringimi forte
che io ti sento, non vado,
resto
non m’allontano”.
Per sempre
“Oltre il tempo che
non segna confini.
Oltre distese d’aria
e sale di terra.
Oltre suoni
mai più pronunziati.
Oltre sì fatta vita
verrò a trovarti,
sempre,
ovunque,
ti riconoscerò”.
RicordaMi di me
“Ti ricordo ancora
come un fiore ricorda che il sole dovrà svegliarlo.
Ti ricordo
e mi dimentico ora”.
Chiedo solo vita
Non cercai nulla
se non le fosse delle mie guance
come profondi pozzi di risa in cortile,
ma non ebbi che un pozzo di
ghiaccio
freddo,
impassibile e dolente
che mi tenne incollata alla sua gelida vita.
Oh, mia cara speme, fors’anche io
ti cullai troppo, fra le braccia materne
di chi ad un figlio non volta le spalle.
Mi stringe la gola, ma ora suona una parola
nell’aria, sincera.
È la tua schiena, che mi sorregge ancora come allora
e di quel pozzo mi racconta sola,
di fiori azzurri e primavera.
Quando non sono con me
C’è stato un tempo
in cui la brezza marina correva sotto i piedi,
la voce del vento suonava serena.
C’è stato un attimo
in cui udii pienezza,
si, forse, giovinezza
e nella fretta del fugace
mi sorrisi e corsi in pace.
Ho avuto un secondo
in caduta libera
dispersa,
persa
ti cercai, poi nel vento
ti trovai.
Ed ora che conosco il tempo,
l’attimo,
il secondo,
manca ancora l’eterno
tuo bacio d’amore che mi riporta
in vita, lontano,
altrove.
Vi sento
“Sono a casa nell’arancio dell’aria
stasera.
Non odo che risa familiari, profumi d’amore, carezze
certezze.
Sono a casa nel fresco meriggio,
nell’odore del vento del Sud.
Non odo che l’suon del mare finito,
che sogno infinito.
Sono a casa ed a casa non sono,
ma col pensier ci vedo, mi sento,
Vi sento.
E dall’arancio dell’aria, stasera
mi lascio cullare serena
che sono a casa
qui è vita,
qui è gioia,
piena”.