Eleonora Amendola - Poesie

Rinascita

 

“Passó il tempo del buio sui fogli di carta, 

del tramonto intriso di nostalgia,

del buongiorno atteso e mai giunto,

del sorriso spezzato a labbra serrate.

 

Passó il tempo del verde smeraldo,

della vetta sognata e mai ascesa,

della menzogna sí fatta nel cuore,

del dolce stil novo mai pronunziato.

 

Passó il tempo ed il tempo arrivó

a condurmi alla gioia del cuore,

ai tramonti sognanti,

a due mani intrecciate e impaurite che l’amor si canta d’improvviso

ed il tempo non passa, non passa mai piú”.

 


 

Buio

 

“Questa è una notte di buio abissale

ho la luna legata alla schiena

l’albeggio neppur sente se sera o mattina

il mio volto s’allunga e s’affatica.

 

Cosa vuoi che dica?

 

Mica tutti hanno medesima fortuna di nascere bambini?

 

Io non sento se notte o giorno, se meriggio o albeggio, 

ho i piedi legati al terreno, per correre altrove dai pesi vitali.

 

E quando la terra mi lascia dormire

mi manca vedermi fuggire

dai giorni che volano,

il sole che cala,

la sua musica che mi consola.

 

Ed io mi sento finalmente bambina”.



Conforto

 

“Non è di mare 

che sa la bocca quando mangia paure.

 

Nè gli occhi più domandano perchè?

 

Il silenzio rompe i timpani del cuore

che più non cerca casa altrove.

 

Tu mi guardi, ed io non so

dove cercare nuovi porti,

e non attraccare ogni volta alle tue spalle larghe,

ma credere che la mia áncora sia sufficiente.

 

Poi lo stomaco s’annoda,

le pupille annegano in mare,

tu mi guardi, ed io m’arrendo

e m’abbandono tra gli scogli del tuo petto,

la sabbia del tuo viso.

 

Mi sciolgo nel pianto leggero, di chi stanco

ha trovato, ancora, il suo porto sicuro”.


 

 

Vita

 

“Ad un’anima felice 

non resta che il vento

non resta che il sole al capolinea nel verde.

 

Ad un’anima felice

non resta che il viaggio folle

di idee, passioni e stravaganze.

 

Ad un’anima felice non resta

che il sorriso,

vestito nobile e sincero

di chi ha vissuto il bene ed il male

di chi rinasce e danza di nuovo

con le stelle”.


 

 

Se vado via

 

“Se i miei passi a poco a poco 

si fanno più lontani

prendi la mia mano e 

portami al cuore.

 

Nè più domando se noi

saremo.

 

Siamo adesso, qui, alla riva

tu mi sei di fianco.

 

Non ho piedi che partono

nè più domande d’avvenire,

non lasciare che st’occhi

smarriscano la strada.

 

Siamo adesso, qui, d’altra parte,

non v’è scelta,

stringimi forte

che io ti sento, non vado,

resto

non m’allontano”.


 

Per sempre

 

“Oltre il tempo che 

non segna confini.

 

Oltre distese d’aria

e sale di terra.

 

Oltre suoni 

mai più pronunziati.

 

Oltre sì fatta vita

verrò a trovarti,

sempre,

ovunque,

ti riconoscerò”.


 

 

 RicordaMi di me

 

“Ti ricordo ancora

come un fiore ricorda che il sole dovrà svegliarlo.

 

Ti ricordo

 

e mi dimentico ora”.


 

 

Chiedo solo vita

 

Non cercai nulla

se non le fosse delle mie guance 

come profondi pozzi di risa in cortile,

ma non ebbi che un pozzo di

ghiaccio

freddo,

impassibile e dolente

che mi tenne incollata alla sua gelida vita.

Oh, mia cara speme, fors’anche io

ti cullai troppo, fra le braccia materne

di chi ad un figlio non volta le spalle.

 

Mi stringe la gola, ma ora suona una parola

nell’aria, sincera.

È la tua schiena, che mi sorregge ancora come allora 

e di quel pozzo mi racconta sola,

di fiori azzurri e primavera.


 

 

Quando non sono con me

 

C’è stato un tempo

in cui la brezza marina correva sotto i piedi,

la voce del vento suonava serena.

 

C’è stato un attimo

in cui udii pienezza,

si, forse, giovinezza

e nella fretta del fugace

mi sorrisi e corsi in pace.

 

Ho avuto un secondo

in caduta libera

dispersa,

persa

ti cercai, poi nel vento

ti trovai.

 

Ed ora che conosco il tempo,

l’attimo,

il secondo,

manca ancora l’eterno

tuo bacio d’amore che mi riporta

in vita, lontano,

altrove.


 

 

Vi sento

 

“Sono a casa nell’arancio dell’aria

stasera.

Non odo che risa familiari, profumi d’amore, carezze

certezze.

 

Sono a casa nel fresco meriggio,

nell’odore del vento del Sud.

Non odo che l’suon del mare finito,

che sogno infinito.

 

Sono a casa ed a casa non sono,

ma col pensier ci vedo, mi sento,

Vi sento.

E dall’arancio dell’aria, stasera

mi lascio cullare serena

che sono a casa

qui è vita,

qui è gioia,

piena”.