Eleonora Bambini - Poesie

“A mia figlia Giada”

(Tira fuori i tuoi sogni nel cassetto)

 

Vorrei sciogliere quella matassa

che rende la tua vita una strada in salita.

Sogno di donarti una dote e farti assaporare

ogni momento con un’energia sempre più forte.

Prendi la tua vita tra le mani

e rendila gioiosa per il tuo domani.

Sconfiggi questa tendenza

che non è altro che una ‘burla’ di frequenza.

Connetti il tuo cuore a questa magnifica tua essenza.

Gioisci in ogni tuo prezioso momento

Perche’ questa vita è un infinito gioiello.

                                          Mamma


 

 “A passo di Donna”

(Dedicato a mia figlia Giada)

Figlia dell’universo, il suo cuore è immenso.

Donna e fanciulla nello stesso momento.

Curve armoniose ed un ventre come un torrente.

Corpo danzante, fluttuante e virtuoso

verso il tramonto.

Un gioco di luci e calore,

tempesta di fuoco.

Con la gioia e il dolore

sa regalare tanto amore.

Donna, di ieri, di oggi e di domani,

una pietra rara per sempre rimani.


 

 “Ai miei amici Sposi di ieri, oggi e domani”

 

I nostri sguardi rivolti all’adorato mare,

mentre un cembalo comincia a tintinnare.

I calici estesi verso un tramonto,

dal passato al futuro e nel presente momento.

Memoria di un remoto sakè

continueremo a passeggiare nella brezza marina io e te.

Immagini e colori si uniscono ai nostri pensieri,

silenziosi passi al ritmo del suono di tamburi lontani.

Un amore infinito in un intreccio di mani

e uno scambio di fedi con promesse solenni per il domani.


 

 “Ad un amico”

 

Scattaci una foto, attraverso una stella cadente

o magari dal flash di un raggio verde.

Attraverso il tramonto ci svelerai il tuo mondo.

Alle prime luci dell’alba lei sorridera’ al raggio di sole

che entrera’ nella sua stanza.

Il primo fiore su cui il sole si posa,

Sarà li che sfiorerai la tua sposa.

Per ogni bagliore che brillerà,

la tua dote d’artista, uno scenario stupendo

ci donerà.

Sul suo volto un soffio di vento

sfiorerà qualsiasi momento.

Lacrime di pioggia la sua guancia bagnerà

ma una carezza del vento

la sua pelle asciugherà.


 

 “Mamma”

(Nel mio cuore per sempre)

Mi inoltro nel ritmo dell’universo,

cullata dall’increspature del mare aperto.

In punta di piedi volteggi nel tempo,

quel lembo di lana mi manca gia’ addosso.

La linfa vitale si infrange nel petto,

quel tatto sottile si spezza reciso.

Con lacrime amare raggiungi il tuo amore.

Mi inchino alla vita e ti lascio andare.

Con fiera destrezza cavalchi quell’onda,

che in mare si increspa con la tua giovinezza.

Son desta nel corso di questa vittoria,

gioisco nell’aria e vivo di gloria.


 

 “Babbo, Classe 1919”

(Grazie per la tua cultura)

Pensiero ribelle,

liscia e coriacea la tua pelle.

Giocosi fratelli a cavallo dei muli,

in terre solari dai bianchi muri.

Guerriero di mare, ma il cuore volto ad una

patria di Pace.

Riflessi di luce, i tuoi occhi arricchiti dai Saggi scritti.

Uno stampo Signore, di umili vittorie.

Prigioniero nel letto,

ma il cuore di Socrate batteva nel petto.

Armi e sbarre le tue trappole di ferro.

Sospiro reciso, Voluto, Preciso.

Non era questo il finale deciso.


 

 “Giardini di pietra”

 

(per mia figlia)

Spose destinate, vite dilaniate.

Bambini prodigio, vestiti di grigio.

Infanzia tradita, adolescenza proibita.

Pensieri di pece, cuori senza pace.

Menti contorte, distorte,

pensieri di morte.

Fanciulle sposate, obbligate, violate.

Giochi proibiti con armi di ferro.

Popolo ferito da un Credo tradito.


 

 “Amore sospeso”

 

L’attesa in un intenso respiro.

Lo sguardo si insinua nel cuore,

un’arma tagliente.

Un tocco illusorio di vite passate

che l’anima accoglie.

Parole distorte,

il sogno si infrange.

Memoria tradita,

amara sconfitta.

Ma un inno alla vita sussurra:

Riprova, struggente vittoria

ritorna la gioia.


 

 “Devozione”

 

Tenere madri dai corpi incurvati,

candide chiome dai fili argentati.

Figlie devote con cuori spezzati,

carezze e attenzioni.

Sogni frantumati da delusioni.

Autentici legami.

Madri, figlie..

in altri rapporti non hanno eguali.


 

  “Arma tagliente”

 

Serene serate e dolci passeggiate.

Tramonti vissuti e scatti rubati.

Brezze leggere e silenziose maree.

La natura d’un tratto,

incrinata d’impatto.

Vile notizia,

il respiro s’impiglia

in quella rete vigliaccia

di parole in veste bianca.

La mente s’incaglia,

un pensiero che attanaglia.

Si vince o si perde

in questa dura battaglia.