Elisabetta Cipolli - Poesie

Come il figlio

 

Il prete

scappava da Sodoma

salendo su per le scale

ed il Grande Orecchio

assaggiava una lucida

insomnia. Totale

giungeva nell’abbraccio

l’insieme vuoto

della perdita

che per l’oscuro assaggio

l’idioma suo

dimentica.



Ad ovest di Gerico

 

La diplomazia

del tutto

butta

un’H a caso

ed il conflitto

bussa

coi suoi piedi

di tornado.



Coperte isotermiche di soccorso

 

Giusto come se passeggiassimo

su uno dei nostri viali alberati

- nostro come abbiamo pensato Nostro il Mare -

su alcune coste è sempre Autunno

con le perenni foglie dorate

a scaldare corpi devastati

che sembriamo pronti a calpestare.


 

aMUSEd

 

Every Time I suffer neon

I sing and I sing to Clio

 

Interruped by a fugato

based on choir of Erato

 

And in the laughters of Thalia

I see the waltz of Polimnia

 

So I touch Calliope’s lips

embroidered from Penelope

 

The Sirens’ mother, Terpsicore,

is the Poetry dancing core

 

And from Euterpe’s flute

I can drink the absolute

 

And I’m on Cuckoo of Kama

bowing to Melpemone drama

 

But the highest rhymes’s fruits

are in Urania’s cosmos roots

traduzione

aMUSEd

 

Ogni volta che soffro per la luce al neon

canto e canto a Clio

e vengo interrotta da una fuga

intonata dal coro di Erato.

Nelle risate di Thalia

vedo il walzer di Polimnia,

così tocco le labbra di Calliope

tessute da Penelope.

Tersicore, madre di tutte le Sirene,

è il cuore danzate della poesia

e dal flauto di Euterpe

posso bere l’assoluto.

Sul pappagallo di Kama

mi inchino al dramma di Melpemone

ma i più alti frutti della poesia

sono nelle radici cosmiche di Urania.



Il caravanserraglio

 

Mi sorprendo ad ascoltare

avendo sete di parole lente

che lasciano vedere

una corte di gengive.

Colonne e risultati

di risultati in colonna

segnano la fine della giornata,

ma i dividendi non riposano.

Ormai la parola è già

suonata. Dietro le lenti

marchiate da dita l’occhio

è troppo aperto per sembrare

lo stesso viso. Il caravanserraglio

resta la, il resto sono solo

cavalli e carovane e un sonno breve

in cui farsi baciare. Ma non avvenne.



Al tempo

 

La noia – pensava,  prima di essere interrotta

da una risata che gli parve poco vera –

la noia era

una sua vecchia conoscenza. Una di quelle

che incontri per strada e saluti a malapena. Forse

con un solo cenno svogliato.

Quel giorno i pensieri

erano così densi da sentirli sciogliersi appena

dietro la fronte:

una percezione pesante

e triste che negli ultimi mesi era diventata quasi familiare

cioè insana.

Si, insana.

Aveva sempre pensato che sentire familiare qualcosa

o qualcuno fosse una bella sensazione «…in realtà

si tratta di proiezioni delle problematiche di tutta la vita.»

questa fu  la spiegazione fornita

da una cara amica, al tempo

laureanda in psicologia.

Il discorso terminò  nell’amara conclusione

che nessun rapporto è sano. Aveva sempre interpretato

la sua gioia nel modo sbagliato,

ma non rinunciò mai alla meraviglia

di quella voce che diceva  «mi sembra di conoscerti da sempre.».



Notturne

 

Oggi è tardi ormai da stagioni. La Notte che

procede in controluce sugli scali,

un secondo prima di sparire,

sceglie che sarò l’ultima da baciare

Prima di andare via

ci baciamo ancora, contro Ieri e

l’Una contro l’Altra

fino a che non e’ raggiunto

quel modo si essere in bilico.



Flehmen

 

Ho lasciato che le narici

lo seguissero nel buio

di barba e di ambra.

Così

la chiave del fuoco,

che aveva nella tasca,

tanto agile ad aprire

ogni serratura gelida,

riuscì a tenermi lo sguardo

chiuso

nella tirannia del suo profumo.



Omaggio  a Phil K.Dick

 

Accuse senza luogo

perché a nessuno occorre

risolvere l’Abisso:

Acqua come Acqua

raggiungere,

e in basso cercare

la linea dei monti

che si compie.



Crucis

 

L’alito

alla serpe

e quel lancio

oltre la fronte

oggi sono sempre

un orizzonte, immaginario

e verde

solo coi rari raggi

di realtà perdute

come

perdere alle carte.

Tocca tirar dadi, e

lanciar monete

con teste decollate

e code di comete.