COME SEI LEGGERA
GALLEGGIO SU
SEMBIANZE BRUSCHE:
VIOLACEO, BIANCO.
SENTO CHE
L’ORGANZA SI
SEPARA E LE
LABBRA SI VESTONO
DI TRAMONTO ROSA.
CANCELLO LA RUPE
NELLA TORMENTA
DI SABBIA.
SÌ EBBREZZA
NON CE N’É
ABBANDONO,
L’IMMORTALITÀ È
QUANDO I MIEI
OCCHI GUARDANO
IL SOLE.
E MI RITROVO
PER STRADA,
BALLANDO “WHEN YOU’RE STRANGE”
DEI DOORS.
TI DIRÓ DI PIÙ,
ANCHE SE SONO
CAMBIATA CI SPARIRÓ
NELL’ETERNITÀ.
AMARI PETALI
COME SE
LA LUNA
MI UCCIDESSE.
PIEGATA SUL
GRIGIO PIANTO,
OLTRE…
AMARI PETALI.
SEI GIÀ
PIEGATA.
RIDO CON
LE UNGHIE
DIPINTE DI
CREPUSCOLO.
UN ALBUM
MI SVESTO
CATTURANDOTI
NELL’ALLORO.
GLI STESSI MOMENTI
ACCAREZZANO I MIEI
PIEDI IN RIVA DI UN
FREDDO CHE VOGLIO
INCONTRARE.
SPIO LA MIA
VITA QUANDO
NON LA SENTO.
STO ATTRAVERSANDO
UN CUORE ANNEGATO
CHE NON SARÀ MAI
CHIUNQUE.
LA STESSA
CELEBRA CON ME
LA SETE D’INVERNO.
CAMMINA, TURBANDOMI
OGNI VOLTA.
E ORA CHE HO
CONOSCIUTO LE
SOFFERENZE DI
MIO PADRE?
MI ABBANDONO
ALLA STESSA VITA,
LA VOGLIO.
IL RITRATTO
DI QUALCHE CRESPA,
LA NOSTRA.
PIOGGIA DI LUNA
ARPEGGIANO LE
MIE MALINCONIE.
SE POTESSI…
CADERE COME
PIOGGIA DI LUNA.
IL DOLORE
INVECCHIA IN
QUEL MARE
DI CAREZZE.
SE POTESSI…
ANCORA CADERE
COME PIOGGIA
DI LUNA.
MI SPREMO
IN FOSCHIA
E LINGUE
IN APNEA.
CREATA
ADDORMENTATA SU
UNA MANO DI PAGLIA
ILLUMINATA DA UN
SOLE BAMBINO.
GUARDA LE STELLE,
PARLANO DI UN
MARE DI LUCCIOLE.
QUESTO SOGNO
SVELA I SILENZI
IN CUI ABITO.
CURARTI L’ANIMA
OCCHI ASPRI
LEGANO QUEL
MARE INGANNATO
DA FOGLIE STANCHE.
LA DONNA
PESCA LA SPERANZA
COSTELLATA D’ORO.
E CON I TUOI
CAPELLI PETTINO
LA MIA SENSIBILITÀ.
NEL NOSTRO ARCOBALENO
HAI CHIUSO
IN UN BARATTOLO
IL MIO AFFETTO
FANTASMA.
ASPETTIAMOCI…
NOTE DI VOLONTÀ
VERSO CIECHI
DESIDERI, IL
CERCHIO DELLE
RINASCITE DOPO
L’AURORA.
CREAMI NEL
MONDO IN
CUI NON VIVO
ADESSO.
ERA UN TEMPO
NON BASTA IL
VELO DELLA LUNA
SUL TUO VESTITO.
CADO GIÙ,
DOVE GLI SCIAMANI
SCIOLGONO IL
MIO PENSIERO,
DONANDOTELO.
LA MANDRIA PERCORRE
IL SENTIERO ANTICO
RISCALDATO DA UN
FUOCO CHE APPARE
GIALLO.
ARMATI DI ME
E VOMITAMI
UNA VOLTA.
RITORNO
ARRESA,
NELLA MORTE
CELESTE.
MI TUFFO SUL
LAGO CHE SA
DI NUVOLA,
SCHEGGIANDOMI IN
LITANIE NEBBIOSE.
FACCIO RITORNO
A CASA,
NEL GRIGIORE DI
QUESTO POSTO.
FABIOLA ROSSETTO
RACCONTAMI
RACCONTAMI DI
QUANDO ERI VIVA.
HAI SEPOLTO LE
LACRIME NELLA
POLVERE DI
QUEL QUADRO.
NON C’É NEANCHE
IL MARE.
HAI PERSO
GLI OCCHI
SUL VECCHIO MANDORLO.
RACCONTAMI,
SE ERI VIVA
DAVVERO.
FABIOLA ROSSETTO
OMBRE RAMPICANTI
PENSO.
ALLA STRADA
VERSO IL MARE.
ALLE NOTTI
CHE HO VISSUTO.
ALLA SABBIA
CHE NON HO
CALPESTATO.
SULLE OMBRE RAMPICANTI
NELL’IRIDE LASSÙ,
MI SENTO LIBERA
DI MORIRE,
IN UN SILENZIO
INFAME,
LENTO,
A SPRAZZI.
DA DOVE VIENE
QUESTO DOLORE?
FABIOLA ROSSETTO
SOTTO LA QUERCIA
STELLE GIALLE
E GELIDE,
SENZA NOME.
IO.
E FORSE SARÀ
SEMPRE AGOSTO.
VEDO LE ORME
DEI MIEI PASSI,
MAI VISSUTI
SOTTO LA QUERCIA.
E FORSE SARÀ
SEMPRE AGOSTO,
FORSE NON SARÀ
PIÙ AGOSTO.
TI SENTO SULLE
MIE OMBRE
E OMBRE
RESTERANNO.
FABIOLA ROSSETTO
IN UN GIORNO
LA FOSCHIA NEI
MIEI OCCHI,
DIPINTA SU
AGHI D’ AVENA.
LEGGO LE
PAROLE CONSEGNATE
DAL VENTO,
IN UN GIORNO
CHE SCORRE
E RESTA
FERMO.
ECCO IL
PARADISO,
CHE ABBIAMO VISSUTO.
FABIOLA ROSSETTO
BARCA DI LUNA
BACERÓ L’ AURORA
SU UNA BARCA
DI LUNA E
SOGNERÓ UN CIELO
ESANGUE DOVE
RISPLENDE LO
STESSO CRISTO.
FABIOLA ROSSETTO
L’ANTICO SOGNO
UN GABBIANO
IN VOLO,
DOVE L’ANTICO
SOGNO RIPOSA
SULLE RIVE
DEL MIELE.
MI RIPORTERAI LÌ,
DOVE RISPLENDE
LO STESSO SOLE.
FABIOLA ROSSETTO
ALTROVE
SORSEGGIO I
LAPILLI DI
UN’ALTRA VITA.
MOSTRO,
LA MIA PENA.
PER TERRA E
PER MARE NON
RAMMENTO.
QUELLA VIOLA
DELL’INFERNO
FRA IL VENTO E
L’ORO.
RITORNO,
ALTROVE.
FABIOLA ROSSETTO
NASCONDIMI
HO VISTO
PUPILLE NEL
GHIACCIO INCANDESCENTE.
LETTERE OLTRE
I SOGNI.
ECCO LA
VERITÀ.
SONO DIETRO
LA PORTA,
NASCONDIMI.
STRAPPAMI UN
RICORDO E
LAVAMI IL
FREDDO RESPIRO.
FABIOLA ROSSETTO
C’É SILENZIO
ONDE DI
DOLORE NEL
FIATO ILLUSORIO,
TRA LE SPIGHE
E L’OSCURITÀ
DI LUCE.
C’E’ SILENZIO.
È L’ETEREO.
FABIOLA ROSSETTO