Haiku
25 giugno 2013 #1
Oltre la tenda
Un’assolata vita
Che si scolora
25 giugno 2015 #732
Appuntamento
Con l’infanzia del cuore
Che non tramonta
25 giugno 2017 #1461
Nuvole rosa
Ingannano la festa
Canta la pioggia
25 giugno 2019 #2189
I sassolini
Che fuori dalle scarpe
Rimangono lì
Poesie monovocaliche
Poesia in A
Annata amara
Apparsa stanca
L’alba malva
S’alza
Dalla glabra landa d’alga salmastra
Alla grama salma
La banda canta casta
L’asta bassa
L’ala l’anatra spalanca
Starnazza
Lagna la cagna
Sbava, scava
La cava spalata
A bara saldata
Calata l’amata
Alla Casa Santa
Vada alata
Poesia in E
Seltz dell’ex
Che stress
Sedere e bere seltz
Dell’ex
Effervescente
Seltz, seltz, seltz
Che sete!
Per le terme, le sere, le cene
D’ere spente ed edere
Freme
L’ex che sempre preme
E spreme le stesse scene lesse
Geme, le merende rende secche:
Che zecche!
Seltz, seltz, seltz
Beve l’ex
Tzè, che pretese
Delle tenerezze per l’ex!
Per TE?
Seee!!!
Seltz, seltz, seltz
Beve l’ex
Seltz, seltz, seltz
Che verme!
D’esser fedele sente
E mente
L’ebete demente
Fetente!
Seltz, seltz, seltz
Beve l’ex
Seltz, seltz, seltz
E per me?
Beppe, del tè!
Che c’è?!?
Sedere e bere seltz
Dell’ex
Effervescente:
Che streees!!!
Poesia in I
Vip
Li indichi
Li inciti
Li invidi
In inviti di vip ti ficchi
Fingi, li imiti
Li spii, sbirci:
Spicci cibi insipidi
Intinti in bricchi piccini
Rigidi inchini
Infiniti riti finti
Lifting di visi tinti
Divi schivi
Miti stinti
Di film visti, rivisti
Fritti misti
Tris di primi intrisi
Bisbiglii fitti, fitti
Di idilli finiti
Bisticci di vip in crisi
Sghiribizzi, liti
Fini grissini triti
Drink
Cin-cin
Brindisi
Stilisti chic
Di stili kitsch
Brilli di vini
Vinili
Bis di hit
Ritmi ritriti
Dischi ricchi di kiwi
Licis, fichi
Ginnici tipi di sci
Lisci fisici virili
Nitriti di miss
In mini bikini
Vizi di ministri discinti
In siti ippici iscritti
Vip
Visti i limiti
I tic
Ridi, ti dici:
“Tristi ‘sti divi!”
Poesia in O
L’oroscopo
Non dormo
Col collo storto l’oroscopo controllo:
Sono tosto, focoso
Troppo scontroso
Solo con coloro ch’onoro
Confronto non oso
Non poco contorto
Torto non sopporto
Ognor lo scontro porto
Stono scomodo, non sto col coro
Concordo, sono Toro
L’oroscopo non mollo
Controllo, scopro con conforto:
Corno non porto.
Oh, sono Toro, non tonto!
Tondo, tondo d’otto sono cotto
Poco profondo, lor volto confondo
Non offro loro conto
Compro solo con lo sconto
Oro non dono, solo bronzo:
Sono stronzo o non lo sono?
Dormo solo
Non soffro, non consolo
Non sono pronto, non convolo
L’oroscopo controllo prono:
Troppo poco sport, lo so, sto sottotono!
Col Cosmo contro, fosco
Sbocco non conosco
Col rock non sfondo
Soldo non tocco
Brontolo col mondo
Sbotto:
Colpo grosso lo scordo col Lotto!
Con poco non godo
Rodo
L’oroscopo controllo:
Ho sonno, crollo
Poesia in U
Lulù
Tu Lulù
Tutù blu
Sul bus
Tu Lulù
Buuum
Sul bus
Tutù blu
Fu Lulù
Corona di sonetti
Il collo
1.
Se ne sta adorno o disadorno
altolocato, dov’ha la sua stanza
sul torso, e da qui gira intorno
sfoggiando d’un cilindro l’eleganza
In su e in giù perlustra il giorno
e di qua e di là qual fosse danza;
un rospo manda giù come contorno
se l’accusa vana gli si avanza.
È un tipo molto affascinante:
teste fa girar da parte a parte
e non una, ma mille volte tante
E se: Modigliani ce l’ha ad arte,
c’è di giraffa, ma non d’elefante…
chissà come lo ha chi vien da Marte!
2.
Beh, ce n’è pure di grossi e tozzi
a cui va troppo stretta la cravatta
con bei pomi tondi nei gargarozzi
di cui la sarta va piuttosto matta
Attorno ad essi con modi rozzi
misura, annoda e s’arrabatta:
il pericolo c’è ch’ella li strozzi
ma infin risulta cosa ben fatta.
Dentro sono profondi come pozzi
- delle gole oscure senza falle -
fontane zampillanti se li sgozzi
Senza, avremmo teste sulle spalle
- perciò in Francia n’ebbero di mozzi -
Nessun capogiro, ma sai che palle!
3.
Sebben riveli altre pulsazioni
regge il peso non indifferente
di chi in testa ha tanti neuroni
e chi invece non ne ha per niente
E pur di ambigue inclinazioni
di caldi baci gode di frequente
così lui indugia in seduzioni
che farebbe meglio a tener spente.
E dato c’ha un capo cui comanda
- come più crede e a piacimento -
un sì o un no, a lui, tu domanda:
Lesto darà il La al movimento
senza cui il testone neanche sbanda.
Non ci credi? Vai con l’esperimento!
4.
Poiché è tutto muscoli e nervi
facile che si rompa perché torto:
ben per te se le battute conservi
o andrà a finire che sei morto
Ma se guidando, distratto osservi
altrove, e oltremodo assorto,
può subir frustate come i servi
o ci resta solo un poco storto.
Pochi versi ancor e poi lo mollo:
liscio, rugoso, glabro o peloso
il lettore ne è ormai satollo
Rigido o come giunco flessuoso
congedo ordunque il Signor Collo
e sul suo conto dir di più non oso!