Federico Galliani

Poesie


Inverno

Il fuoco acceso a dispetto del gelo,
l’inverno è arrivato nel suo bianco velo,
il vento di ghiaccio colore di neve,
soffoca il rumore in un giorno ormai breve.
Le piante spoglie sulle sponde del fiume,
sono ombre lontane vicino ad un fioco lume
e il ballo lontano di ricordi d’estate
batte nei cuori, ovunque voi siate.

 


 

Resisteremo

Allora resisteremo, oltre il fuoco,
respingeremo queste fiamme,
oltre tutto, oltre il vuoto,
ci salverà il bene, il cuore delle mamme.
Cancelleremo i finti buoni,
salveremo tutti, li salveremo.
Ogni singolo figlio che cresceremo.
Navigheremo tra i fulmini e i tuoni,
per ogni sorriso ci doneremo,
e allora resisteremo,
ancora e ancora, un altro giorno,
per tutto quello che avremo attorno,
al di là di tutto, al di là del cielo,
dove nessuna etichetta, nessuna città,
ci toglierà la serenità,
dove la religione sarà un velo,
che ci coprirà dai grandi,
ci renderà invincibili, mai distanti.
Con noi ci sarà l’amore,
e la paura avrà timore, avrà pudore,
e la nostra protezione sarà infinita,
sarà costruita con mattoni d’oro,
cucita dalle anime di chi era in vita,
combatteremo questo universo, in coro,
come l’acqua vince gli argini,
come tutte le stelle che brillano nell’oscurità e i suoi disordini.

 


 

Bacio

L’incontro tra le labbra e sentire qualcosa,
spogliarsi di un peso, mentre l’amore si posa,
sfiorarsi la mente e accendere la voglia,
fiorir ogni giorno, mentre ci si spoglia.
Darsi un bacio e trovarsi nel vento,
trovarsi negli occhi dell’altro, nel sentimento,
ed è scintilla e dopo un grande fuoco,
ad accendere le stelle poco a poco.

 


 

Solo

Sfera di fuoco, cerchio dorato,
calore profondo, sigillo fatato,
creatore di luce, distruggi le ombre,
regali stagioni, da nuvole sgombre,
milioni di gradi, storia dei vivi,
crescono alberi, dove tu arrivi,
l’oscurità è sparita, il buio è lontano,
sole maestro del giorno umano,
sigillo nel cielo come piuma leggero,
di massa enorme, potere fiero,
astro di raggi, coperto di lava,
maestro infinito, stella mai schiava,
fratello maggiore di pianeti diversi,
li abbracci ruotando, non si son persi,
energia di un motore che non si spiega,
custodisci gravità e lo spazio si piega,
ti lodo, ti ringrazio,
per questa corsa nello spazio,
per il colore che hai dato al mondo,
purtroppo illumini anche l’abisso profondo.