Federico Nardiello - Poesie

Il pittore

 

Colorai il mondo prima che tu arrivassi

Lo dipinsi pensando a qualcuno che ancora non avevo conosciuto

Piansi molto quella notte pensando fosse impossibile

Ma rimasi colpito a quanti colori mancassero sulla tela

Non bastano colori per far brillare i tuoi occhi


 

Il Sole dentro me

 

La mia vita è un angolo nascosto in una città sperduta

Che ha resistito alla tentazione e alla cattiveria degli uomini

Nessuno la conosce ma li il sole brilla sempre


 

riflessi

 

Anche quando non mi cerca

Io mi immagino il suo viso

Quando piange io mi anniento lentamente

Cosi’ con tanti difetti che quando ride mi dimentico tutto


 

Mi ricordo un fiore

 

Un fiore nasce in quel campo del dolore

La gente vestita a righe si lancia per vedere un piccolo spiraglio che porta alla felicità

I bambini troppo impauriti per capire il significato

Ma nonostante tutto arriva un sorriso

Occhi lasciati morire da un ricordo felice

Si affaccia alla scoperta di un regalo che il cielo a voluto donargli

Tutto tornerà buio tutto sarà spento

Ma finalmente quella notte la gente dormirà con una speranza in più


 

SOLO L’AMORE

 

Cadono parole da un foglio bianco

Si scioglie la cera di una candela

La notte arriva così velocemente

Che da quando manchi la mente si annebbia

La mano trema la mente si ferma

Il senso dell’amore è già svanito

In bianco e nero è la mia vita

Comparsa senza esser protagonista


 

Pensieri

 

 

Amore distratto che lacrima non vuole

Su un volto dove ci passa dolore

In un cielo celeste e in manto bianco

Vola un aquila che insegna l’amore

I suoi occhi sono luce che accende un paesaggio

Le ali che apre distese sui monti

Alleggeriscono la mente di chi lo guarda

Affonda il pensiero in un senso di libertà

Sconfigge l’anima di chi ha sempre perso

Lui è solo ma nonostante tutto vola

Vola per donarci un messaggio

Vola per indicarci la strada da prendere

Vola perché esser soli non vuol dire essere inutili

La solitudine prende l’amore in un momento dove tutto è triste

Dove non vedi nient’altro che tristezza intorno a te

È proprio lì che ti rialzi

Da SOLO


 

Aspettando il rintocco

 

Vorrei stare spalle al muro

Ad aspettare il mio destino

Pronto ad assaggiare il male

In un piatto di cristallo

Mentre Il verme solitario aspetta

Che qualcuno possa disturbarlo

Per riprendersi nel sangue

Avvolto da un manto di cotone

Il sapore della notte mi ritrae in un quadro

Affannato dal sapore di quel sangue avvelenato

Mentre il silenzio che entra in quella stanza fitta

Aspettando qualcuno da poter mangiare

L’assassino del tamigi

Scorre lì nel fiume

Insieme alla sua vittima

E alla sua solitudine

L’assassino ormai già solo

Come il tempo che non passa

Vuole morire perché cambiare

Non ha forza e ne speranza

il battito dell’orologio fa un rintocco

e già l’una e la mia vita sta finendo

finalmente smetterò di creare fastidio

in un tamigi già fin troppo grigio



pazzo

 

IL SAPORE DELLA CONDANNA PORTA A SOFFRIRE IN SILENZIO

COME ESSERE RINCHIUSO IN UNA STANZA AL BUIO

IL MALE CHE PROVA AD ENTRARE DALL’UNICA FINESTRA CHE è LA SPERANZA

PIANO SOLVOLA LA STANZA FACENDOTI TREMARE

LA FORZA CHE HAI DENTRO SI BLOCCA

FACENDO SEMBRARE IL MONDO COME UNA BOLLA DI SAPONE

IL TEMPO NON PASSA,E IO CON IL DOLORE STRINGO AMICIZIA

ABITUDINE O SOLITUDINE CHE PORTANO UN UOMO A SOFFOCARE IMMERSO DAI DEMONI

IL BATTITO DEL CUORE SI BLOCCA COME SE UN ATTIMO SI TRASFORMASSE IN SECOLI

SENTIRE LIBERO IL MIO CORPO SENZA CATENE CON IL SOLE CHE MI ILLUMINA

IL MOMENTO IN CUI LA MIA ANIMA MI LASCIA PER INTRAPRENDERE UNA STRADA Più STRETTA

FATTA DI SOGNI DI CUI UN UOMO COME ME NON Può IMMAGINARE