Franca Villani - Poesie

Dal quaderno dei pensieri della signorina Swan

 

 

Cadi,

una virgola è importante.

Una virgola può separare,

più di un punto.

O stai al di qua della virgola,

o vai oltre.

Cadi,

andando oltre

Siamo prede 

intrappolate nella stessa rete

e questa sera,

tra i miei puntini,

mi gusterò il tuo stupore.

 

 

Le parole, come nasse,

impigliano virgole

e come pesce sei dentro o fuori.

Per essere libero

devi violarle.

 

 

Stai davanti a me.

Il mio silenzio

apre la possibilità

di un dire differente.

E tu diventi orizzonte

oltre ogni mio limite.

 

 

L’uomo alla finestra,

solo,

non si bastava più.

Ripose il suo sogno

in una farfalla

e lei rimase imprigionata

dai colori delle sue ali.

 

 

Quando una donna diventa madre

ama

con un amore che non si cura di un contraccambio.

Un amore incapace d’infedeltà.

Ogni madre si riconosce

e diventa eterna

nei gesti dei propri figli.

 

 

Pazzia

 

Come inchiostro nero di seppia

macchie dilagano

nel mare del mio cervello

e mi offuscano.

Grumi di scattosi soldatini,

in un istante,

ordinano file

d’impettiti punti esclamativi.

Io sputo dalla bocca sentenze

godendo

di questa mia breve,

effimera libertà.

Saltellano, cantano,

ridono di me.

Io stringo i loro corpi

molli di seppia.

Cola,

nero,

un punto di domanda. 

 

 

Esistono sincronie imprevedibili

che fanno scoprire nessi invisibili.

In tale atmosfera

si fecondano incontri

che cambiano la percezione

della tua profondità.

 

 

Ensemble

 

Le dita scivolano

frenate solo dalle unghie.

I corpi mischiano

odori esotici e di tabacco.

Io sono la preda

e i miei sensi impazzano.

Tu la tigre

che corri contro il vento per avermi

… e so già che mi farò divorare.

 

 

E’ il dolore che condiziona.

E’ il dolore che muove fili d’insofferenza.

E’ lo stesso dolore

che rende più dolce ogni gesto.

 

 

La memoria di un bambino

è magia pura.

Disegna tracce imprecise e vaghe

nella mappa del tempo.

Colora e trasforma ricordi.

Per lui tutto è così vivo,

vero.

La magia di un bambino

la trovi chiusa nei suoi occhi,

che ti guardano,

che ti credono.