Francesca Caprioli - Poesie

Rosa ramata

A te mamma,
che sei bella come una costellazione
e sei una donna di grande fascino e ammirazione.
Brilli come una stella
e la tua lucentezza ti rende ancora più bella.
Tu, bella come un girasole,
con te risplende sempre il sole.
Al tuo fianco il cielo è sereno
e nella Volta Celeste appare l’arcobaleno.
Insieme a te mi sento più sicura
con la tua essenza delicata e pura.
Tu, bella come una rosa,
come una modella ti metti in posa.
In te vedo una gioia sempre viva
e con la tua bellezza sfili come una diva.
Nel tuo nome una rosa è sbocciata
nella sua sfumatura ambrata.
Ramati sono i tuoi capelli
e la tua bellezza appare come la Venere di Botticelli.
I tuoi occhi sono di un colore immenso
e io mi ci perdo in quell’azzurro intenso.
Ogni volta che ti penso,
capisco quanto il mio amore per te sia immenso.
Sei la donna che mi ha messo al mondo
e ti vorrò sempre un bene profondo.

 


 

I ragazzi della gente

Nuvole bianche che sanno di schiuma,
soffici e candide come una piuma.
In uno squarcio di cielo infinito,
riusciamo a rubare l’attimo proibito.
In un mondo sconosciuto
siamo alla ricerca del Paradiso perduto.
In coro noi ci faremo sentire
e il nostro viaggio non potrà mai finire.
Con leggiadra eleganza,
un aquilone danza.
Da quel filo noi siamo uniti
e di una grande forza siamo muniti.
Al suono della chitarra
i nostri cuori battono all’unisono
ed è così che i nostri destini si uniscono.
Tra orizzonti e confini
sogniamo in grande come bambini.
In questa storia avvincente,
siamo i ragazzi della gente.
Siamo scintille che scoppiano in cielo
e sopra di noi si estende un velo.
Nella Volta Celeste fuochi d’artificio abbiamo scoperto
ed ebbe inizio il nostro concerto.
In uno spettacolo con i fiocchi,
si intravede la lucentezza nei nostri occhi.
I nostri sguardi sognanti brillano come diamanti.
Tra le stelle risplendiamo
e in nostro nome noi brindiamo.
In mezzo a questa bellezza attraente
sbocciano i ragazzi della gente.

 


 

Diamante tra le stelle

Gocce di rugiada cadono sul tuo viso,
sulle guance scendono,
mascherando così il tuo sorriso.
In un pianto disperato,
frammenti del tuo cuore hai seminato.
Dalle schegge assai amare,
hai ritrovato la voglia di sognare.
Come una farfalla hai imparato a volare
e in te è rinata la voglia di cantare.
Una melodia dolce e soave sulla Luna ti ha portato
ed il mondo hai conquistato.
Nei tuoi occhi una lucentezza voglio vedere
e sarà la tua forza a non farti cadere.
Sei prezioso come l’oro
e vali più di un tesoro.
Sei un diamante tra le stelle
e rendi le cose ancora più belle.
Sei così speciale,
che risplendi di una bellezza astrale.
Al suono della tua voce io tremo
e insieme canteremo.
Tra infiniti orizzonti ammireremo assieme i tramonti.
Tu per me sei un dono della natura
ed io sarò sempre al tuo fianco in questa avventura.
Sempre uniti noi saremo
e in mille abbracci, forte ci stringeremo.
Con te tutto è spettacolare
e non voglio mai lasciarti andare.
Sbocci come un fiore
e sarai sempre nel mio cuore.

 


 

Io e te

Dovresti vederti quando sorridi,
il tuo viso si illumina e i tuoi occhi si riempiono di gioia.
Dovresti vederti quando sorridi,
capiresti perché ti voglio bene.
La tua amicizia è un porto tranquillo,
dove mi rifugio nei periodi di tempesta.
Ho trovato in te le cose più belle che potessi cercare,
perché là, dove il silenzio è l’anima di tutto,
dove il cielo entra nel tuo cuore e diventa Universo,
dove una lacrima scende dal tuo viso,
dove il vento si ferma e il tempo non esiste più,
là il mio affetto resterà per sempre.
A te che mi sai leggere nell’animo,
a te che sai farmi sorridere nei momenti bui,
a te che mi accompagni nei viaggi più difficili,
a te piccola stella voglio dire che ti voglio bene,
come il cielo abbraccia la Terra e forma il giorno,
come il Sole scalda la Luna
e come la Luna illumina la notte.
Io e te lo stesso pensiero,
la stessa essenza delicata e pura.
Io e te, due gocce d’acqua che insieme, ne formano una sola.
Io e te, due specchi simmetrici,
due riflessi che si assomigliano.
Due anime gemelle unite da un legame profondo e indissolubile.

 


 

La mia stella polare

Là dove il cielo è grigio
e il rumore assordante della pioggia inizia a cessare,
ecco che i raggi del sole prendono il posto delle nuvole,
il cielo si illumina,
il frastuono si placa
e cala il silenzio.
Là dove la volta celeste è contornata da scie colorate,
che formano un arco,
arrivi tu col tuo sorriso
a farmi risplendere come un raggio di sole
e a darmi quella luce
che si era spenta in me.
Come le lanterne volano sul mare,
tu sorvoli il cielo e le nuvole,
navighi oltre i confini del mondo,
là dove io posso scorgere in te
l’orizzonte di un tempo lontano,
perché tu sei l’infinito,
lo spazio più bello dove ammirare tutti quei tramonti
rilegati da un filo invisibile,
che raccontano di te,
che sei il panorama più bello che c’è.
E come le lucciole brillano al buio,
tu risplendi come una stella nel cielo notturno.
Tu sei la mia stella polare,
il mio punto di riferimento nella notte,
l’unico spiraglio di luce nel buio pesto,
che mi condurrà da te,
là dove il suono della tua voce
diventa la melodia del mio cuore.

 


 

Tratto dal racconto “Il labirinto notturno”

Io e Francesco eravamo immersi in un gioco di avventura,
strategia, abilità e intelletto; dovevamo cercare di uscire dal
labirinto con l’aiuto della nostra collaborazione. Il percorso
era misterioso; c’erano enigmi da risolvere e ad ogni rompicapo
completato si apriva un varco nel labirinto, iniziando, così a
muoversi e a congiungere la strada che portava all’uscita. Era
un intrigo magico, sembrava di essere dentro ad un video game;
dove ad ogni livello superato scoprivi dei passaggi segreti ed
eri sempre più vicino alla verità misteriosa del gioco.

 


 

Tratto dal racconto “La magia delle stelle”

L’insegnante di danza, vedeva in Camilla un talento naturale
nel ballo, la paragonava ad una farfalla colorata, che vola
libera nel cielo con le sue ali piccole e leggere come delle
piume che volteggiano nell’aria; andando a creare un’atmosfera
magica, che ti trasporta in un mondo fantastico. Era padrona
dei movimenti e si lasciava andare con scioltezza al suono
soave della musica.

 


 

Tratto dal racconto “La ragazza che si specchiava nella luna”

Marco vedeva in Chiara una luce che brillava nei suoi occhi e
la faceva risplendere di una luce propria, una luce interiore
che le riscaldava il cuore e lo faceva vibrare come le corde di
una chitarra, che creano un ritmo lento dei battiti, facendoli
suonare come una melodia dolce e soave. Chiara si sentiva
protetta e amata; vedeva in Marco una scintilla di energia e
calore, una fiamma che faceva risaltare la sua bellezza.


 

Tratto dal racconto “Le sfere piumate”

Galassie di Pianeti, piccole costellazioni di stelle che
brillano di luce propria e lasciano una scia luminosa in cielo,
una luce soffice con riflessi dorati che si espande nell’
Universo e crea un’ atmosfera talmente particolare, che sembra
di essere dentro ad uno spettacolo di luci. Sarebbe bastato un
pizzico di magia, per rendere il panorama ancora più bello, ma
a Marta andava bene così; era rimasta incantata nel vedere lo
show di luci che splendevano nel cielo.


Tratto dal racconto “Legame indissolubile”

Mia e Giada sono migliori amiche, si conoscono dall’infanzia e
sono sempre state legate. Sono due gocce d’acqua, che insieme
ne formano una sola, due specchi simmetrici dove ognuna si
riflette nell’ altra e riescono a vedere la loro somiglianza,
due cuori che battono all’unisono, due farfalle che volano
liberamente in uno spazio di cielo tutto loro, piccole stelle
che, insieme formano costellazioni di Galassie ed energia,
sorelle gemelle che ne combinano di tutti i colori.