Francesca Cevenini

Poesie


Masse gravitazionali

Gravosamente grava
la greve gravità
gravemente gravida
di gravitazioni
tra insostenibili gravi
gremiti di grotteschi gregari
grossolani inerti

 


 

Assenza di prove

Svilito
scivolamento
sdrucito
sdolcinatamente sdoganato
sorvolando
saltuarie sedimentazioni residue
strutturalmente semplificate
supportate da supposizioni
senza alcuna attendibile prova

 


 

Silente Attesa

Stressanti sistemi
di selezione sociale
subiti silenziosamente
superando limiti
di umana sopportazione
sondano scientificamente
ipotesi di stabilizzazione
suscitando
sommersi sussurri
di scomposte sommosse.

Sgorgano simultaneamente
inaspettati sussulti
in un mondo sconvolto
di schizofreniche sedazioni
senza speranza.

Sonnecchio segretamente
in attesa di segnali scoppiettanti
sognando scomode sovversioni

 


 

Il punto Blu

Tra montagne di scartoffie
sei sbocciato tu
sfavillante punto Blu.

 


 

Ancora qui

Ancora qui
nonostante gli sferzanti colpi
della vita e del mondo
ancora qui.
Ho smarrito le poesie scritte in passato
non le trovo più
fagocitate dal caos
di questa infame, infausta
vita quotidiana,
nascoste nei meandri
di questa piccola casa in cui sopravvivo.
Non importa.
Le parole trascritte sulla carta
ora irrintracciabili
sono tutte dentro di me
nelle pieghe della mia anima
tra le cuciture sdrucite dei miei pensieri.
Le posso vedere.
Le posso sentire.
Sono parte di me.
Sono me:
la mia testa, il mio cuore,
i miei gesti, le mie espressioni, i miei silenzi
sono quelle parole, indelebili.
Come la mia storia.
Racconterò sogni
passioni, frustrazioni, tristezze,
amarezze, delusioni, lotte,
sconfitte, sofferenze, morti,
amori, rinascite e nuove speranze.
1990- dicembre- guerra del Golfo-esercitazioni militari:
un aereo cade su un edificio scolastico
a Casalecchio di Reno, 12 vite spezzate.
2001- luglio- G8-Genova:
Carlo Giuliani freddato
in Piazza Alimonda
il suo corpo inerme in una pozza di sangue.
2014- luglio- Protective Edge- Gaza Strip:
bombe al fosforo, embargo,
un mese di incessante macabra distruzione;
1617 civili palestinesi, 578 bambin* uccis*,
693 combattenti cadut*, 11100 feriti.

Ancora qui
nonostante il vento impetuoso,
le piogge torrenziali,
il caldo torrido,
gli interminabili inverni gelidi,
i conflitti sanguinosi.

Sono ancora qui.
Nel buio
la mia mano traccia
linee perfette sulla carta.
La mia anima si contorce
palpita, riprende a muoversi lentamente
sospira, respira, si stiracchia, si risveglia.

Ancora qui
cerco la mia voce
per poter tornare a parlare.

La poesia scorre
fresca e pura dentro di me.
La sento pian piano
sgorgare, zampillare e
sorridere teneramente.