Gessica Gallo

Poesie


Calabria

Bella terra mia
Tramonti tra Monti e mare
Bella sei bella

La poesia più profonda la nascondi tra le onde e la schiuma del tuo mare

Bella sei bella
Con l’azzurro più vivido delle emozioni che susciti con il profumo dei tuoi fiori
Tra la salsedine e la pioggia

Bella sei bella
Come quelle cicale e le lucciole
Che accompagnano le caldi notti estive

Bella sei bella
Calabria mia
Bella quanto dannata

 


 

Imparare a ricominciare

Imparerai che le stelle hanno un colore diverso se solo dei quarti davvero.

Riscopriranno l’infinito perdendoti nell’azzurro del cielo
durante una giornata che giunge al termine e nei ricordi che fermano il tempo. Imparerai che puoi ricominciare ad amare se solo permetti al tuo cuore di farlo.

Imparerai a fidarti di nulla e a soffermarti ad osservare la bellezza di ciò che hai sempre avuto senza averlo mai saputo.

 


 

6 Marzo 2020

Non capita spesso di pensare che potresti morire di epidemia, leggo l’inchiostro che racconta di pesti, morti e vite distrutte e al solo pensiero che tutto ciò che è scritto si sta rivivendo nelle prime frasi ,dalle prime fasi rabbrividisco.
Fase sei
la pandemia.
Pandemia globale, quindi siamo tutti i possibili vite sfuggite alla cura, non in orario.
Numeri che si aggiungeranno, che faranno crescere le statistiche, morti, contagi, dimessi. Ma in tutto questo trambusto, articoli che gridano a una psicosi mondiale, altri a una sottovalutazione del virus, coronavirus, COVID-19, scritte ovunque. In tutto questo baccano di persone in allerta e gente fin troppo tranquilla il mio pensiero va instancabilmente alla fragilità della vita, ai rapporti interrotti bruscamente ,alle occasioni sprecate e si litigi che hanno interrotto progetti di anni.
Ma quanto è fragile la vita?
In questi giorni più di sempre mi capita di pensare a quante azioni fatte d’istinti senza pensare, alle parole come lame, sorrisi spenti al ricordo momenti felici con persone che non riempiono più le nostre giornate, ma continuano a riempire i pensieri.
Penso alla risata di mia nonna che risuona nella testa come la melodia più bella e fragile di sempre.
Ripenso ai passi instabili ma pieni di gioia ingenua dei piccoli di casa che non osservo da troppo tempo.
In questi giorni di paura alternata a momenti di strana calma, di situazioni confuse, il mondo mi appare di uno strano colore.
Troppo spesso le giornate scorrono tra una serie TV e storia su Instagram sottraendo tempo le emozioni vere.
In giorni in cui abbracci e baci dovrebbero essere tabù AMATEVI.
Amate ciò che vi circonda,
mandata al diavolo le paure, al diavolo i” con me ha chiuso”.
Guardatevi negli occhi più che potete, lasciate alle emozioni di consumarvi.
Amatevi senza paura di un virus che spero al più presto diventi solo un brutto ricordo. Vivete liberi dalle paure ma non dalle emozioni. Di quelle restatene prigionieri
Porgete le vostre scuse rimandate da orgoglio e stupida irrefrenabile codardia.
Dite i ti amo spesso soffocati in gola.
Fate le chiamate che sentite di dover fare e poco importa se quel numero non è più memorizzato sul cellulare se è nitido nella vostra testa.
Affrettatevi a vivere ogni secondo attribuendogli la giusta importanza che troppo spesso scordiamo di dare.
Alle famiglie lontane i chilometri sono solo numeri, l’amore va oltre e anche se la paura può essere tanto un giorno vi riabbraccerete e quel giorno ricordate ii giorni in cui il desiderio di quell’abbraccio bruciava dentro.
Agli amori lontani, l’amore non teme pericolo, un giorno vi perderete di nuovo nei vostri occhi, non sarà un virus a spegnere un cuore che ama.
Imparate delle piccole cose, dai piccoli problemi che ogni giorno si affrontano, anche da questo che piccolo non è.
Amatevi con cura.