TUMULTUOSO CUORE
A te che tumultuoso batti, cuore
mio, la speme mai hai perduto.
di tagli e cicatrici bauli hai
accumulato. Vivo e ardente
balli nel petto, potente come mai.
Al rimembrar del dolce suo sorriso,
t’incendi come il sole al giunger
della bella infuocata stagione.
Oh luna, che timida e distante
illumini ogni via di questa
notte, buia ed altalenante.
Tutto tace, nell’incondizionata
totale Oscurità. Tutto tace,
eccetto questo tumultuoso cuore.
ALACRITÀ D’AMORE
Alacrità d’amore richiede il
cuore mio, sopraffatto da questo
subitaneo sentimento, che di
Tutto s’impossessa sì disonesto.
Oh sussiegosa luna, che aberri
le emozioni di ciascun essere
mortale! Meditabonda e un po’
assente, ti contemplo dolcemente.
Oh velate stelle, che adocchiate
da lassù, qualche innamorato che
v’osserva e qualch’altro che favella.
Senza fini reconditi, senza un
altro scopo, vieni, oh cuore mio
ad aprirti a questo altro gioco.
MOSAICO DELLA TUA ESISTENZA
In questa notte austera
il buio osservo fuori.
Mosaico della tua esistenza
mi s’incastra dentro al cuore.
Obliata nel mio nulla,
il buio è un po’ più scuro ora.
La notte che è qua fuori
mi fa un po’ più paura.
In questo silenzio assordante,
queroli odono le orecchie mie
E la flemma muta
in panico ansimante.
Misantropo cuore all’apparenza
ignora tutto intorno, eccetto
questo mosaico della tua esistenza.
CITTA’ DI CARTA
Viviamo in un mondo di carta,
dove tutto si fissa su precarie fondamenta;
dove tutto è instabile, come questo tempo.
Difficile discernere il male dal bene,
in questo mondo di carta,
dove tutto è così capizioso e falso.
Felici cantan gli uccellini in cielo,
prima d’essere dal cacciatore scovati.
Audace splende il sole d’orato,
prima che le nuvole l’oscurino triste.
Giulivi giocano i fanciulli,
nella loro età ignara e noncurante
delle contrarietà di questa vita di carta.
Allegro è il cuore quando effimere gioie
intervallano le sue perpetue frustazioni;
e, come l’ubriaco dopo il sento bicchiere,
avverte un senso di maggiore leggerezza.
Viviamo una vita di carta,
in una città di carta,
d’ un mondo di carta,
con qualche piega e spesso accartocciato;
facilmente incendiabile;
proclive all’illusione
e a infinite vacuità.
SPETTRO
Spettri!
Spettri dolci e neri,
mi riempion di lusinghe.
In questa buia stanza,
tutto tace.
Spettri!
Spettri!
Spettri ovunque…
Tutto tace.
Uno regge in mano
una vivace rosa rossa.
L’ammiro…
Cadono i suoi neri petali,
s’incurva il gambo appassito.
Spettro!
Costui mi tende la mano,
afferra la mia,
la bacia;
la morde;
l’accarezza;
la percuote;
M’abbraccia,
questo nero dolce spettro.
Mi conquista!
Sono sua!
INGUARIBILE ROMANTICA
Come può un’inguaribile romantica,
vivere in questa marcia società?
Come può un’inguaribile romantica,
guardare il cielo e
vedere un cielo?
Un’inguaribile romantica
Vede l’infinito nel fitto blu del cielo,
la speranza al di là della nebbia,
la bellezza nel candore della luna.
Ella vede la quiete nel buio,
Passione nelle rose,
Melodia nella pioggia
e la vita nella semplicità.
E come può un’inguaribile romantica,
vivere senza il suo folle pazzo amore?
PELLE CONTRO PELLE
Gli occhi s’incrociavano.
Gli sguardi s’incastravano.
Le tue mani m’accarezzavano
come mi volessi solo tua.
I nostri corpi in movimento
sinuosi come mai,
a stringerci e afferraci,
formando un nostro noi.
Respiri soffocati,
gemiti trattenuti.
Profumo di sudore,
misto a quello dell’amore.
In una notte come quella,
pelle contro pelle,
abbiamo fatto una poesia.
Noncuranti del mondo fuori,
della tanta ipocrisia .
Pelle contro pelle,
cuore contro cuore.
LUPO
Forte Lupo, tu che alla
candida luna ululi cupo.
Amante dell’ indipendenza,
che dici? Chissà…
non è forse questo
un recondito metodo
per mascherare
timori e fragilità?
La vita che tu brami
è da Lupo solitario,
ove non esistono sofferenze
né legame alcuno.
Però, sai che
anche il più forte capobranco
è perso
senza nel petto un cuore palpitante.
E la gente spesso erra
Nel giudicare
il lupo ululante.
Ei si può definire anche incompreso
Dalle stelle, ma mai
Dalla grande e dolce luna.
INVISIBILE
Invisibile è la farfalla che
voluttuosa ondeggia in ciel
agli occhi distratti
del viandante,
che in tutta fretta va;
Invisibile è la margherita
che germoglia in un campo
pieno di belle rose rosse,
agli occhi di colui
che osservar tanto non sa;
Invisibile è il candore della pioggia
che scroscia sulla strada,
agli occhi superficiali
di colui che nell’arido sole
trova ciò che felice più lo fa.
Invisibile non è
la leggiadra farfalla silenziosa,
per quelli che hanno un cuor
che a sognare ancora osa;
Invisibile non son le margherite
per i fanciulli di città,
che con cura di non pestarle,
saltellano qua e là;
Invisibile non è la pioggia,
che sul terreno incolto
aiuta il povero agricoltor,
a prosperar il suo raccolto.
La ricetta sta nel trovare
colui che ancora ha gli occhi
in grado di osservare;
Invisibile, ma non per tutti,
è il folle sentimento dell’amore.
SOTTO LO STESSO CIELO
Risplende la luce azzurra di
questo cielo limpido e cristallino;
rischiara i prati verdi e fioriti
questo sole aureo, divino!
Oscuran la vallata e il celeste cielo,
quelle nubi minacciose e scure,
ch’avverton dell’arrivo della pioggia
con il suo profumo dolce e puro.
Rasserena cuore ed anima,
questa tetra e silenziosa notte;
con mille stelle a riempire il cielo,
con la luna che c’inghiotte.
E tu l’osservi questo cielo?
Osservi l’alba rosea, quando
Il timido sole
tutto rischiara lieto?
Miri la pioggia,
tranquilla e melodiosa,
miri le dolci stelle della notte,
miri quella luna così ambiziosa?
Guarda queste meraviglie,
quando senti nel cuore nostalgia.
Sotto lo stesso cielo,
sempre la tua anima cercherà la mia.
Combattendo contro il gelo,
in mezzo a mille uragani;
sotto lo stesso cielo,
non potremo mai esser lontani.