Gian Maria Lebrino - Poesie

PASSIONE

 

Immerso in un lussurioso tormento sento l’animo mio ardere

Stenta a placare l’insaziabile libidine,  vibrano le corde cerebrali

Non vi è pace , il mio bramoso corpo cerca te . 


VENTO

 

Come posso io bandiera,  fermarti o vento 

Ira funesta assali nudi scheletri , piccole esistenze . Coscienze vaganti senza meta in perenne ricerca dell’indole 

Come posso io arginarti ? 

Affido alla tua forza il mio destino  .


L’ABBANDONO

 

Ancora qui , seduto con la tu foto in mano

Ancora qui,  ore e giorni interminabili , lo spazio sempre stretto, il respiro assente 

Guardo spesso la porta, la stessa che ti sei lasciata alle spalle 

Ancora qui, fa freddo e nulla scalderà la mia anima .

In sogno tornerai a colmare il vuoto , i fiori nel campo saranno più colorati , il sole oltrepasserà i muri più spessi 

Quella porta non sarà più confine di dolore ma ingresso  d’amore

Ed io ancora qui con la tua foto in mano . 


MALELINGUE

 

Parole di vetro attraversano come burro li cuore , tolgono forza allo spirito , ossigeno al cervello

Si innestano dentro fino ad occuparne l’animo 

Come un  virus vigliacco attaccano i deboli , spezzano le genti come ramoscelli in tempesta 

Sono cupe, sono infide, sono le malelingue . 


SINTESI D’AMORE 

 

Tratta la tua lei come la prima ora e quei 60 minuti non avranno mai fine


DISORDINE UMANO

 

Sento delle voci , vedo delle ombre ,  avverto tanta confusione , parecchi rumori 

Sono le persone , le innumerevoli persone che vagano nell’incertezza della vita , nei meandri della solitudine , dentro recinti immaginari . Esistenze trascinate da fiumi prepotenti di oscure acque 

Vite abbandonate alla solitudine del  nuovo regno moderno 

Busti senza gambe , cuori privi di  cervella 

E’ tutto un disordine da ricomporre . 


DOMENICA

 

Era una lunga calda notte d’estate , io spensierato , estraniato da tutto ciò che mi circondava , quasi assente . Mi lasciavo cullare e trascinare dagli eventi  con addosso il brio donato dalla bella stagione 

E poi , poi all’improvviso , inaspettatamente e non cercata , alla vista dei miei occhi , seduta con posa elegante, lunghi e luminosi capelli cadenti sulla schiena , si presentava lei 

E’ bastato uno sguardo , uno solo ,  affinchè i suoi celestiali occhi mi rapissero per trascinarmi in un lungo viaggio d’amore , passione, e sentimento 

L’state  persiste ancora  e il mio cuore dolcemente suo prigioniero  .


TUNNEL

 

Circondato da immagini , pervaso e distratto da infinite proiezioni . tutto intorno a me è nebuloso . Seguo a fatica le insegne soffuse e distanti 

Credo d’essermi perso 

Nel tratto più buio del mio cammino d’un colpo riappare la luce e la mente riparte , elabora e filtra solo il bello  . 


L’AMORE 

 

Io non ho paure

Io non ho catene

Io non ho padroni 

Io non ho comandi 

Io non ho servi 

Io non  rispetto tempi 

Io non ho cicli 

Io non conosco stagioni 

Io non  possiedo  colori , ne sapori 

Io non ho sesso 

Io , io sono l’amore 


INCONSCIO

 

Pensieri , parole , voci 

La notte è trascorsa tenebrosa estesa  sognante , inquieta 

Lascia dietro se misteri e scoperte  per far posto alla nuova luce , alla nascitura era 

Per poi ritornare ad affliggere l’esistenza nostra .