Dolci e scoscese colline
Tra le pieghe delle lenzuola,
La poesia non è fatta di cieli,
Di soli o di fiori, di stelle o costellazioni.
È fatta da sguardi stravolti dai desideri e dalla passione.
Da mani impazienti, da discorsi nei respiri affannati
Ed estasi stretta tra i denti. Da gocciole che scendono
Lungo la schiena, nuda. E gambe, come rami intrecciate.
I romantici sono peccatori di letto, naviganti tra vizi e desideri del corpo,
In quel mondo fatto di inconfessate sensazioni,
Nel profondo dello spirito celate.
Prendete tutte le poesie del mondo e gettatele via,
Niente sarà più poetico di quel corpo di donna nudo, sotto la luna.
Tra i suoi deserti, le sue montagne e colline, sui clivi scoscesi,
Dentro ai suoi fiumi e lungo le sue rive, sono nascoste tutte le parole più belle.
Quel profumo, meraviglioso profumo che natura le ha regalato
Tra i capelli, lungo il collo. Non ti basta mai, non ti sazia,
Ti chiama e ti trascina in fondo al piacere, ti conquista e ti ubriaca.
Tu con mani da pianista, lei con le note incise sul corpo.
Voce solitaria
Resto fermo tra questo vento.
Dentro al mio incompreso silenzio.
Sotto un cielo silenzioso, e le stelle
Hanno smesso di parlarmi da tempo.
Tu che sei lontana, chissà dove,
Chissà come, chissà perché, chissà!
Il mio timido pensiero non ti raggiunge e
La mia voce si perde come polvere,
Dentro il vento leggero di fine estate.
Tu sorridi distante, io stringo il bicchiere
Che insieme alla sete mi toglie la vita.
Fuori dalla tua orbita, perso dentro
Le profondità dell’universo.
Troppo lontano per toccarti,
Abbastanza vicino per pensarti.
Chiedo al mondo risposte e mi lascia
Con altre cento e mille domande in più.
E questa notte non parlo d’amore,
Non ascolto questo stanco mio cuore.
Questa notte sospiro profondamente e
Assaporo il tormento nella mia mente.
Tra lacrime asciugate dall’orgoglio e
Lo sguardo assente, che fissa la siepe.
La tua vita che corre come luce di fulmini,
La mia esistenza che inciampa
Nei miei vuoti, tra i miei tormenti.
Capire tu non puoi, e
Spiegare a me non riesce.
Cappellai matti
A voi che, come me, cercate sempre un po’ di Isola che non c’è.
Cercate quell’ansioso Bianconiglio e quei matti,
Che vi fanno sentire a casa senza giudicarvi.
A voi che rincorrete nella nebbia qualcosa, chissà!
A voi che mai arriverete primi, non conquisterete medaglie,
Ma da sconfitti rapirete sempre il cuore del pubblico, tutta la folla.
Ogni loro applauso, ogni lacrima commossa.
A voi che nessuno riconosce i pregi, ma
Come fan presto a ricordarvi difetti e mancanze.
A voi che preferite la gioia altrui alla vostra.
A voi senza posto e senza posizione,
Senza risposte da dare alle domande sull’amore,
Fatte da chi ha soltanto una lunga e vuota relazione, senza emozione.
A voi tutti chiedono consiglio, tutti chiedono aiuto
Per asciugarsi le troppe lacrime e pochi ricordano,
Che nel silenzio e nel buio anche voi sapete piangere al cielo.
A voi dedico da sempre le mie parole, a voi ultimi, pensierosi e malinconici,
Speranzosi e sognatori, illusi e delusi.
A voi che non lo ricordate, ma siete i pochi rimasti a guardare
Le stelle, i tramonti e quei cieli infiniti e Infuocati.
Gli unici a sorridere alla vita anche quando la vita pare tanto triste.
Gli unici che l’amore lo conoscono anche se da soli a pensarlo.
Gli unici, rimasti diversi tra tante copie.
A voi, che siete eroi.
“DOLCE NAUFRAGIO”
Troppo veloce
Il tempo passa
Per trovare risposte
Troppo lento
Per scordare le domande
Nel mare d’inverno abbandono
Il mio cuore in conflitto
Lo lascio tra le onde
Navigare sperduto
Calma è l’aria e silenzio
Lo sguardo si perde
Nell’orizzonte lontano
Lascia il pensiero
Ad immaginare lieto
Sogni infranti e sogni nuovi
Nell’attesa di un desiderio
Che diventi realtà
Rimango con il mio cuor
Da solo a navigar
“LA SIRENA”
Via hai portato il mio cuore,
Tradito questo immenso amore
Con il tuo angelico viso
Dipinto da un falso sorriso
Ricordo quel tempo trascorso
A prometterci amore profondo
Sognavamo paesi lontani
E di notte mi stringevi le mani
Qualcuno ha già preso il mio posto,
Finora dove lo hai tenuto nascosto?
Tu che giocavi con i miei sentimenti
Io che sognavo l’altare e i giuramenti
Di quelle notti trascorse a fare l’amore
Rimane soltanto un oscuro rancore
E si fa forte l’amaro rimpianto
Di averti, amata così tanto
Promettimi che lontano andrai
E giurami, che mai più tornerai
“AEROPORTO”
L’aeroporto, la vita
Arrivi e partenze
Inizio e fine
Amori che tornano
Amori che partono, senza
Sapere se tornano
Baci di gioia e baci di addio.
Parole chiuse nel cuore,
Incatenate
Da un triste dolore
Entusiasmo e malinconia
Occhi che si rincontrano
Sguardi di abbandono.
Triste una ragazza,
Gira nel caffè,
I troppi pensieri.
Aeroporto.
La vita che scorre
Speranze decollano
Sogni che atterrano
Aeroporto.
“CUORI RIBELLI”
Meravigliosi amanti
Senza un amore,
Benedetti e dannati.
A noi l’amore piace così tanto,
Che siamo innamorati
Quando lo cerchiamo,
Senza mai trovarlo.
Zingari nelle emozioni
Naufraghi alla deriva
Tra immaginazione ed illusione,
Speranza e desiderio.
Viviamo in quel sospiro
Rivolto al cielo
Quel volto che torna
Chiaro nel pensiero.
Stretti a questo nostro cuore
Perso per sempre
Tra gioia e dolore.
Viviamo di arte, viviamo d’amore
Questa è la nostra
Beata maledizione.
“EXTRATERRESTRE”
E vivrò nei miei sogni,
Nella mia diversità,
Nel mio amore.
Vivrò in tutto ciò
Che è altro dalla realtà,
Dal mondo,
Da voi.
Vivrò guardando le stelle,
I tramonti,
Lo scorrere di un ruscello.
Vivrò dentro al mio cuore
In un eterno amore.
Dipingerò ogni mio passo,
Fatto in questo mondo senza colore.
“METEORE”
Siamo stelle senza costellazioni,
Pianeti senza orbite,
Viaggi senza destinazioni.
Siamo quelli che si nascondono
Dall’amore,
Sperando che l’amore
Riesca a trovarli.
Siamo sbagliati e difettosi,
Incomprensibili.
Siamo cattive copertine
Con dentro libri meravigliosi.
Siamo quel confuso pensiero
Prima di dormire.
“PENSIERO”
Sei quel silenzio la notte
La domanda che non capisco
La risposta che non trovo,
La solitudine del pensiero
Quello strano bisogno del cuore.
Sei quel che non cerco
Ma di cui ho un forte bisogno
Sei il volto, dentro ogni canzone.
“RICORDATI DI DIMENTICARMI”
Ricordi gli sguardi
Tra di noi d’amore
Quei baci infiniti
Gli ingenui sorrisi
Tanti i nostri progetti
Lontano volavano i sogni
Un cammino infinito
Nel buio si è perso
Lo sguardo abbassasti
Il sorriso scomparse
La nostra via abbandonasti
Un dolore rapì presto il mio cuore
Di tutto l’amore promesso
Solo un tradimento lasciasti
Un giorno soltanto
Per dimenticarti di noi
A naufragar nella tempesta
Senza cura mi gettasti
Ma se cattivo fu il tuo amore
Mi fece ritrova il coraggio nel cuore
“ULTIMI ROMANTICI”
Tortuosa è la strada
Con cuore seguita
Quando il sogno si dirada
E l’aridità guida la vita
Tutto è sottomesso
Al calcolo della ragione
L’amore a noi concesso
Diventa sterile equazione
Un’emozione travolgente
Che al cuor forte si lega
Mal vien vista dalla gente
Spaventa ciò che logica non spiega
A noi romantici diversi
Il sognar silenzioso
Senza cui saremmo persi
Rimane tesoro prezioso
“FIORE D’ESTATE”
Arrivasti con il vento d’Estate
Il tempo hai fermato
In quei giorni di mare
Il mio mondo hai cambiato
Dai tuoi sguardi
Dai tuoi gesti
Ero rimasto incantato
Tu, che senza avvertire
Il cuor mio lontano
Hai portato
Tra le nuvole e le stelle
Ma come fiore che muore
Stesso destino il nostro amore
Sbagliati e malcapitati
Per altri occhi impegnati
Ma non esiste peccato che
Al cuor non si perdoni