Gianmarco Bandini - Poesie

Dolci e scoscese colline

Tra le pieghe delle lenzuola,
La poesia non è fatta di cieli,
Di soli o di fiori, di stelle o costellazioni.
È fatta da sguardi stravolti dai desideri e dalla passione.
Da mani impazienti, da discorsi nei respiri affannati
Ed estasi stretta tra i denti. Da gocciole che scendono
Lungo la schiena, nuda. E gambe, come rami intrecciate.
I romantici sono peccatori di letto, naviganti tra vizi e desideri del corpo,
In quel mondo fatto di inconfessate sensazioni,
Nel profondo dello spirito celate.
Prendete tutte le poesie del mondo e gettatele via,
Niente sarà più poetico di quel corpo di donna nudo, sotto la luna.
Tra i suoi deserti, le sue montagne e colline, sui clivi scoscesi,
Dentro ai suoi fiumi e lungo le sue rive, sono nascoste tutte le parole più belle.
Quel profumo, meraviglioso profumo che natura le ha regalato
Tra i capelli, lungo il collo. Non ti basta mai, non ti sazia,
Ti chiama e ti trascina in fondo al piacere, ti conquista e ti ubriaca.
Tu con mani da pianista, lei con le note incise sul corpo.

 


 

 

Voce solitaria

Resto fermo tra questo vento.
Dentro al mio incompreso silenzio.
Sotto un cielo silenzioso, e le stelle
Hanno smesso di parlarmi da tempo.
Tu che sei lontana, chissà dove,
Chissà come, chissà perché, chissà!
Il mio timido pensiero non ti raggiunge e
La mia voce si perde come polvere,
Dentro il vento leggero di fine estate.
Tu sorridi distante, io stringo il bicchiere
Che insieme alla sete mi toglie la vita.
Fuori dalla tua orbita, perso dentro
Le profondità dell’universo.
Troppo lontano per toccarti,
Abbastanza vicino per pensarti.
Chiedo al mondo risposte e mi lascia
Con altre cento e mille domande in più.
E questa notte non parlo d’amore,
Non ascolto questo stanco mio cuore.
Questa notte sospiro profondamente e
Assaporo il tormento nella mia mente.
Tra lacrime asciugate dall’orgoglio e
Lo sguardo assente, che fissa la siepe.
La tua vita che corre come luce di fulmini,
La mia esistenza che inciampa
Nei miei vuoti, tra i miei tormenti.
Capire tu non puoi, e
Spiegare a me non riesce.

 


 

 

Cappellai matti

A voi che, come me, cercate sempre un po’ di Isola che non c’è.
Cercate quell’ansioso Bianconiglio e quei matti,
Che vi fanno sentire a casa senza giudicarvi.
A voi che rincorrete nella nebbia qualcosa, chissà!
A voi che mai arriverete primi, non conquisterete medaglie,
Ma da sconfitti rapirete sempre il cuore del pubblico, tutta la folla.
Ogni loro applauso, ogni lacrima commossa.
A voi che nessuno riconosce i pregi, ma
Come fan presto a ricordarvi difetti e mancanze.
A voi che preferite la gioia altrui alla vostra.
A voi senza posto e senza posizione,
Senza risposte da dare alle domande sull’amore,
Fatte da chi ha soltanto una lunga e vuota relazione, senza emozione.
A voi tutti chiedono consiglio, tutti chiedono aiuto
Per asciugarsi le troppe lacrime e pochi ricordano,
Che nel silenzio e nel buio anche voi sapete piangere al cielo.
A voi dedico da sempre le mie parole, a voi ultimi, pensierosi e malinconici,
Speranzosi e sognatori, illusi e delusi.
A voi che non lo ricordate, ma siete i pochi rimasti a guardare
Le stelle, i tramonti e quei cieli infiniti e Infuocati.
Gli unici a sorridere alla vita anche quando la vita pare tanto triste.
Gli unici che l’amore lo conoscono anche se da soli a pensarlo.
Gli unici, rimasti diversi tra tante copie.
A voi, che siete eroi.

 


 

 

“DOLCE NAUFRAGIO” 

Troppo veloce

Il tempo passa

Per trovare risposte

Troppo lento

Per scordare le domande


Nel mare d’inverno abbandono

Il mio cuore in conflitto

Lo lascio tra le onde

Navigare sperduto

Calma è l’aria e silenzio


Lo sguardo si perde 

Nell’orizzonte lontano

Lascia il pensiero

Ad immaginare lieto

Sogni infranti e sogni nuovi


Nell’attesa di un desiderio

Che diventi realtà

Rimango con il mio cuor

Da solo a navigar

 


 

“LA SIRENA”

 

 

Via hai portato il mio cuore,

Tradito questo immenso amore

Con il tuo angelico viso

Dipinto da un falso sorriso

 

Ricordo quel tempo trascorso

A prometterci amore profondo

Sognavamo paesi lontani

E di notte mi stringevi le mani

 

Qualcuno ha già preso il mio posto,

Finora dove lo hai tenuto nascosto?

Tu che giocavi con i miei sentimenti

Io che sognavo l’altare e i giuramenti

 

Di quelle notti trascorse a fare l’amore

Rimane soltanto un oscuro rancore

E si fa forte l’amaro rimpianto

Di averti, amata così tanto

 

Promettimi che lontano andrai

E giurami, che mai più tornerai


 

 “AEROPORTO” 

 

 

L’aeroporto, la vita

Arrivi e partenze

Inizio e fine

Amori che tornano

Amori che partono, senza

Sapere se tornano

Baci di gioia e baci di addio.

Parole chiuse nel cuore,

Incatenate 

Da un triste dolore

Entusiasmo e malinconia

Occhi che si rincontrano

Sguardi di abbandono.

Triste una ragazza, 

Gira nel caffè,

I troppi pensieri.

Aeroporto.

La vita che scorre

Speranze decollano

Sogni che atterrano

Aeroporto.


 

 “CUORI RIBELLI”

 

 

Meravigliosi amanti 

Senza un amore, 

Benedetti e dannati. 

A noi l’amore piace così tanto, 

Che siamo innamorati 

Quando lo cerchiamo, 

Senza mai trovarlo. 

Zingari nelle emozioni

Naufraghi alla deriva

Tra immaginazione ed illusione,

Speranza e desiderio.

Viviamo in quel sospiro

Rivolto al cielo

Quel volto che torna

Chiaro nel pensiero.

Stretti a questo nostro cuore

Perso per sempre

Tra gioia e dolore.

Viviamo di arte, viviamo d’amore

Questa è la nostra

Beata maledizione.


 

 “EXTRATERRESTRE”

 

 

E vivrò nei miei sogni, 

Nella mia diversità, 

Nel mio amore. 

Vivrò in tutto ciò 

Che è altro dalla realtà, 

Dal mondo, 

Da voi. 

Vivrò guardando le stelle,

I tramonti,

Lo scorrere di un ruscello. 

Vivrò dentro al mio cuore 

In un eterno amore. 

Dipingerò ogni mio passo, 

Fatto in questo mondo senza colore.


 

“METEORE”

 

 

Siamo stelle senza costellazioni, 

Pianeti senza orbite, 

Viaggi senza destinazioni. 

Siamo quelli che si nascondono 

Dall’amore, 

Sperando che l’amore 

Riesca a trovarli.  

Siamo sbagliati e difettosi, 

Incomprensibili. 

Siamo cattive copertine

Con dentro libri meravigliosi.

Siamo quel confuso pensiero 

Prima di dormire.


 

“PENSIERO”

 

 

Sei quel silenzio la notte

La domanda che non capisco

La risposta che non trovo,

La solitudine del pensiero

Quello strano bisogno del cuore.

Sei quel che non cerco

Ma di cui ho un forte bisogno

Sei il volto, dentro ogni canzone.


 

“RICORDATI DI DIMENTICARMI”

 

 

Ricordi gli sguardi

Tra di noi d’amore

Quei baci infiniti

Gli ingenui sorrisi

 

Tanti i nostri progetti

Lontano volavano i sogni

Un cammino infinito

Nel buio si è perso

 

Lo sguardo abbassasti

Il sorriso scomparse

La nostra via abbandonasti

Un dolore rapì presto il mio cuore

 

Di tutto l’amore promesso

Solo un tradimento lasciasti

Un giorno soltanto

Per dimenticarti di noi

 

A naufragar nella tempesta

Senza cura mi gettasti

Ma se cattivo fu il tuo amore

Mi fece ritrova il coraggio nel cuore


 

 “ULTIMI ROMANTICI”

 

 

Tortuosa è la strada

Con cuore seguita

Quando il sogno si dirada

E l’aridità guida la vita

 

Tutto è sottomesso

Al calcolo della ragione

L’amore a noi concesso

Diventa sterile equazione

 

Un’emozione travolgente

Che al cuor forte si lega

Mal vien vista dalla gente

Spaventa ciò che logica non spiega

 

A noi romantici diversi

Il sognar silenzioso

Senza cui saremmo persi

Rimane tesoro prezioso


“FIORE D’ESTATE”

 

Arrivasti con il vento d’Estate

Il tempo hai fermato

In quei giorni di mare

Il mio mondo hai cambiato

Dai tuoi sguardi

Dai tuoi gesti

Ero rimasto incantato

Tu, che senza avvertire

Il cuor mio lontano

Hai portato

Tra le nuvole e le stelle

Ma come fiore che muore

Stesso destino il nostro amore

Sbagliati e malcapitati

Per altri occhi impegnati

Ma non esiste peccato che

Al cuor non si perdoni