UN SORRISO IN PIÙ
Strano come il tempo
Scorra inesorabile…
Strano come non si fermi,
Come non guardi i propri errori
Limitandosi ad andare avanti.
Bastava forse un attimo in più…
Un sorriso,
È tutto sarebbe stato diverso.
Anni divisi dal tempo,
Quello che non da tregua,
Che non dimentica
Ma spesso allontana.
Lo stesso tempo che un giorno
Ti porterà lontano,
Ti farà vivere
Un’altra vita,
Un altro sogno…
Quello che non mi appartiene,
Quello che mi ha giudicata…
Sconfitta…
LACRIME
Ti osservo
Con gli occhi di una madre
E ti vedo grande
Mentre tu mi abbracci forte…
E nei tuoi occhi
Si legge la voglia
Di non andare via.
Ti copri il viso,
evitando che si possano vedere
I tuoi occhi divenire lucidi…
Piano mi stringi ancora più forte,
Fai un sospiro
E le tue lacrime
Le sento scorrere nella mia mano.
Guardo il tuo volto arrossata,
E ti stringo forte…
Ora capisco quanto tu
Possa essere un bambino.
Mi stringi forte
Mentre quel cancello si apre,
E poi… t’incammini. ..
Volgendo lo sguardo verso me
Fino al richiudersi del portone.
LO SPECCHIO
Mi guardo allo specchio,
Un’immagine che non riconosco
Mi appare…
Dovrebbe essere la mia
Ma non mi riconosco.
Osservo gli occhi della gente,
Cerco di vedere
Ciò che loro trovano in me…
Non capisco.
Quella che mi è difronte
Non sono io.
Mi nascondo dietro maschere
Che possano coprire
La mia realtà,
Dietro risate
Che coprono il dolore,
Ma la sera,
Torno sempre davanti allo specchio
E mi ripeto…
Questa non sono io.
L’ANIMA CHE MUORE
Anche l’anima muore…
Dopo anni di tempeste,
Di vite vissute…
Anni di sacrifici
Che a nulla son serviti.
Anche l’anima muore…
Dietro un finto sorriso,
Dentro ferite
Mai cicatrizzate.
Anche l’anima muore…
In una sera qualunque
Piano la sua luce si affievolisce
Fino ad eclissarsi.
SOLO UNA GOCCIA
È lei… solo una goccia.
Vuole essere libera di vagare,
Uscire da quel posto chiuso,
Vedere cosa si prova
Mentre piano si asciuga.
Scende quasi senza volerlo,
In silenzio, piano…
Esce senza far rumore
Tra mille pensieri
Che affollano la mente.
Timida si affaccia
E subito risplende,
Si carica di energia e…
Giù… senza fermarsi.
Tante altre curiose,
Fanno come lei…
Ma è la prima,
Quella che per prima si asciuga,
Quella che per prima cade,
È la sola…
È una lacrima…
LA VOCE DELL’ ANIMA
Nel silenzio della notte
Suoni liberi di vagare,
Tra strade ormai deserte
In una leggera coltre di nebbia.
Tutto si è fermato,
Nulla provoca disturbo, eppure…
C’è una voce che grida,
Cerca di farsi sentire
Oltre quel silenzio,
Oltre quella notte…
È la voce dell’anima
Che si fa spazio
Per non essere soffocata,
Che grida il suo dolore,
Che tiene le sue lacrime
Tra le mani…
Mentre guarda pezzi di se
Sparsi a terra.
BUONANOTTE
Tra il canto delle stelle
Che corteggiano la luna…
Tra nubi ormai lontane
Dopo la tempesta…
Nel sonno di un bambino
Che chiude gli occhi sorridendo…
Nella carezza della madre
Che lo guarda sonnecchiando…
Tra il cielo è la terra
In questa notte ancora giovane,
Ti do la buonanotte
Finché le ali di un angelo
Ti accompagnino nel sogno più bello
Fin quando i raggi del sole
Possano darti il buongiorno.
LA PIUMA DI UN ANGELO
Quando la realtà
Appare ai tuoi occhi diversa…
Quando il rumore del vento e della pioggia
Portano al tuo udito
Una musica leggera..
Quando ciò che scrivi
Rispecchia solo ciò che provi,
È la piuma di un angelo che…
Staccandosi dalla sua ala
Si è posata sopra la tua penna,
Lasciando descrivere un mondo
Che nessuno osa vedere.
LENTO È IL TEMPO
Lento è il tempo che passa
E le nuvole gli fanno da sfondo,
Sulla piaga di un sole cadente
Dietro colline ormai vecchie.
Lento è il tempo che passa
Dietro ricordi ormai sbiaditi
Nella mente di un vecchio morente.
Lento è il tempo che passa
Non facendo più ritorno
Negli occhi di un cieco
Dove la notte è perenne.
ETERNO AMORE
C’è un amore che dura da molti secoli…
È quello di un uomo e di una donna che…
Guardandosi negli occhi si salutarono,
Per poi forse ritrovarsi
In cima ad una collina…
Lui partì per la guerra,
Lei, lo attese lassù…
I giorni passarono infiniti,
Le notti… fredde e buie,
I mesi erano secoli…
Un giorno un brutto vento soffio’
Portando con se
L’anima del soldato
Che mai più fece ritorno.
Lei stanca si accascio’ a terra,
Vicino ad un grande albero
Si addormento’…
Le radici l’abbracciarono
E lei, quasi accoccolandosi,
Si lasciò cadere in un sonno surreale…
La terra sotto di lei iniziò a cedere,
Mentre le radici
L’adagiarono piano sulla terra fredda e umida
Per poi farla richiudere piano,
Quasi a non svegliarla
Sopra di lei.
I rami presero vita,
Prendendo la forma di un soldato
Che veglia la sua donna
mentre gli dorme accanto…
Le colline divennero montagne,
Mentre sotto il grande albero
Esse formarono la sagoma
Di una donna addormentata
Che attende in eterno.