Gianna Rossi - Poesie

UN SORRISO IN PIÙ

 

Strano come il tempo

Scorra inesorabile…

Strano come non si fermi,

Come non guardi i propri errori

Limitandosi ad andare avanti.

Bastava forse un attimo in più…

Un sorriso,

È tutto sarebbe stato diverso.

Anni divisi dal tempo,

Quello che non da tregua,

Che non dimentica

Ma spesso allontana.

Lo stesso tempo che un giorno

Ti porterà lontano,

Ti farà vivere

Un’altra vita,

Un altro sogno…

Quello che non mi appartiene,

Quello che mi ha giudicata…

Sconfitta…

 


 

LACRIME

 

Ti osservo

Con gli occhi di una madre

E ti vedo grande

Mentre tu mi abbracci forte…

E nei tuoi occhi

Si legge la voglia

Di non andare via.

Ti copri il viso,

evitando che si possano vedere

I tuoi occhi divenire lucidi…

Piano mi stringi ancora più forte,

Fai un sospiro

E le tue lacrime

Le sento scorrere nella mia mano.

Guardo il tuo volto arrossata,

E ti stringo forte…

Ora capisco quanto tu

Possa essere un bambino.

Mi stringi forte

Mentre quel cancello si apre,

E poi… t’incammini. ..

Volgendo lo sguardo verso me

Fino al richiudersi del portone.

 


 

LO SPECCHIO

 

Mi guardo allo specchio,

Un’immagine che non riconosco

Mi appare…

Dovrebbe essere la mia

Ma non mi riconosco.

Osservo gli occhi della gente,

Cerco di vedere

Ciò che loro trovano in me…

Non capisco.

Quella che mi è difronte

Non sono io.

Mi nascondo dietro maschere

Che possano coprire

La mia realtà,

Dietro risate

Che coprono il dolore,

Ma la sera,

Torno sempre davanti allo specchio

E mi ripeto…

Questa non sono io.

 


 

L’ANIMA CHE MUORE

 

Anche l’anima muore…

Dopo anni di tempeste,

Di vite vissute…

Anni di sacrifici

Che a nulla son serviti.

Anche l’anima muore…

Dietro un finto sorriso,

Dentro ferite

Mai cicatrizzate.

Anche l’anima muore…

In una sera qualunque

Piano la sua luce si affievolisce

Fino ad eclissarsi.

 


 

SOLO UNA GOCCIA

 

È lei… solo una goccia.

Vuole essere libera di vagare,

Uscire da quel posto chiuso,

Vedere cosa si prova

Mentre piano si asciuga.

Scende quasi senza volerlo,

In silenzio, piano…

Esce senza far rumore

Tra mille pensieri

Che affollano la mente.

Timida si affaccia

E subito risplende,

Si carica di energia e…

Giù… senza fermarsi.

Tante altre curiose,

Fanno come lei…

Ma è la prima,

Quella che per prima si asciuga,

Quella che per prima cade,

È la sola…

È una lacrima…

 


 

LA VOCE DELL’ ANIMA

 

Nel silenzio della notte

Suoni liberi di vagare,

Tra strade ormai deserte

In una leggera coltre di nebbia.

Tutto si è fermato,

Nulla provoca disturbo, eppure…

C’è una voce che grida,

Cerca di farsi sentire

Oltre quel silenzio,

Oltre quella notte…

È la voce dell’anima

Che si fa spazio

Per non essere soffocata,

Che grida il suo dolore,

Che tiene le sue lacrime

Tra le mani…

Mentre guarda pezzi di se

Sparsi a terra.

 


 

BUONANOTTE

 

Tra il canto delle stelle

Che corteggiano la luna…

Tra nubi ormai lontane

Dopo la tempesta…

Nel sonno di un bambino

Che chiude gli occhi sorridendo…

Nella carezza della madre

Che lo guarda sonnecchiando…

Tra il cielo è la terra

In questa notte ancora giovane,

Ti do la buonanotte

Finché le ali di un angelo

Ti accompagnino nel sogno più bello

Fin quando i raggi del sole

Possano darti il buongiorno.

 


 

LA PIUMA DI UN ANGELO

 

Quando la realtà

Appare ai tuoi occhi diversa…

Quando il rumore del vento e della pioggia

Portano al tuo udito

Una musica leggera..

Quando ciò che scrivi

Rispecchia solo ciò che provi,

È la piuma di un angelo che…

Staccandosi dalla sua ala

Si è posata sopra la tua penna,

Lasciando descrivere un mondo

Che nessuno osa vedere.

 


 

LENTO È IL TEMPO

 

Lento è il tempo che passa

E le nuvole gli fanno da sfondo,

Sulla piaga di un sole cadente

Dietro colline ormai vecchie.

Lento è il tempo che passa

Dietro ricordi ormai sbiaditi

Nella mente di un vecchio morente.

Lento è il tempo che passa

Non facendo più ritorno

Negli occhi di un cieco

Dove la notte è perenne.

 


 

ETERNO AMORE

 

C’è un amore che dura da molti secoli…

È quello di un uomo e di una donna che…

Guardandosi negli occhi si salutarono,

Per poi forse ritrovarsi

In cima ad una collina…

Lui partì per la guerra,

Lei, lo attese lassù…

I giorni passarono infiniti,

Le notti… fredde e buie,

I mesi erano secoli…

Un giorno un brutto vento soffio’

Portando con se

L’anima del soldato

Che mai più fece ritorno.

Lei stanca si accascio’ a terra,

Vicino ad un grande albero

Si addormento’…

Le radici l’abbracciarono

E lei, quasi accoccolandosi,

Si lasciò cadere in un sonno surreale…

La terra sotto di lei iniziò a cedere,

Mentre le radici

L’adagiarono piano sulla terra fredda e umida

Per poi farla richiudere piano,

Quasi a non svegliarla

Sopra di lei.

I rami presero vita,

Prendendo la forma di un soldato

Che veglia la sua donna

mentre gli dorme accanto…

Le colline divennero montagne,

Mentre sotto il grande albero

Esse formarono la sagoma

Di una donna addormentata

Che attende in eterno.