FILO DI SPERANZA
Amore che in amor tutta te stessa hai dato,
anche se la vita verso il viver mi sospinge
sapessi quante volte il tuo nome ho urlato
quando la solitudine di grigio mi dipinge
sapessi quanti pianti davanti alla tua foto
e di come cerco forza dentro ogni ricordo
anche se non posso riempire questo vuoto
e ai rumori della vita rimango quasi sordo,
rammento i tuoi baci ed ogni tua carezza,
il tuo sorriso come il mio sole luminoso,
rammento la tua forza, gioia e tenerezza
e il tuo entusiasmo davvero contagioso
vorrei poterti dire quel che non ti ho detto
di nuovo camminare cercando la tua mano
vorrei che l’aldilà non fosse sol concetto
e a te avvicinarmi sulle ali di un gabbiano
volar su ogni galassia fino a trovare un Dio
cercare un appiglio per la mia consolazione
solo un filo di speranza quel che voglio io
perché non ritrovarti è per me disperazione.
MATRIMONI
Viva gli sposi gridan gli amici,
intanto cade la pioggia di riso,
perché l’auspicio di esser felici
oggi cancelli un destin già deciso,
la sposa contenta, di bianco vestita
che fa scordare qualche peccato,
bella e solare va incontro a una vita
tutta diversa dal vecchio passato,
mentre la madre tra riso e pianto
trova la forza per quel distacco,
più non avrà sua figlia accanto
crollare ora sarebbe uno smacco,
e forse il padre un poco geloso
che il suo pulcino ha preso il volo,
con diffidenza guarda lo sposo
ma forse ad amarla non era il solo,
e tutti in posa per le foto di rito
in mezzo a gente che più non vedrai
dentro nell’album dal tempo sbiadito
dentro quel giorno lontano dai guai,
bacio,bacio ora è il grido di tutti
scambio d’amor assai imbarazzante
chissà se domani darà buoni frutti,
viva gli sposi nel dì più importante.
LA MORTE NON E’ NULLA
La morte non è nulla, soffoca il tuo pianto,
è distacco provvisorio da chi t’amava tanto,
è un arrivederci in un mondo di certezze
dove non importan del corpo le fattezze
dove l’energia vitale che dà l’intelligenza
si tramuta in spirito che è del ciel l’essenza,
dove tutta la fatica del viver quotidiano
si trasforma in pace e non sarem lontano
ma legati per l’eterno da un voler divino
passeggerem sospesi sul morbido cuscino
creato dalle nuvole e da polvere di stelle
e ciò che hai sofferto dentro alla tua pelle
sarà soltanto gioia, sarà solo piacere
sarà riposo eterno senza nessun dovere,
ogni pianto versato nel cammin di vita
per la sofferenza di qualche dipartita,
sarà un novello incontro di anime risorte
sarà resurrezione per cancellar la morte,
diventerà ogni lacrima la perla di un sorriso
sarà per ogni essere il suo giusto paradiso,
e se questo distacco ti sembrerà opprimente
parlami e ricordami vicino e sorridente
e sappi che dal cielo un dono lo posseggo
da qui io tutto vedo, da qui io ti proteggo.
MAGIA DEL SOGNO
Amor che sei apparsa nel mio sogno per magia
or che hai conosciuto del creato ogni segreto
e puoi parlar con Dio senza usar la fantasia
e forse hai già imparato d’ogni Santo l’alfabeto,
vorrei che tu tornassi sulla scia di una cometa
ad allietarmi il sonno ogni notte che ti aspetto,
sfiora con le mani questa mente mia irrequieta
anche in forma strana oppur vestita da folletto
e in quell’alito di vento sentirò la tua dolcezza
di quello spirito che fa parte ormai dell’infinito
sceso a sussurrar, per scacciar la mia tristezza,
che un grande amor anche in ciel vien custodito,
tu che puoi veder tutti gli amanti del passato
camminar tra le galassie tenendosi per mano,
raccontami la gioia del tuo regno ‘sì incantato
narrami del tempo come un concetto strano
di te che più non senti né il dolor né la paura
che più non hai bisogni poiché vivi sol di luce
e possiedi della felicità la formula sicura
che verso il candor del tuo sorriso mi conduce
Rischiara le mie notti col tuo viso sorridente
che resti impresso nel cuor il tuo passaggio
e al mio risveglio pensando a te splendente
con gran serenità penserò all’estremo oltraggio.
NEL REGNO DEL SILENZIO
Amor che hai varcato il regno del silenzio
disegnami il tuo volto tra le pieghe delle nubi
tu che dalle stelle il mio cuor ancora rubi
fammi riveder quel tuo magico sorriso
la luce dei tuoi occhi che ha il color d’assenzio
illumina la notte e accende ogni mio giorno,
se non puoi prometter d’aspettar il tuo ritorno
dalla porta dei miei sogni vorrei vederti il viso
fatti aiutar dai tuoni e dai forza alla tua voce
con le tue parole costruisci una catena
risalirò da te per sfiorarti appena appena
come san far le anime che vivon l’infinito
rendi più leggera questa sofferenza atroce
che è moltiplicata più di cento volte all’ora
quando il tuo ricordo ogni momento affiora
e se la mente cede a colei che t’ha rapito
allunga le tue braccia fino a bucare il cielo
ti scalderò le mani col calor dei miei ricordi
se nel mare della vita hai superato i bordi
resterai per sempre nel centro del mio cuore
anche se ora sei come un fiore senza stelo
anche se la tua casa è lontana come Giove
e non ha bisogno il tuo bene di altre prove
tu sarai eternamente il mio unico amore.
E’ MATTINA
Nel dormiveglia al caldo nell’alcova
quando ancora il sogno mi carezza
amo udir la natura che rinnova
il suo coro di voci con gaiezza.
Sento il cinguettar d’un passero sul ramo,
la notte si ritira per fare spazio al giorno
un cuculo sull’albero lancia il suo richiamo
e intanto mille voci rispondono d’intorno,
poi d’improvviso di colpo tutto tace,
rifugge il buio e la mattina prende forma,
perfino la cornacchia col suo cra-cra loquace
zittisce al miracolo del sole che ritorna
e le creature che vivono allo scuro
e che soltanto dal buio son protette
ritornano in un luogo più sicuro
che al rapace l’ingresso non permette.
I grilli nei campi si dissetan di rugiada
prima che i raggi ne sciolgano ogni traccia
l’incauto riccio s’avventura sulla strada
ignaro di quel bruto che lo schiaccia.
La brezza che fa ondeggiar le fronde
e sospinge nel cielo qualche foglia
nell’aria mille voci ora diffonde
e annuncia che il giorno è sulla soglia.
Nelle vie di un paese che al suo dì ritorna
compare il venditor con tutti i suoi giornali
con le notizie ancora un po’ ci aggiorna
su questo nostro mondo forse pien di mali.
Una madre trascina già impaziente
per la mano il suo bimbo che sbadiglia
ma il cuore deve stare indifferente
è il suo lavoro che mantiene la famiglia,
non può ascoltar le lacrime del figlio
che vorrebbe restare con la mamma
per evitar l’asilo cerca un appiglio,
è piccolo ma già vive il suo dramma.
Tutta la natura col suo ciclo che riparte
con le gioie, i dolori e con il mio stupore
con la meraviglia che ho di farne parte
e sempre con la voglia di dare solo amore.
UN GIORNO DOPO L’ALTRO
Triste risveglio senza il tuo profumo accanto,
la radio che racconta di come gira il mondo
parole che ricopron il mio sommesso pianto,
sul tuo cuscino intatto nessun capello biondo,
è grande questo bagno, lo specchio è tutto mio
più non ti bacio il collo cercando di spostarti,
non sento la tua voce dir : Allora !! C’ero io,
mentre sorridendo continuavo a coccolarti,
e poi la colazione col tuo problema della dieta,
troppo buona la brioche, tu dicevi : da domani…
era sempre rimandata l’idea del fisico d’atleta,
ma per me eri perfetta e stringevo le tue mani,
ogni giorno il tuo pensiero dolce m’accarezza
sempre vivi i ricordi che ali più non hanno
e dentro all’anima cresce immensa la tristezza
all’idea di quei giorni che più non rivivranno
ma poi provo a immaginarti lassù nel firmamento
dove la pace eterna ha il candor del tuo sorriso
e allora più non soffro e son quasi contento
perché già so dove trovarti, è quello il paradiso.
TI BACERO’ I CAPELLI
Ti bacerò i capelli che profuman di verbena
ti prenderò per mano per sentirmi più sicuro
nella vita mia tu sei il centro della scena
e noi cammineremo insieme nel futuro
dentro la tua mente io leggerò i pensieri
cogliendo nel tuo sguardo ogni tuo segreto
per subito comprender voglie e desideri
ma resterò un amante tenero e discreto
ti guarderò negli occhi per vedere il mondo
dentro a quella luce vedo il mio sereno
non lasciarmi solo nemmen per un secondo
perché la tua mancanza è per me veleno
ti sfiorerò le labbra dal sapor di miele
che sanno dir parole che son il mio sollievo
nel mare della vita son loro le mie vele
e m’hanno raccontato quel che non sapevo
stendi le tue braccia e stringimi al tuo petto
voglio che il tuo cuore batta in sincronia
io ti regalerò la mia passione e affetto
e alterneremo gioia a momenti di follia
dirò frasi d’amore che non hai mai sentito
e se vedrò una lacrima scender sul tuo viso
saprò in un solo istante che avrai capito
che in questa vita sei tu il mio paradiso.
DEDICATO AI CACCIATORI
Tu mi dici che proteggi la natura
e mantieni un equilibrio compromesso
ma appena togli al fucile la sicura
nei tuoi occhi io leggo il tuo regresso
in te si sveglia un istinto primordiale
agli indifesi vuoi dimostrar supremazia
e la tua mira è davvero micidiale
ma sei solo un bel campion d’ipocrisia.
E’ vero l’uomo è fatto per la caccia
ma si trattava della sua sopravvivenza,
nel tuo frigo hai già tanta robaccia
di quel fagiano puoi anche fare senza,
è già un’ ora che lì sei appostato
e per colmo di sfortuna adesso piove
forse oggi è un giorno scarognato,
nella siepe c’è qualcosa che si muove
pam,pam,pam son tre i colpi in successione
sei veloce e il tuo orgoglio già gioisce
quel mirino ha un’ estrema precisione
ma il tuo cane è là in terra che guaisce.
Pazienza, come bestia valeva molto poco
per stanare la preda non era proprio adatto,
perché li rincorreva ma era sol per gioco,
come cane da riporto non valeva un gatto,
e torni mogio mogio verso la dimora
ma mentre stai perdendo ogni speranza
e stai mandando già tutto alla malora
una quaglia ti guarda in lontananza
e ancora brilla quella luce nei tuoi occhi
perché vuoto non rimane il tuo carniere
non puoi sperar che il volatile si blocchi
e devi esser più veloce di un arciere
ed è così che nella tua concitazione,
ma a raccontarlo nessuno poi ti crede,
nell’ erba inciampi e fai un ruzzolone
e parte un colpo proprio sul tuo piede.
E poi racconterai che grossa era la caccia
e chi ti ha morso all’ arto era un bel leone
per te è importante salvare almen la faccia
ma tu lo sai che sei un gran buffone.
I BEI RICORDI
I bei ricordi son come petali di rose
se li rimembri con la persona amata
ma se resti solo sono spine dolorose
regalan lacrime ad ogni tua giornata
abbracciati stretti a guardare il cielo
per donar ai nostri sogni tutto il calore
ora lo guardo ma il pianto fa da velo
più non sento del corpo il tuo tepore
in riva al mare ad osservar le onde
mano per mano pensando all’infinito
ma la mia mente adesso si confonde
su questa spiaggia solo ed intristito
com’ero felice nel sentire la tua voce
che riempiva questa casa di gaiezza
adesso scaccio questo silenzio atroce
parlando alla tua foto con tenerezza
la tua fiducia in me era assoluta
e mi dava la certezza del tuo bene
grazie amore per la gioia ricevuta
a te sempre legato da solide catene.
Ogni ricordo è dolce come un giglio
quando si è in due a riviverlo in futuro
me se sei solo è un disperato appiglio
a cui ti aggrappi, o impazzisci di sicuro.
TORNERA’ LA PRIMAVERA
Tornerà la primavera un’altra volta
e i colombacci coveran sul mio balcone,
ancor vedrò del grano la raccolta,
di nuovo osserverò nel cielo un aquilone,
attenderò di veder degl’alberi il vestito
ognun di loro col verde più brillante
e guarderò nel mare i color dell’infinito
col suo brulicar di vita entusiasmante
ancor mi stupirò allo schiudersi dei fiori
e quando l’erba verrà dal contadin tagliata,
con piacer ne inalerò i profumati odori
che danno un senso di pace più beata
e nelle notti chiare guarderò le stelle
sapendo che là, adesso è la tua casa
e parlerò con te di tante cose belle,
della mia anima ancor da te pervasa
e ti racconterò della natura la gaiezza
coi miei occhi vedrai del mondo lo splendor
e se avranno un’ombra velata di tristezza
forse starò pensando al mio perduto amor,
ma poi mi basterà rimembrar il tuo sorriso,
il ben che mi volevi e la nostra vita
che ancor camminerò diritto e più deciso
col tuo ricordo per me gioia infinita.