Giovanni Facchetti - Poesie

FILO DI SPERANZA

 

Amore che in amor tutta te stessa hai dato,

anche se la vita verso il viver mi sospinge

sapessi quante volte il tuo nome ho urlato

quando la solitudine di grigio mi dipinge

sapessi quanti pianti davanti alla tua foto

e di come cerco forza dentro ogni ricordo

anche se non posso riempire questo vuoto

e ai rumori della vita rimango quasi sordo,

rammento i tuoi baci ed ogni tua carezza,

il tuo sorriso come il mio sole luminoso,

rammento la tua forza, gioia e tenerezza

e il tuo entusiasmo davvero contagioso

vorrei poterti dire quel che non ti ho detto

di nuovo camminare cercando la tua mano

vorrei che l’aldilà non fosse sol concetto

e a te avvicinarmi sulle ali di un gabbiano

volar su ogni galassia fino a trovare un Dio

cercare un appiglio per la mia consolazione

solo un filo di speranza quel che voglio io

perché non ritrovarti è per me disperazione.


 

MATRIMONI

 

Viva gli sposi gridan gli amici,

intanto cade la pioggia di riso,

perché l’auspicio di esser felici

oggi cancelli un destin già deciso,

la sposa contenta, di bianco vestita

che fa scordare qualche peccato,

bella e solare va incontro a una vita

tutta diversa dal vecchio passato,

mentre la madre tra riso e pianto

trova la forza per quel distacco,

più non avrà sua figlia accanto

crollare ora sarebbe uno smacco,

e forse il padre un poco geloso

che il suo pulcino ha preso il volo,

con diffidenza guarda lo sposo

ma forse ad amarla non era il solo,

e tutti in posa per le foto di rito

in mezzo a gente che più non vedrai

dentro nell’album dal tempo sbiadito

dentro quel giorno lontano dai guai,

bacio,bacio ora è il grido di  tutti

scambio d’amor assai imbarazzante

chissà se domani darà buoni frutti,

viva gli sposi nel dì più importante.


LA MORTE NON E’ NULLA

 

La morte non è nulla, soffoca il tuo pianto,

è distacco provvisorio da chi t’amava tanto,

è un arrivederci in un mondo di certezze

dove non importan del corpo le fattezze

dove l’energia vitale che dà l’intelligenza

si tramuta in spirito che è del ciel l’essenza,

dove tutta la fatica del viver quotidiano

si trasforma in pace e non sarem lontano

ma legati per l’eterno da un voler divino

passeggerem sospesi sul morbido cuscino

creato dalle nuvole e da polvere di stelle

e ciò che hai sofferto dentro alla tua pelle

sarà soltanto gioia, sarà solo piacere

sarà riposo eterno senza nessun dovere,

ogni pianto versato nel cammin di vita

per la sofferenza di qualche dipartita,

sarà un novello incontro di anime risorte

sarà resurrezione per cancellar la morte,

diventerà ogni lacrima la perla di un sorriso

sarà per ogni essere il suo giusto paradiso,

e se questo distacco ti sembrerà opprimente

parlami e ricordami vicino e sorridente

e sappi che dal cielo un dono lo posseggo

da qui io tutto vedo, da qui io ti proteggo.

 

MAGIA DEL SOGNO

 

Amor che sei apparsa nel mio sogno per magia

or che hai conosciuto del creato ogni segreto

e puoi parlar con Dio senza usar la fantasia

e forse hai già imparato d’ogni Santo l’alfabeto,

vorrei che tu tornassi sulla scia di una cometa

ad allietarmi il sonno ogni notte che ti aspetto,

sfiora con le mani questa mente mia irrequieta

anche in forma strana oppur vestita da folletto

e in quell’alito di vento sentirò la tua dolcezza

di quello spirito che fa parte ormai dell’infinito

sceso a sussurrar, per scacciar la mia tristezza,

che un grande amor anche in ciel vien custodito,

tu che puoi veder tutti gli amanti del passato

camminar tra le galassie tenendosi per mano,

raccontami la gioia del tuo regno ‘sì incantato

narrami del tempo come un concetto strano

di te che più non senti né il dolor né la paura

che più non hai bisogni poiché vivi sol di luce

e possiedi della felicità la formula sicura

che verso il candor del tuo sorriso mi conduce

Rischiara le mie notti col tuo viso sorridente

che resti impresso nel cuor il tuo passaggio

e al mio risveglio pensando a te splendente

con gran serenità penserò all’estremo oltraggio.


 

NEL REGNO DEL SILENZIO

 

Amor che hai varcato il regno del silenzio

disegnami il tuo volto tra le pieghe delle nubi

tu che dalle stelle il mio cuor ancora rubi

fammi riveder quel tuo magico sorriso

la luce dei tuoi occhi che ha il color d’assenzio

illumina la notte e accende ogni mio giorno,

se non puoi prometter d’aspettar il tuo ritorno

dalla porta dei miei sogni vorrei vederti il viso

fatti aiutar dai tuoni e dai forza alla tua voce

con le tue parole costruisci una catena

risalirò da te per sfiorarti appena appena

come san far le anime che vivon l’infinito

rendi più leggera questa sofferenza atroce

che è moltiplicata più di cento volte all’ora

quando il tuo ricordo ogni  momento affiora

e se la mente cede a colei che t’ha rapito

allunga le tue braccia fino a bucare il cielo

ti scalderò le mani col calor dei miei ricordi

se nel mare della vita hai superato i bordi

resterai per sempre nel centro del mio cuore

anche se ora sei come un fiore senza stelo

anche se la tua casa è lontana come Giove

e non ha bisogno il tuo bene di altre prove

tu sarai eternamente il mio unico amore.


 

E’ MATTINA

 

Nel dormiveglia al caldo nell’alcova

quando ancora il sogno mi carezza

amo udir la natura che rinnova

il suo coro di voci con gaiezza.

Sento il cinguettar d’un passero sul ramo,

la notte si ritira per fare spazio al giorno

un cuculo sull’albero lancia il suo richiamo

e intanto mille voci rispondono d’intorno,

poi d’improvviso di colpo tutto tace,

rifugge il buio e la mattina prende forma,

perfino la cornacchia col suo cra-cra loquace

zittisce al miracolo del sole che ritorna

e le creature che vivono allo scuro

e che soltanto dal buio son protette

ritornano in un luogo più sicuro

che al rapace l’ingresso non permette.

I grilli nei campi si dissetan di rugiada

prima che i raggi ne sciolgano ogni traccia

l’incauto riccio s’avventura sulla strada

ignaro di quel bruto che lo schiaccia.

La brezza che fa ondeggiar le fronde

e sospinge nel cielo qualche foglia

nell’aria mille voci ora diffonde

e annuncia che il giorno è sulla soglia.

Nelle vie di un paese che al suo dì ritorna

compare il venditor con tutti i suoi giornali

con le notizie ancora un po’ ci aggiorna

su questo nostro mondo forse pien di mali.

Una madre trascina già impaziente

per la mano il suo bimbo che sbadiglia

ma il cuore deve stare indifferente

è il suo lavoro che mantiene la famiglia,

non può ascoltar le lacrime del figlio

che vorrebbe restare con la mamma

per evitar l’asilo cerca un appiglio,

è piccolo ma già vive il suo dramma.

Tutta la natura col suo ciclo che riparte

con le gioie, i dolori e con il mio stupore

con la meraviglia che ho di farne parte

e sempre con la voglia di dare solo amore.


 

UN GIORNO DOPO L’ALTRO

 

Triste risveglio senza il tuo profumo accanto,

la radio che racconta di come gira il mondo

parole che ricopron il mio sommesso pianto,

sul tuo cuscino intatto nessun capello biondo,

è grande questo bagno, lo specchio è tutto mio

più non ti bacio il collo cercando di spostarti,

non sento la tua voce dir : Allora !! C’ero io,

mentre sorridendo continuavo a coccolarti,

e poi la colazione col tuo problema della dieta,

troppo buona la brioche, tu dicevi : da domani…

era sempre rimandata  l’idea del fisico d’atleta,

ma per me eri perfetta e stringevo le tue mani,

ogni giorno il tuo pensiero dolce m’accarezza

sempre vivi i ricordi che ali più non hanno

e dentro all’anima cresce immensa la tristezza

all’idea di quei giorni che più non rivivranno

ma poi provo a immaginarti lassù nel firmamento

dove la pace eterna ha il candor del tuo sorriso

e allora più non soffro e son quasi contento

perché già so dove trovarti, è quello il paradiso.


 

TI  BACERO’ I CAPELLI

 

Ti bacerò i capelli che profuman di verbena

ti prenderò per mano per sentirmi più sicuro

nella vita mia tu sei il centro della scena

e noi cammineremo insieme nel futuro

dentro la tua mente io leggerò i pensieri

cogliendo nel tuo sguardo ogni tuo segreto

per subito comprender voglie e desideri

ma resterò un amante tenero e discreto

ti guarderò negli occhi per vedere il mondo

dentro a quella luce vedo il mio sereno

non lasciarmi solo nemmen per un secondo

perché la tua mancanza è per me veleno

ti sfiorerò le labbra dal sapor di miele

che sanno dir parole che son il mio sollievo

nel mare della vita son loro le mie vele

e m’hanno raccontato quel che non sapevo

stendi le tue braccia e stringimi al tuo petto

voglio che il tuo cuore batta in sincronia

io ti regalerò la mia passione e affetto

e alterneremo gioia a momenti di follia

dirò frasi d’amore che non hai mai sentito

e se vedrò una lacrima scender sul tuo viso

saprò in un solo istante che avrai capito

che in questa vita sei tu il mio paradiso.


 

DEDICATO AI CACCIATORI

 

Tu mi dici che proteggi la natura

e mantieni un equilibrio compromesso

ma appena togli al fucile la sicura

nei tuoi occhi io leggo il tuo regresso

in te si sveglia un istinto primordiale

agli indifesi vuoi dimostrar supremazia

e la tua mira è davvero micidiale

ma sei solo un bel campion d’ipocrisia.

E’ vero l’uomo è fatto per la caccia

ma si trattava della sua sopravvivenza,

nel tuo frigo hai già tanta robaccia

di quel fagiano puoi anche fare senza,

è già un’ ora che lì sei appostato

e per colmo di sfortuna adesso piove

forse oggi è un giorno scarognato,

nella siepe c’è qualcosa che si muove

pam,pam,pam son tre i colpi in successione

sei veloce e il tuo orgoglio già gioisce

quel mirino ha un’ estrema precisione

ma il tuo cane è là in terra che guaisce.

Pazienza, come bestia valeva molto poco

per stanare la preda non era proprio adatto,

perché li rincorreva ma era sol per gioco,

come cane da riporto non valeva un gatto,

e torni mogio mogio verso la dimora

ma mentre stai perdendo ogni speranza

e stai mandando già tutto alla malora

una quaglia ti guarda in lontananza

e ancora brilla quella luce nei tuoi occhi

perché vuoto non rimane il tuo carniere

non puoi sperar che il volatile si blocchi

e devi esser più veloce di un arciere

ed è così che nella tua concitazione,

ma a raccontarlo nessuno poi ti crede,

nell’ erba inciampi e fai un ruzzolone

e parte un colpo proprio sul tuo piede.

E poi racconterai che grossa era la caccia

e chi ti ha morso all’ arto era un bel leone

per te è importante salvare almen la faccia

ma tu lo sai che sei un gran buffone.


 

I BEI RICORDI

 

I bei ricordi son come petali di rose

se li rimembri con la persona amata

ma se resti solo sono spine dolorose

regalan lacrime ad ogni tua giornata

abbracciati stretti a guardare il cielo

per donar ai nostri sogni tutto il calore

ora lo guardo ma il pianto fa da velo

più non sento del corpo il tuo tepore

in riva al mare ad osservar le onde

mano per mano pensando all’infinito

ma la mia mente adesso si confonde

su questa spiaggia solo ed intristito

com’ero felice nel sentire la tua voce

che riempiva questa casa di gaiezza

adesso scaccio questo silenzio atroce

parlando alla tua foto con tenerezza

la tua fiducia in me era assoluta

e mi dava la certezza del tuo bene

grazie amore per la gioia ricevuta

a te sempre legato da solide catene.

Ogni ricordo è dolce come un giglio

quando si è in due a riviverlo in futuro

me se sei solo è un disperato appiglio

a cui ti aggrappi, o impazzisci di sicuro.


 

TORNERA’ LA PRIMAVERA

 

Tornerà la primavera un’altra volta

e i colombacci coveran sul mio balcone,

ancor vedrò del grano la raccolta,

di nuovo osserverò nel cielo un aquilone,

attenderò di veder degl’alberi il vestito

ognun di loro col verde più brillante

e guarderò nel mare i color dell’infinito

col suo brulicar di vita entusiasmante

ancor mi stupirò allo schiudersi dei fiori

e quando l’erba verrà dal contadin tagliata,

con piacer ne inalerò i profumati odori

che danno un senso di pace più beata   

e nelle notti chiare guarderò le stelle

sapendo che là,  adesso è la tua casa

e parlerò con te di tante cose belle,

della mia anima ancor da te pervasa

e ti racconterò della natura la gaiezza

coi miei occhi vedrai del mondo lo splendor

e se avranno un’ombra velata di tristezza

forse starò pensando al mio perduto amor,

ma poi mi basterà rimembrar il tuo sorriso,

il ben che mi volevi e la nostra vita

che ancor camminerò diritto e più deciso

col tuo ricordo per me gioia infinita.