Giuliana Luciano
Agenda del poeta 2025
DESIDERIO DI UN ABBRACCIO (Un ricordo di mia madre)
Cerco la tenerezza
nel tuo sguardo
nel tuo porti soavemente
piccolo bocciolo.
Petali teneri
e rosei di delicatezza
potrebbero essere preda
di avide mascelle
di animali affamati.
Vorrei salvarli
e custodirli dentro di me
per sempre
antidoto ai veleni
del mondo, senza luci
fulgide di pace.
Desiderio di abbracciarti
e sentire nuovamente
un profumo di fiori
leggero, penetrante
meraviglioso amore
coltivato nell’intimo.
AIRONE BIANCO (Un pensiero per mio padre)
Ritto, fiero, nella bellezza
di nobiltà segnata
appari elegante
statua bianca
ma non sei di pietra
fredda, disanimata.
Airone bianco,
arrivato in città
sembri governare
il traffico urbano
e non comprendi
il pericolo della modernità.
Dove volerai
quando i mostri meccanici
cesseranno di girare?
Ti libererai della caotica giravolta
nelle vie urbane
e volerai lontano, in cieli azzurri
sgombri di fumo.
Ti seguirei
se avessi ali
non solo di pensiero.
PER IL MAESTRO GIOVANNI ALLEVI
Uno sguardo furtivo
brillano gli occhi
interrotta la voce
da un pianto interiore
con il corpo che vibra.
L’animo accendi
con il chiarore delle parole
e le dita si agitano
nell’aria, delicate
nell’attesa dell’incontro
con i tasti del pianoforte.
Il tuo amore traspare
in tutto l’essere fragile
e grande nella passione.
La musica entra nell’animo
accoglie vibrazioni
nell’estasi artistica.
NUBI SPARSE
Cielo scuro
di nubi sparse
in una serata
di un marzo mondato
dalla pioggia fitta
di gocce e cristalli
di grandine.
Atroce messaggero
di guerra con granate
armi di malsana
animazione
in spazi ristretti
contro tenere vite
tenute in scacco
dalla violenza
di uomini beffardi
della creatura umana.
BIANCO FULGORE
Si posano
le prime creature
della primavera.
Occhieggiano le primule
dai giardini in città
e tutto risente
delle emozioni del passato.
La prima ventata
della stagione di Persefone
chiamata al presente
dall’Ade.
Mi guardo dentro
in un momento
di stasi da tutto.
Scorgo ancora qualcosa
di bianco fulgore
che attraversa le tenebre.