MALINCONIA
Vorrei sprofondare nell’abisso del mare
e sopprimere il mio ego
tra le acque profonde.
Le mie idee, i miei pensieri,
i miei sogni, le mie paure,
vederli naufragare sepolti dalle onde.
LAUREA
A te che hai creduto in me
quando ero ancora una bambina..
A te che, nonostante la lontananza,
rivedo i tuoi occhi guardandomi ogni giorno allo specchio..
A te dedico la mia vittoria
con la speranza che, ovunque tu sia, possa comunque essere orgoglioso di me.
IL NUMERO PERFETTO
Due anime vagabonde
nel caos della vita.
Cuori palpitanti
con un vuoto da colmare.
L’amore li ha uniti insieme
In un vortice di baci,
perché il loro destino
era stare insieme per sempre.
IL PESCATORE
L’ondeggiare del mare al di là dell’orizzonte,
di sale e sudore imperlata la fronte.
La barca e la rete motivo d’orgoglio,
gelo e tempesta il suo unico scoglio.
L’anima al mare ha venduto,
i figli dal nido sono stornati
e i giorni di gioventù mai più ritornati.
Ah! Il destino di un vecchio canuto.
In penuria e abbondanza invoca Nettuno,
le mani bagnate d’inverno a tirare.
Oltre la moglie a casa nessuno.
È questa la vita del lupo di mare.
IL LIETO TORMENTO
Amore perduto e trovato
da tutti voluto e spesso celato,
encomio del noi e dell’io
non vuol sentire “addio”.
Amore che vede oltre l’aspetto,
cuce dolore
causa furore,
del cuore si è appropriato.
Amore. Fedeltà. Rispetto.
Talora un fiore
a volte un errore,
passione da perdere il fiato.
VANA SPERANZA
(questa poesia è dedicata a mia madre, che ha perso un figlio all’età di 22 anni a causa di un incidente stradale)
Grembo che non ti abbandona
sempre ti tiene per mano.
Amore che non riposa
e non lascia nulla al caso.
Del pargolo è il Cicerone di vita,
si cruccia di ogni ferita.
Ti tempra per il lungo viaggio
nel mondo crudele e selvaggio.
Gioisce nella tua giovinezza
e aspetta con ansia la sera.
La vecchiaia la schiena le spezza.
Il suo ritorno è ormai una chimera.
EMOZIONI PERDUTE
È questa dunque l’evoluzione?
È questa quindi la tecnologia?
Privati di ogni emozione.
Sparita ogni magia.
Uno schermo che scherma la vita
al posto di una penna tra le dita.
Si son persi tutti i colori,
libri, fogli, lettere, odori.
Quando a dir “ti amo” ci voleva coraggio
seduti abbracciati guardare un paesaggio.
Sotto la finestra la serenata
bramava la donna innamorata.
Non c’è più gente intorno.
S’illumina la notte.
Si è spento il giorno.
GABBIA
Vorrei le ali del falco
e poter volare
fin sulle montagne
e sulle onde del mare.
Vorrei occhi
Per guardare il mondo,
il cielo, la terra
e l’abisso profondo.
Ma il cuore è spento
e l’animo chiuso.
Il mio sogno di libertà
rimane precluso.
MAGICA
Gemma tra le creature.
Scrigno raro e prezioso,
custode di segreti e paure
che ad altri dir non oso.
Amicizia oltre i confini
ne esiste una ogni mille,
come quella tra Patroclo e Achille
fino alla morte vicini.
Sorella al di là del sangue,
indifferente alle malelingue.
Non c’è cosa ch’io a te non dica
mia cara unica amica.
SICILIA BEDDA
Terra di aedi e conquistatori
Musa di battaglie e grandi amori.
Pupi e carretti raccontan le gesta
dell’Orlando e la sua ira funesta.
Tradizioni con cura tramandate
perché dal tempo non sian deturpate.
Iddio con arte ti ha creata,
la perla dal mondo invidiata!
Tutto intorno il mar ti circonda,
vette innevate
spiagge infuocate,
orgoglio di sta terra feconda.
Barche da pesca e agrumeti,
giallo ginestra domina il vulcano,
colori disio di mille poeti,
emozioni il cuor portan lontano.