Giuliana Pieri - Poesie

MALINCONIA

 

Vorrei sprofondare nell’abisso del mare

e sopprimere il mio ego 

tra le acque profonde.

Le mie idee, i miei pensieri,

i miei sogni, le mie paure, 

vederli naufragare sepolti dalle onde.


 LAUREA

 

A te che hai creduto in me

quando ero ancora una bambina..

A te che, nonostante la lontananza,

rivedo i tuoi occhi guardandomi ogni giorno allo specchio..

A te dedico la mia vittoria

con la speranza che, ovunque tu sia, possa comunque essere orgoglioso di me.


IL NUMERO PERFETTO

 

Due anime vagabonde 

nel caos della vita.

Cuori palpitanti 

con un vuoto da colmare.

L’amore li ha uniti insieme

In un vortice di baci,

perché il loro destino

era stare insieme per sempre.


IL PESCATORE

 

L’ondeggiare del mare al di là dell’orizzonte,

di sale e sudore imperlata la fronte.

La barca e la rete motivo d’orgoglio, 

gelo e tempesta il suo unico scoglio.

L’anima al mare ha venduto,

i figli dal nido sono stornati

e i giorni di gioventù mai più ritornati.

Ah! Il destino di un vecchio canuto.

In penuria e abbondanza invoca Nettuno,

le mani bagnate d’inverno a tirare.

Oltre la moglie a casa nessuno.

È questa la vita del lupo di mare.


 IL LIETO TORMENTO

 

Amore perduto e trovato

da tutti voluto e spesso celato, 

encomio del noi e dell’io

non vuol sentire “addio”.

Amore che vede oltre l’aspetto,

cuce dolore

causa furore,

del cuore si è appropriato.

Amore. Fedeltà. Rispetto.

Talora un fiore

a volte un errore,

passione da perdere il fiato.


VANA SPERANZA

(questa poesia è dedicata a mia madre, che ha perso un figlio all’età di 22 anni a causa di un incidente stradale)

 

Grembo che non ti abbandona

sempre ti tiene per mano.

Amore che non riposa

e non lascia nulla al caso.

Del pargolo è il Cicerone di vita,

si cruccia di ogni ferita. 

Ti tempra per il lungo viaggio

nel mondo crudele e selvaggio.

Gioisce nella tua giovinezza 

e aspetta con ansia la sera.

La vecchiaia la schiena le spezza.

Il suo ritorno è ormai una chimera.


EMOZIONI PERDUTE

 

È questa dunque l’evoluzione?

È questa quindi la tecnologia?

Privati di ogni emozione.

Sparita ogni magia.

Uno schermo che scherma la vita

al posto di una penna tra le dita.

Si son persi tutti i colori,

libri, fogli, lettere, odori.

Quando a dir “ti amo” ci voleva coraggio

seduti abbracciati  guardare un paesaggio.

Sotto la finestra la serenata

bramava la donna innamorata.

Non c’è più gente intorno.

S’illumina la notte.

Si è spento il giorno.


GABBIA

 

Vorrei le ali del falco

e poter volare

fin sulle montagne 

e sulle onde del mare.

Vorrei occhi 

Per guardare il mondo,

il cielo, la terra 

e l’abisso profondo.

Ma il cuore è spento

e l’animo chiuso.

Il mio sogno di libertà

rimane precluso.


MAGICA

 

Gemma tra le creature.

Scrigno raro e prezioso,

custode di segreti e paure

che ad altri dir non oso.

Amicizia oltre i confini

ne esiste una ogni mille,

come quella tra Patroclo e Achille

fino alla morte vicini.

Sorella al di là del sangue,

indifferente alle malelingue.

Non c’è cosa ch’io a te non dica

mia cara unica amica.


SICILIA BEDDA

 

Terra di aedi e conquistatori

Musa di battaglie e grandi amori.

Pupi e carretti raccontan le gesta

dell’Orlando e la sua ira funesta.

Tradizioni con cura tramandate 

perché dal tempo non sian deturpate.

Iddio con arte ti ha creata,

la perla dal mondo invidiata!

Tutto intorno il mar ti circonda, 

vette innevate

spiagge infuocate,

orgoglio di sta terra feconda.

Barche da pesca e agrumeti, 

giallo ginestra domina il vulcano,

colori disio di mille poeti,

emozioni il cuor portan lontano.