Giuseppe Agliata - Poesie

Vorrei che fosse

 

Vorrei che fosse

sempre Primavera,

Primavera di vita

festa di genti

amicizia infinita

senza odii nè rancori.

Primavera,

per riscaldare i cuori

che vivono infelici.

Profumo della terra

non più bruciata,

bagnata dal sangue

di fratelli

contro fratelli.

Pace della Primavera

perenne,

fatta di suoni

di colori splendenti.

Per ogni dove

il fiorire di una stagione

che più non dovrebbe

nascere e morire.



Ed era già sera

 

Uscivo dall’ufficio

ed era già sera

andavo a lumi spenti

della memoria

ed era già sera.

Il giorno s’inabissava

lentissimo

nel cielo

ed era già sera.

La gente si affrettava

senza guardarsi,

ogni volto si cancellava

ed era già sera.

La strada era lucida

per la pioggia caduta,

nastro mobile dei pensieri

ed era già sera.

Camminavo già nel passato

nel passato vicino e tenero

della mia vita

ed era già sera.



America

 

Nel mio pensiero

nella mia mente

nelle mie vene

sulle mie labbra

c’è scritto America.

Sulle colline di bianco sale

sotto l’ardente sole della mia terra

c’è scritto America.

Nell’aria che respiro nel volo delle rondini 

sulle onde del mare tra le bianche nuvole

c’è scritto America.

Nella pioggia che cade sul seme che nasce

nell’alba che sorge sul lavoro dei campi

c’è scritto America.

Sulle ali dell’aquila che vola sicura

tra le cime dei monti

per i liberi cieli c’è scritto America.

Sui muri delle case

sui giardini fioriti di gerani e mimose

c’è scritto America.

Nell’Ave Maria rivolta al Signore

tra le mura di casa al calar della sera

c’è scritto America.

America

una sola parola

scolpita nel cuore

quale atto d’amore

ad una terra che amo.



Primavera siciliana

 

A Primavera

la campagna

s’ammanta

di colori,

il respiro

si fa più leggero.

Nell’aria il profumo

di zagara.

Il mandorlo di bianco

e il pesco di rosa

fioriscono nei miei occhi.

La rondine

torna a garrire

nei profumati colori

di questa mia terra

che sempre m’ispira primavera.



Per una donna

 

Per i campi silenti

vanno i tuoi pensieri

e come farfalle

volano

di fiore in fiore,

mentre tu, donna

simile ad una spiga

di grano compiuta

ti fai cullare dal vento

e continui a sognare.



Gli amanti

 

Camminiamo soli

nell’immenso mare

dell’ignoto

e il temporale

di continuo

avanza

verso di noi,

viviamo uniti.



Ricordi

 

Affiora alla mente

il ricordo

delle fiabe,

che nelle sere

siciliane

mi raccontavano

i nonni

gli eterni nonni:

castelli, prati verdi

belle dai sette veli

e cavalieri disarcionati,

ma per amore.

Cavalli alati

verso la Luna

con un unico

passeggero

di mente leggero:

Orlando!

Ora sento

che mi arriva

una voce dal passato

uguale alle fiabe,

la voce dei nonni

uguale alla mia.


 

Solitudine

 

Respiro l’aria

di questa valle chiara

e tu non ci sei.

Mi muovo nell’oro del sole

e tu non ci sei.

Bevo acqua di fonte

tra rami del cuore

e tu non ci sei.

Sillabo le parole

dolcissime

dei nostri incontri

e tu non ci sei.

Vedo rifiorire

gli oleandri

lungo il viale degli amanti

e tu non ci sei.

Rivedo i tuoi occhi,

ricordo ogn’istante

e la tua voce suadente,

e tu non ci sei.

Sento la carezza del vento

che arriva al tramonto,

una voce che chiama

il respiro dell’essere

e tu non ci sei.


 

Il treno

 

Tra le cose

Archiviate

nella memoria,

ricordo ancora

quel treno lento

salire sbuffando,

lungo il sentiero

di montagna,

tra greggi e campi

fischiando. Quel treno,

che a me bambino

sembrava enorme,

imprendibile

ora non c’è più

è andata via

pure la rotaia.

Tutto è scomparso,

non è rimasto nulla

solo il ricordo

di questi versi miei.


 

Pensieri

 

Farfalle

che volano

pensieri che fuggono

fiori

che sbocciano

fiumi che scorrono

il vento

che soffia

sul giorno che muore.