I. Reenison - Poesie

CERCANDOMI TRA I VERSI

 

Mi sono persa.

L’io che mi appartiene

mi gira intorno

ma non si poggia su di me.

Non riesco più a trovarmi,

qualcun altro deve avermi già raccolta

perché io

con le mie stesse mani

mi sfioro appena.

E prima o poi affogherò

in quest’oceano di ricordi

che mi spiazzano ogni volta.

Niente di spiegabile,

niente di comprensibile.

tutto da studiare,

tutto da osservare.

Scappo lontano

ma resto ancora qui

con i piedi per terra

a guardarmi intorno

mentre la parte più profonda di me

evade

contenta di non stare più in questo corpo.

Cosa mi resta allora?

Soltanto materia

completamente vuota.

Niente sentimenti,

niente personalità.

Addio, amici miei

è stato bello conoscervi.


SOLITUDINE D’ANIMO

 

Spengo la mia mente

e vedo la mia figura lontana

in tempi remoti

quando l’amore

mi sfiorava appena.

Guardavo il mio riflesso

nell’acqua limpida di questo mare

e capivo quanto inutile fossi

quanto insignificante fosse la mia anima.

Ho aperto gli occhi

l’illusione mi ha abbandonata.

Sono uno stupido stereo

che riproduce canzoni casuali

senza fermarsi

e senza sapere la fine che farà domani.

Mi spengo

e mi ritrovo

nell’oscurità

a piangere

sotto questo cielo

che non mi rappresenta

così illuminato

e pieno di stelle

rigata da lacrime trasparenti

consapevole del fatto

che importante non lo sono per nessuno,

e mai lo sarò.


ILLUSIONE

 

Un suo sguardo

è tutto ciò

di cui ho bisogno.

I suoi occhi

poggiati sulla mia figura

ed i miei

a danzare

dentro la sua testa.

Gli occhi,

dicono più

di quanto banali parole possano fare.

Gli occhi,

non c’è cosa più invitante

se non il desiderio di volerci esplodere dentro.

Ma lo sguardo

così bello ed intenso

è tutt’illusione,

da cui non si può sfuggire.

Quando due occhi si incontrano

si ha modo di conoscere l’oceano

ma quando è uno solo lo sguardo

ad incontrare due occhi spenti,

ci si lascia morir dentro.

E le emozioni non diventano altro

che onde agitate

di questo mare

che in confronto all’oceano

è nullo.

Inutil comun cosa chiamata illusione.


IL MARE DENTRO, L’UNIVERSO INTORNO A ME

 

E m’hai lasciata così

col mare dentro

a sgretolarmi

a perdere ogni petalo della mia anima.

La rosa, ormai stanca

è spoglia, ora.

Il petalo della gioia, volato via

e con sé

anche il petalo della rabbia.

Con me, soltanto tristezza

questo petalo cupo che sta perdendo la sua essenza,

sta per dissolversi

e allora

non so cosa resterà più

di me.

Il tocco leggero delle mie dita

a raccogliere le lacrime che coprono il mio volto.

Ora, mi sento vuota.

L’oceano, intorno a me

ma io continuo a concentrarmi

sulla piccola distesa salata, immobile dentro di me.

Queste sfumature di colori

a riempire i miei  occhi;

l’orizzonte, a conquistare il mio sguardo

ma quello che ho dentro, è più forte.

Mi lascio andare su questa fine sabbia

le mie gambe cedono

ed il mio corpo esplode

e non posso far altro che lasciarmi morire.

Come il sole ferisce la luna quando si fa strada nella luce del giorno,

così le mie emozioni si scagliano contro di me,

colpendomi nel profondo

ferite superficiali, che penetrano nella più profonda parte

di me stessa.

Questa centrale della luce elettrica

ustiona i miei occhi

e blocca le mie parole.

Non so parlare

sono i miei polmoni ad urlare

non riescono più a ricevere ossigeno.

Cerco di svegliarmi

cerco di trovare illusione, dove non ce n’è.

I miei occhi sono aperti

a fissare l’universo intorno a me.

Questo cielo punteggiato

a creare la giusta atmosfera.

Non riesco ad andare oltre

potrei raggiungere questo cielo stellato,

se solo ci riuscissi.

Ma il mare dentro di me

incolla i miei piedi su questa fine sabbia.


PARLO, URLO, MUOIO

 

Parlo

con la bocca ricucita

da un filo rosso

quasi impercettibile

di parole trasparenti.

Urlo

con la gola spezzata

ed un’anima rotta

persasi

lungo il suo tragitto.

Muoio

con la mente lontana

e due occhi stabili

che senza sosta

continuano ad amarti

come mai

hanno smesso di fare.


CON TE

 

E sono scomparsa ancora

nel vuoto dei miei giorni

mentre non ci sei,

mentre compari e scompari

senza guardarmi dentro.

E ti aspetto ogni istante,

ti desidero ancora,

anche se non lo dico.

Perché la vita era migliore

quando eri con me.

Io ero migliore

quando ero con te.


SENTIMENTI SMARRITI

 

Scappa,

prima che qualcuno ti scopra,

perché poi

t’abbandonerà.

E sarai solo

come lo sei sempre stato,

e perderai colore,

e diventerai sfumature

nere e bianche

senza sentimenti.


COLORI CHE PARLANO DI ME

 

Ogni sera

all’ora del crepuscolo

muoio un po’

perdendomi

sempre più.

Le diverse sfumature

del cielo

non mi risvegliano l’anima

ma mi finiscono addosso

mangiandomi e uccidendomi

mescolandosi con me.

E divento nuvole oscure

che coprono quest’arancio,

mischiandomi con esso

creando colori

che

finalmente

parlano di me.


LE SFUMATURE DEL CIELO

 

Vorrei sfogliare

le pagine della tua vita

come tu sfogli

quel libro che tanto ti piace

di Sarajilic.

Vorrei baciarti quelle labbra

e annusare il tuo profumo

perdermi nel tuo corpo

per poi ritrovarmi insieme a te

su di una terrazza

al tramonto

a fissare le diverse sfumature

che il cielo

lunatico

crea.


SENTIMENTI VOLATI VIA

 

Le ore passano

i minuti scadono

ma il tempo resta immobile

a farmi compagnia,

a ricordarmi di tutti i secondi

passati a lacerarmi.

Tu eri lì

a guardarmi morire

a guardarmi spegnere

pian piano.

Tu, tu lo sapevi.

Tu, sapevi più di me.

Gli alberi, intorno a me

è come loro che mi sento

nuda dalle mie emozioni

spoglia

da ogni singolo sentimento

che potrebbe farmi sentire umana.

Dov’è finito l’amore?

Tu, l’hai lasciato andare

hai lasciato che morisse

in ogni singola parte di te.

L’hai abbandonato lì

nel tuo animo

dove non l’avresti più avuto indietro.

Le tue dita a consolarmi

sensazione più bella non c’è.