CERCANDOMI TRA I VERSI
Mi sono persa.
L’io che mi appartiene
mi gira intorno
ma non si poggia su di me.
Non riesco più a trovarmi,
qualcun altro deve avermi già raccolta
perché io
con le mie stesse mani
mi sfioro appena.
E prima o poi affogherò
in quest’oceano di ricordi
che mi spiazzano ogni volta.
Niente di spiegabile,
niente di comprensibile.
tutto da studiare,
tutto da osservare.
Scappo lontano
ma resto ancora qui
con i piedi per terra
a guardarmi intorno
mentre la parte più profonda di me
evade
contenta di non stare più in questo corpo.
Cosa mi resta allora?
Soltanto materia
completamente vuota.
Niente sentimenti,
niente personalità.
Addio, amici miei
è stato bello conoscervi.
SOLITUDINE D’ANIMO
Spengo la mia mente
e vedo la mia figura lontana
in tempi remoti
quando l’amore
mi sfiorava appena.
Guardavo il mio riflesso
nell’acqua limpida di questo mare
e capivo quanto inutile fossi
quanto insignificante fosse la mia anima.
Ho aperto gli occhi
l’illusione mi ha abbandonata.
Sono uno stupido stereo
che riproduce canzoni casuali
senza fermarsi
e senza sapere la fine che farà domani.
Mi spengo
e mi ritrovo
nell’oscurità
a piangere
sotto questo cielo
che non mi rappresenta
così illuminato
e pieno di stelle
rigata da lacrime trasparenti
consapevole del fatto
che importante non lo sono per nessuno,
e mai lo sarò.
ILLUSIONE
Un suo sguardo
è tutto ciò
di cui ho bisogno.
I suoi occhi
poggiati sulla mia figura
ed i miei
a danzare
dentro la sua testa.
Gli occhi,
dicono più
di quanto banali parole possano fare.
Gli occhi,
non c’è cosa più invitante
se non il desiderio di volerci esplodere dentro.
Ma lo sguardo
così bello ed intenso
è tutt’illusione,
da cui non si può sfuggire.
Quando due occhi si incontrano
si ha modo di conoscere l’oceano
ma quando è uno solo lo sguardo
ad incontrare due occhi spenti,
ci si lascia morir dentro.
E le emozioni non diventano altro
che onde agitate
di questo mare
che in confronto all’oceano
è nullo.
Inutil comun cosa chiamata illusione.
IL MARE DENTRO, L’UNIVERSO INTORNO A ME
E m’hai lasciata così
col mare dentro
a sgretolarmi
a perdere ogni petalo della mia anima.
La rosa, ormai stanca
è spoglia, ora.
Il petalo della gioia, volato via
e con sé
anche il petalo della rabbia.
Con me, soltanto tristezza
questo petalo cupo che sta perdendo la sua essenza,
sta per dissolversi
e allora
non so cosa resterà più
di me.
Il tocco leggero delle mie dita
a raccogliere le lacrime che coprono il mio volto.
Ora, mi sento vuota.
L’oceano, intorno a me
ma io continuo a concentrarmi
sulla piccola distesa salata, immobile dentro di me.
Queste sfumature di colori
a riempire i miei occhi;
l’orizzonte, a conquistare il mio sguardo
ma quello che ho dentro, è più forte.
Mi lascio andare su questa fine sabbia
le mie gambe cedono
ed il mio corpo esplode
e non posso far altro che lasciarmi morire.
Come il sole ferisce la luna quando si fa strada nella luce del giorno,
così le mie emozioni si scagliano contro di me,
colpendomi nel profondo
ferite superficiali, che penetrano nella più profonda parte
di me stessa.
Questa centrale della luce elettrica
ustiona i miei occhi
e blocca le mie parole.
Non so parlare
sono i miei polmoni ad urlare
non riescono più a ricevere ossigeno.
Cerco di svegliarmi
cerco di trovare illusione, dove non ce n’è.
I miei occhi sono aperti
a fissare l’universo intorno a me.
Questo cielo punteggiato
a creare la giusta atmosfera.
Non riesco ad andare oltre
potrei raggiungere questo cielo stellato,
se solo ci riuscissi.
Ma il mare dentro di me
incolla i miei piedi su questa fine sabbia.
PARLO, URLO, MUOIO
Parlo
con la bocca ricucita
da un filo rosso
quasi impercettibile
di parole trasparenti.
Urlo
con la gola spezzata
ed un’anima rotta
persasi
lungo il suo tragitto.
Muoio
con la mente lontana
e due occhi stabili
che senza sosta
continuano ad amarti
come mai
hanno smesso di fare.
CON TE
E sono scomparsa ancora
nel vuoto dei miei giorni
mentre non ci sei,
mentre compari e scompari
senza guardarmi dentro.
E ti aspetto ogni istante,
ti desidero ancora,
anche se non lo dico.
Perché la vita era migliore
quando eri con me.
Io ero migliore
quando ero con te.
SENTIMENTI SMARRITI
Scappa,
prima che qualcuno ti scopra,
perché poi
t’abbandonerà.
E sarai solo
come lo sei sempre stato,
e perderai colore,
e diventerai sfumature
nere e bianche
senza sentimenti.
COLORI CHE PARLANO DI ME
Ogni sera
all’ora del crepuscolo
muoio un po’
perdendomi
sempre più.
Le diverse sfumature
del cielo
non mi risvegliano l’anima
ma mi finiscono addosso
mangiandomi e uccidendomi
mescolandosi con me.
E divento nuvole oscure
che coprono quest’arancio,
mischiandomi con esso
creando colori
che
finalmente
parlano di me.
LE SFUMATURE DEL CIELO
Vorrei sfogliare
le pagine della tua vita
come tu sfogli
quel libro che tanto ti piace
di Sarajilic.
Vorrei baciarti quelle labbra
e annusare il tuo profumo
perdermi nel tuo corpo
per poi ritrovarmi insieme a te
su di una terrazza
al tramonto
a fissare le diverse sfumature
che il cielo
lunatico
crea.
SENTIMENTI VOLATI VIA
Le ore passano
i minuti scadono
ma il tempo resta immobile
a farmi compagnia,
a ricordarmi di tutti i secondi
passati a lacerarmi.
Tu eri lì
a guardarmi morire
a guardarmi spegnere
pian piano.
Tu, tu lo sapevi.
Tu, sapevi più di me.
Gli alberi, intorno a me
è come loro che mi sento
nuda dalle mie emozioni
spoglia
da ogni singolo sentimento
che potrebbe farmi sentire umana.
Dov’è finito l’amore?
Tu, l’hai lasciato andare
hai lasciato che morisse
in ogni singola parte di te.
L’hai abbandonato lì
nel tuo animo
dove non l’avresti più avuto indietro.
Le tue dita a consolarmi
sensazione più bella non c’è.