IlBiondo - Poesie

Arte

 

Fiore mio, non avere paura

del cielo terso delle mie parole e di come,

cesellate in arte si dilatano

di letizia quando le puoi udire,

i tuoi occhi mi sciolgono in estasi

mentre tu, così vicina a me,

non puoi fare a meno di guardarmi

assorbendomi felice nelle tue fibre

sino al punto in cui, raggiunto il cuore

e protetta dalle invidie del tempo,

posso luminoso completarmi con te

in una sola forma d’amore


Cincia

 

Avendoti mia dolce

tra i palmi socchiusi,

come una piccola cincia

che si ritrae impaurita,

ti proteggerò dagli aspri venti

di sempiterne bocche cupe

e gli inevitabili bagordi

di voraci sentinelle che,

sopraffatte, saranno dissolte

dalle luci del tuo canto.

Avendoti mia, venere in piuma,

dischiuderò così le mie mani

per vederti spiegare le ali

e volare danzando serena

in questo cielo di primavera


Delicata

 

Trionfa inarrestabile la bellezza della natura

che ti fa propria, che ti trattiene, che ti ama,

che ti assorbe arrendevole in ogni stagione

e in ogni divina forma del creato cui somigli.

Imprevedibile mi travolge e mi ammalia il cuore

la tua anima e il suo cangiante colore che ti discerne

dalla più rara e delicata orchidea che conosci

e che di te non può che provar invidia

e incontentabile desiderio di possederti.

Tu, in tutto questo sei unico mio fiore tra i fiori,

unico mio senso tra i sensi,

unica mia percezione tra le eccezioni

ed io umile, da semplice spettatore soltanto,

amo te che sei la mia natura


Erratico

 

Quando ti osservo, il tempo i rumori le distanze

e i dolori, fondendosi, svaniscono all’istante

e mi vedo somigliare senza indugio

a una stella che cade lontano perdendosi

nella disarmante profondità dei tuoi occhi,

qui mi ritrovo scosso e sereno,

infranto e cullato da una luce indulgente

e in questa breve disgregante eternità

osservo dalla arcana dolcezza del tuo volto

me stesso che vacilla frasi brevi e banali,

incosciente in vacuità di pensiero,

assorto e irrimediabilmente erratico d’amore

per una donna dalla grazia imperitura


Erta

 

Ho bisogno di te

e che tu mi sorprenda ad amarti

come un bimbo ama la cioccolata,

come al risveglio in un cielo plumbeo

l’indomani di una nevicata,

ho bisogno di te

e che tu mi rapisca all’imbrunire

come una farfalla su di un fiore,

come il cammino sui denti all’Erta

dove incontri il cacciatore,

ho bisogno di te

e di ogni tuo ristoro nel lenzuolo

come il cuore bacia la mente,

come il palpito di campane a festa

sotto il sole e a luci spente


Il Tuo Sorriso

 

Spoglio costante il fruscio di pensieri

che mi dan tormento come le foglie d’autunno

tra i sentieri dei monti

e l’impavida brina che le consuma in gennaio.

Vivo istanti tumultuosi

come le incantevoli nubi nei cieli meridiani,

il fragore delle acque dalle quote sino a valle

e mi ritrovo assorto, beato ed impreciso

avendo a mente il buon sapore

che conduce al tuo sorriso


Inebrio

 

Quando uniti nella pelle,

scostandoti poco la chioma

dalle mie labbra udrai che t’amo,

gli occhi tuoi chiusi

e leggeri d’euforia

nel lampo che ti scuote

e le tue mani, le tue membra

a stringermi precise

e le tue unghie, la tua energia

avvamparmi nella mente,

devastato nel bagliore assoluto

mi affiderò a te

e l’inebrio del tuo cuore


Neo

 

Avido di baci, irresistibile,

sul labbro che sfugge

cedo rapido alla balìa

del neo piccino mio adorato

che cattura, sorprende e ama

l’imperfetta mia passione

variegata nel tuo viso.

Baldo e fervente ho desiderio 

di averlo mio nella bocca

e nei sensi il suo sapore,

di averlo avanti a me

come fosse carta su cui,

impercettibile e sincero,

io possa scrivere che t’amo


Tempo

 

Mi chiedo io cosa ancora ti trattenga dal volermi scuotere

e con euforica passione stringermi al petto,

ho rapito la bellezza agli astri e mutandola in parole

descritto la tua armonia in un fiore,

ho consumato monti e fiumi, divelto cieli, boschi e nubi

avendo gli occhi scuri della notte,

ho corrotto la via effimera che all’infinito ti allontana

e immutabile ti percorre,

ho rimestato il colore dei prati e le profondità dei mari

solcando i moti che ho veduto,

ho curvato il tempo e il sorriso abbattendovi le note del vento

e le mie labbra sul tuo cuore,

ho creato così poco e mesto l’io mi duole se amare il tutto

mio spoglio d’uomo a te non può bastare


Valenza

 

Una delle più grandi bellezze che irrimediabilmente

di te mi seducono è certamente la seria valenza che adoperi

nei momenti in cui vivi la libertà della tua passione,

nella piena fierezza che cavalchi attraverso i tuoi

racconti e nel placido fervore che ti inarca il sopracciglio.

Tutta questa bellezza ti dona una elegante dote

che senza dubbio ti distingue nell’eccellenza

dell’antica arte della caccia e del rispetto che merita.

Ti vedo come se da sempre io fossi presente nella

tua vita, nei giorni gelidi, umidi o assolati,

dove la forza e la grandezza che ti permeano l’anima

quando solchi i sentieri dei monti o riposi alla posta

diviene tale da lasciarmi senza parole, attonito

e innamorato nello sguardo dei tuoi intenti