Un nuovo giorno è sorto per me
S’affretta il vento a sfilacciare
le nuvole e ad aprire varchi
per i raggi del sole.
Ed ecco che le scie delle lumache
rilucono sui muri,
i girasoli schizzano verso l’alto
l’oro dei petali e il verde scuro
delle foglie è così intenso
da sembrare grondante d’olio.
Un nuovo giorno è sorto per me.
Mentre un refolo di vento
si incurva per accarezzare
gli steli dei cardi baciati dal sole,
un getto d’acqua fredda
fa scivolare via dai miei occhi
ogni residuo cristallizzato
e graffiante delle lacrime
versate nella notte.
Spalanco la finestra, sedotta
dalla gioiosa melodia di un cinguettio.
Un raggio di luce mi penetra,
raggiunge il mio cuore e lo infiamma.
Un nuovo giorno è sorto per me.
Mi invita ad inghiottire
brandelli di cielo cobalto
e a dimenticare di essere stata,
nella notte, una viandante
in cerca di se stessa.
Priorità
Quando sentirai il rimbombo
della corazza e dell’elmo
gettati a terra
e vedrai la resa delle mie braccia,
non precipitarti
ad ammantarmi di rose
e di parole di zucchero.
Esamina prima
tutte le mie ferite
e cura quelle che sanguinano
ancora, ad una ad una.
Se lo farai, sarò per te
il più seducente di tutti i fiori
e tu potrai sbronzarti
all’infinito con il mio nettare.
Nella morsa di un virus
Febbraio 2020
Deltaplani smarriti,
scossi
da un vento incerto.
Versi infranti,
slegati
da una strofa ribelle.
Carovane stanche,
schiacciate
da un tempo immobile.
…
…
Orsù metafore, non vi fermate!
Fatevi ancora avanti!
Appariranno di nuovo i colori
dell’arcobaleno
sui fotogrammi dell’anima.
Ma ora raccontate quello che siamo.
Smascherateci.
Identificateci.
Reset
Sgombriamo la mente dai rimpianti,
e dalle appassite delusioni;
scrolliamoci di dosso le vane illusioni
e le sfrenate ambizioni, spesso accecanti.
Passiamo al setaccio le nostre intenzioni,
le parole, i sogni e poi anche i pensieri,
per ritrovare solo quelli puri e sinceri,
che sanno volare in alto, come gli aquiloni.
Liberiamoci da ogni brama di smodato progresso,
spremiamo con forza la materia a noi circostante
e poi filtriamone il succo restante,
per ricavarne l’essenziale, dimenticandoci dell’eccesso.
Sciacquiamoci l’anima.
Risciacquiamola ancora.
Galleggia già la larva della cupidigia.
Schiacciamola.
L’autenticità sia la nostra aspirazione.
La sobrietà il nostro distintivo.
Ricominciamo a vivere, già da adesso,
circondandoci di pace e di amore.
Nessuna retorica: evitiamo davvero ogni inutile dolore!
Ricominciamo a vivere, già da adesso:
ogni rinvio non è più ammesso.
Riflessi turbanti
Ogni angolo di cielo,
nell’ora in cui si indorano
gli orizzonti,
tornerà ad infiammare
gloriosamente
il rosso della porpora,
solo quando
non si vedrà più riflesso
negli occhi sbarrati,
algidi, vitrei
di un bambino
che non ha briciole di pane
tra le mani.
Il giardino della vostra Amicizia
Nelle domeniche opache,
spoglie di luce,
nelle estati scontrose,
foriere di albe fredde,
e nelle notti lugubri,
turgide di lacrime
il giardino della vostra
Amicizia è per voi
un’oasi nel deserto.
Badate a non lasciare
l’erba scompigliata
e a spazzare via
ogni foglia secca.
Abbiate cura
del vostro giardino.
Così i suoi fiori
serberanno sempre
per voi
quei profumi dolci
e persistenti
che finora
prodigiosamente
hanno attenuato
il fetido odore
dei vostri dolori.
Pensieri dissetanti
Ricordati
di scoperchiare il pozzo
dei tuoi pensieri,
ogni volta che ti soffermi
a contemplare la notte
nel suo brulicame di stelle.
Inesauribile
è la sete di immensità
della mente.
Faccia a faccia con la Vita
Quando nell’avversità
la Vita mi piomba addosso minacciosa,
io non posso, per difendermi,
nella natura confondermi,
come fa un camaleonte
tra il verde delle foglie,
né nel buio nascondermi,
come fa un lombrico
nelle viscere della Terra.
Non posso schizzare via lontano
come fa uno scoiattolo
verso la cima di un albero,
né sfidare le altezze,
come fa una rondine al di sopra dei tetti.
Quando nell’avversità
la Vita mi piomba addosso minacciosa,
io non posso, per difendermi,
sorprenderla all’istante,
né raggirarla con un astuto inganno.
È la Vita che mi precede
e mi urla di affacciarmi,
di affrontarla guardandola in faccia.
Ed io, ancorata a queste zolle,
che qualche mia lacrima
hanno già assaporato,
rinnovo ancora la mia promessa
d’amore a questa mia esistenza.
Mentre avverto remoti
un fitto batter d’ali e il pesante
affanno di un animale in fuga,
stringo il coraggio tra le mani,
decifro i suoni di quell’urlo
e, con un preghiera nel cuore,
scelgo la tolleranza
come mia miglior corazza.
Nata in una primavera diversa
Aprile 2020
Esplode la nostra gioia,
ora che questa diversa primavera
della meravigliosa notizia è foriera
che un altro miracolo della vita si avvera.
Si propaga il tuo raggio di luce,
sui prati corre con esultanza,
invita i fiori ad una giocosa danza
e ci raggiunge entrando in una stanza.
Si annidano tra le stelle i tuoi sogni,
lontano dai nostri pensieri scompigliati
e ad insolite sensazioni appigliati
in questi giorni così diversi e inaspettati.
Diversa ora è la natura,
che libera sprigiona i suoi canti,
risanata dai nostri rumori assordanti
e dalle nostre frenesie incalzanti.
Diversa ora è la tua famiglia,
disgiunta, vincolata ad uno schermo per scambiare
sorrisi, e impaziente di poter su di te riversare
tutto l’amore che ti vuol donare.
Diversi ora siamo noi,
che in questa fragilità riscopriamo la prudenza,
le priorità della nostra esistenza
e degli eccessi la loro inconsistenza.
E ripensando a questi giorni un po’ confusi,
anche a te ci troveremo a ricordare
che un pensiero d’amore una parete può squarciare
e i germogli di Speranza ovunque vogliono spuntare.
Torneranno sempre soavi e azzurre primavere.
Ma la più lieta sarà per te quella che sboccerà nel tuo cuore
se avrai saputo delle apparenze offuscare ogni bagliore
e la luce della Verità cercare con ardore.
Scambio inaspettato
Quando nella notte
le tue mani accarezzano
delicatamente il mio viso
e le tue labbra suggono
dolcemente le mie,
la fredda luna
lascia penetrare
nella nostra stanza
i suoi raggi
per attingere
quel vivido calore.
Non ce ne accorgiamo.
Ma ci risvegliamo al mattino
con un po’ di polvere di stelle,
odorante di malinconia,
sugli occhi.