Irene Biondini - Poesie

Un nuovo giorno è sorto per me

 

S’affretta il vento a sfilacciare 

le nuvole e ad aprire varchi 

per i raggi del sole.

Ed ecco che le scie delle lumache 

rilucono sui muri,

i girasoli schizzano verso l’alto

l’oro dei petali e il verde scuro 

delle foglie è così intenso

da sembrare grondante d’olio.

Un nuovo giorno è sorto per me.

Mentre un refolo di vento

si incurva per accarezzare 

gli steli dei cardi baciati dal sole,

un getto d’acqua fredda 

fa scivolare via dai miei occhi

ogni residuo cristallizzato 

e graffiante delle lacrime 

versate nella notte. 

Spalanco la finestra, sedotta

dalla gioiosa melodia di un cinguettio.

Un raggio di luce mi penetra,

raggiunge il mio cuore e lo infiamma.

Un nuovo giorno è sorto per me.

Mi invita ad inghiottire

brandelli di cielo cobalto

e a dimenticare di essere stata,

nella notte, una viandante  

in cerca di se stessa.


Priorità

 

Quando sentirai il rimbombo

della corazza e dell’elmo

gettati a terra

e vedrai la resa delle mie braccia,

non precipitarti 

ad ammantarmi di rose

e di parole di zucchero.

Esamina prima

tutte le mie ferite

e cura quelle che sanguinano

ancora, ad una ad una.

Se lo farai, sarò per te

il più seducente di tutti i fiori

e tu potrai sbronzarti

all’infinito con il mio nettare.


Nella morsa di un virus

Febbraio 2020

 

Deltaplani smarriti,

scossi

da un vento incerto.

 

Versi infranti,

slegati

da una strofa ribelle.

 

Carovane stanche,

schiacciate

da un tempo immobile.

Orsù metafore, non vi fermate!

Fatevi ancora avanti!

 

Appariranno di nuovo i colori

dell’arcobaleno

sui fotogrammi dell’anima.

 

Ma ora raccontate quello che siamo.

 

Smascherateci.

Identificateci.


Reset

 

Sgombriamo la mente dai rimpianti,

e dalle appassite delusioni;

scrolliamoci di dosso le vane illusioni

e le sfrenate ambizioni, spesso accecanti.

 

Passiamo al setaccio le nostre intenzioni,

le parole, i sogni e poi anche i pensieri,

per ritrovare solo quelli puri e sinceri,

che sanno volare in alto, come gli aquiloni.

Liberiamoci da ogni brama di smodato progresso,

spremiamo con forza la materia a noi circostante

e poi filtriamone il succo restante,

per ricavarne l’essenziale, dimenticandoci dell’eccesso.

 

Sciacquiamoci l’anima.

 

Risciacquiamola ancora.

Galleggia già la larva della cupidigia.

Schiacciamola.

 

L’autenticità sia la nostra aspirazione.

La sobrietà il nostro distintivo.

 

Ricominciamo a vivere, già da adesso,

circondandoci di pace e di amore.

Nessuna retorica: evitiamo davvero ogni inutile dolore!

Ricominciamo a vivere, già da adesso:

ogni rinvio non è più ammesso.


 

Riflessi turbanti

 

Ogni angolo di cielo,

nell’ora in cui si indorano 

gli orizzonti,

tornerà ad infiammare 

gloriosamente

il rosso della porpora,

solo quando 

non si vedrà più riflesso

negli occhi sbarrati,

algidi, vitrei

di un bambino

che non ha briciole di pane

tra le mani.


Il giardino della vostra Amicizia

 

Nelle domeniche opache,

spoglie di luce,

nelle estati scontrose,

foriere di albe fredde,

e nelle notti lugubri,

turgide di lacrime

il giardino della vostra 

Amicizia è per voi 

un’oasi nel deserto.

Badate a non lasciare 

l’erba scompigliata 

e a spazzare via 

ogni foglia secca.

Abbiate cura 

del vostro giardino.

Così i suoi fiori 

serberanno sempre

 per voi

quei profumi dolci 

e persistenti 

che finora 

prodigiosamente

hanno attenuato 

il fetido odore 

dei vostri dolori.


Pensieri dissetanti

 

Ricordati 

di scoperchiare il pozzo 

dei tuoi pensieri,

ogni volta che ti soffermi

a contemplare la notte

nel suo brulicame di stelle.

Inesauribile 

è la sete di immensità

della mente.


Faccia a faccia con la Vita

 

Quando nell’avversità

la Vita mi piomba addosso minacciosa,

io non posso, per difendermi,

nella natura confondermi,

come fa un camaleonte 

tra il verde delle foglie,

né nel buio nascondermi,

come fa un lombrico

nelle viscere della Terra.

Non posso schizzare via lontano

come fa uno scoiattolo

verso la cima di un albero,

né sfidare le altezze,

come fa una rondine al di sopra dei tetti.

Quando nell’avversità

la Vita mi piomba addosso minacciosa,

io non posso, per difendermi,

sorprenderla all’istante,

né raggirarla con un astuto inganno.

È la Vita che mi precede

e mi urla di affacciarmi,

di affrontarla guardandola in faccia.

Ed io, ancorata a queste zolle,

che qualche mia lacrima

hanno già assaporato,

rinnovo ancora la mia promessa 

d’amore a questa mia esistenza.

Mentre avverto remoti

un fitto batter d’ali e il pesante 

affanno di un animale in fuga,

stringo il coraggio tra le mani,

decifro i suoni di quell’urlo 

e, con un preghiera nel cuore,

scelgo la tolleranza 

come mia miglior corazza.


Nata in una primavera diversa

Aprile 2020

 

Esplode la nostra gioia,

ora che questa diversa primavera

della meravigliosa notizia è foriera

che un altro miracolo della vita si avvera.

 

Si propaga il tuo raggio di luce,

sui prati corre con esultanza,

invita i fiori ad una giocosa danza

e ci raggiunge entrando in una stanza.

 

Si annidano tra le stelle i tuoi sogni,

lontano dai nostri pensieri scompigliati

e ad insolite sensazioni appigliati

in questi giorni così diversi e inaspettati.

 

Diversa ora è la natura,

che libera sprigiona i suoi canti,

risanata dai nostri rumori assordanti

e dalle nostre frenesie incalzanti.

 

Diversa ora è la tua famiglia,

disgiunta, vincolata ad uno schermo per scambiare

sorrisi, e impaziente di poter su di te riversare

tutto l’amore che ti vuol donare.

 

Diversi ora siamo noi,

che in questa fragilità riscopriamo la prudenza,

le priorità della nostra esistenza

e degli eccessi la loro inconsistenza.

 

E ripensando a questi giorni un po’ confusi,

anche a te ci troveremo a ricordare

che un pensiero d’amore una parete può squarciare

e i germogli di Speranza ovunque vogliono spuntare.

 

Torneranno sempre soavi e azzurre primavere.

Ma la più lieta sarà per te quella che sboccerà nel tuo cuore

se avrai saputo delle apparenze offuscare ogni bagliore

e la luce della Verità cercare con ardore.


Scambio inaspettato

 

Quando nella notte

le tue mani accarezzano

delicatamente il mio viso

e le tue labbra suggono 

dolcemente le mie,

la fredda luna

lascia penetrare

nella nostra stanza

i suoi raggi

per attingere

quel vivido calore.

 

Non ce ne accorgiamo.

 

Ma ci risvegliamo al mattino

con un po’ di polvere di stelle,

odorante di malinconia,

sugli occhi.