Figlia delle fila di un mito
Aracne non faceva altro
che tessere la tela
della sua rovina;
trasformata
in ragno
avrebbe cotinuato a creare
quanto emergeva
dalle sue virtù
più celate.
Urli Aracne
dalla prigionia
delle sue sbarre argentate!
Tra lei, Arianna e Penelope
si dipana il gomitolo
di armoniose metamorfosi
subordinate ad Atena
e protette da Venere,
solo che
nel mio mito
Atena sottrae le frecce a Eros
e si trafigge
con tutta la forza che ha.
Nella rete del ricordo
Nasciamo felici
ma un’elevata
percentuale di noi
se lo dimentica,
si perde
e si disperde
nella “controvita”
della depressione,
al punto che ci sentiamo
autorizzati a rivendicare
il nostro diritto
a cercare la felicità.
Dovremmo solo scavare dentro di noi
con tutto l’eroico sudore
che gratifica a fine partita.
Anche se
il ricordo con me
parla un linguaggio diverso
da quello che adotta
quando si rivolge a te,
l’idea che ho di te
sopravvive a qualsiasi impressione
possa avere
della tua persona
e tuona nel tempo
della mia vita
come lo scacco matto
a ogni rintocco.
Se non scendo alla stazione giusta
è colpa mia,
ma temo che la tua
influenza
gravi su di noi
a partire dalla mia
infanzia.
Dedica di uno scorpione ferito
Cara rana,
mi dispiace vederti morire
a causa mia,
ma d’altra parte sei tu
che mi hai chiesto aiuto
per attraversare il fiume.
Non ho saputo lottare
contro la mia natura,
e ti ho punta
mentre stavamo giungendo
al traguardo.
Alla fine l’ho raggiunto da solo,
ma quanto amore nel mio cuore
e quanto disappunto nella mia ragione!
Non si scompone
la simmetria della nostra relazione.
Siamo ancora
due amanti distanti
cui è negato intervenire
sull’abisso che si insidia tra di loro,
tuttavia siamo consapevoli
che “tu” ed “io”
siamo già “noi”.
Sempre speciale
sarai per me,
che per te
non sono altro che
un’amante sleale,
dopotutto siamo rose che si feriscono
senza volere
e mischiano il loro sangue
senza perire.
L’esclusiva
Ti attira tanto la mia indifferenza;
se solo sapessi
che a determinarla
è la differenza
che fa
la presenza sempre più ingombrante
di una persona differente … .
È lei il turbamento
che mi sconvolge
l’esistenza,
quando la mia passionalità,
sterile a intermittenza,
rischia di dimenticarsi
della propria consistenza.
Pochi sanno
quale rapporto ci lega,
tanti pretendono
di parlarne,
troppi si permettono
di giudicarlo
e non sanno nemmeno
dove sta la giustizia,
quando è un intricato reticolo
quello in cui si intrecciano
i legami umani.
Più reale del reale
Siamo spesso telecamere accese
sulle vite altrui,
incapaci di fare luce
sulla nostra esistenza.
Siamo sipari strappati
tra noluntas e voluntas
delle quali non distinguiamo
i confini,
ammesso vi siano
tra loro
confini.
Una personalità
particolarmente sfaccettata
non può che trovare
un assaggio di appagamento
sul palco del teatro
in cui si spoglia
delle etichette
che si sente addosso,
per vestirsi delle persone
che ne superano l’autenticità.
Fuori dal pregiudizio
Fidarsi è sfidare
la possibilità
che le proprie aspettative
si imbattano
nella delusione più decisa,
ma è sul terreno dell’essenza
che può crescere la tolleranza.
Ai confini della libertà
Non oso scegliere
due strade
che si escludono
a vicenda;
la mia libertà
è protetta
da un invisibile
filo spinato.
Questa ancestrale tendenza
a legarmi
mi libera,
mentre mi incatena.
Sono la libera schiava
di un’imprescindibile
irrinunciabile
libertà;
resto condizionata
dall’incondizionato.
Filo
Quanta gentilezza,
eleganza e comprensione
nel dialogare
di due gentili,
eleganti e comprensive
dame
quali poesia e filosofia,
filosofia e poesia.
La mia vita
intreccia la filosofia
in un erotico abbraccio
tra prassi e teoria,
laddove l’erotismo di Platone
atterra
le fugaci conquiste di Don Giovanni.
La filosofia,
più della fede,
mi tiene legata
alla vita;
traggo soddisfazione
da questo stato
di inappagamento.
Differenze unite
Prestiamo attenzione
alle derive
del “principio di non-contraddizione”:
i due volti
della stessa medaglia
non si degnano nemmeno di uno sguardo,
eppure non possono fare a meno
l’uno dell’altro,
perché esista la medaglia stessa.
Quando ci rendiamo conto
che gli opposti sono congiunti,
come l’ombra alla luce
che ne definisce i contorni,
non dobbiamo temere
la confusione
che questo comporta,
ma riconoscere
che la natura delle cose
non ammette assolutismi.
La mediocrità
sta nel pensare
che il grigio sia mediocre,
quando magari
è semplice nebbia.
Se ci credi
Guerriera della pace
sin dalla nascita
e finché morte non separi
la sorte
del tuo nome,
ascolta chi tace
e tendi la mano
a chi cela la sua.
Non ti inaridisca
la tua attitudine
a succhiare chiodi
e parlare a muri.
Contro la distopia
del disincanto
e della disillusione sterile,
ricorda che
se hai talento
arrivi in alto,
ma se ci credi
arrivi in cima.