Isabella Busilacchio - Poesie

Tu – 1991

Tu, che con gli occhi di ghiaccio,
che hai il calore nel cuore,
sul viso, un enigmatico sorriso..
Tu, che non mi conosci,
che non sai nulla di me,
quanto soffra per te..
Non sai quello che darei
per avere una tua attenzione,
un gesto di considerazione.
E mi ritrovo a sognare un tramonto,
il mare, la spiaggia.
Sogno i tuoi occhi,
così espressivi,
che mi guardano fino nel profondo,
ed estirpano le mie paure
con la loro dolce fermezza.
Mi avvolgono in un caldo abbraccio,
forte ed intenso come il mio amore per te.

 

 

 

La mia Tuja

Guardo la tua serenità
e ti invidio.
Anche tu cerchi un posto
in cui sentirti sicura,
con le persone che ami,
e ti abbandoni
ai tuoi pensieri, fragile.
A cosa penserai?
I tuoi occhi vagano nella stanza,
all’apparenza assenti,
ma vedono ciò che noi non riusciamo ad immaginare
guardiana di eredità antiche,
di misteri ancestrali.
Affascinante come ti approcci alle persone,
quando dai amore è puro.
Solo chi sente veramente l’energia che sprigiona,
può amare un gatto.

 

 

 

Leuci

Ribelle, testardo ed indipendente,
impavido, eccentrico e scostante.
Bambino mio,
quanto sei speciale..
Un carattere forte, fragile,
solitario, divertente.
Piccolo mio, sei tutto una contraddizione.
Ma quanto amore sai dare..
ed hai trovato un tuo modo speciale
di esprimere questo sentimento.
Quando ti metti a cucinare,
sei un vero portento.
La tua fantasia, il tuo talento
si raffigurano in un momento
nel piatto che ci poni davanti
ricco di note sognanti.
Assomigli così tanto alla nonna,
un vero “generale alimentare” con la gonna,
che ci deliziava con i suoi manicaretti
e rendeva i festeggiamenti perfetti.
Caro il mio piccolo Amore
dai forza alle tue emozioni
e non cambiare con la crescita
e le sue costrizioni.

 

 

 

Mamma

Quante cose da dirti mamma,
quanti traguardi, momenti, situazioni
quante lacrime mamma,
quante risate,
e quanto orgoglio,
dei nostri ragazzi,
i tuoi amori,
che hai sempre adorato e sostenuto.
Quanto manchi mamma,
in ogni gesto, in ogni piccola cosa, sei con me.
In ogni fiore che sboccia,
nel profumo del caffè la mattina,
nella canzone che ti piaceva tanto,
e che, quando sono sola, canto.
Quanto manchi mamma..
Ma ti sento, qui, con me.
Nelle piccole gioie,
che mi hai insegnato ad apprezzare,
nella forza che mi dai,
in questa vita che ci porta spesso a lottare.
E quanto amore mamma,
quello rimane con noi.
Non ti ho mai ringraziata abbastanza,
mi hai donato la libertà di essere mé stessa,
mi hai donato la capacità di vedere oltre
la facciata attraente della falsità.
La mia speranza è che ti abbia resa orgogliosa,
io ringrazio di aver avuto una madre così meravigliosa.

 

 

 

Cattiveria

Credo che la cattiveria
e l’energia negativa che certe persone consumano,
utilizzandola per fare del male,
sia direttamente proporzionale
alla loro incapacità di trovare serenità e pace
nella propria vita.
La miseria di animo a cui riescono ad arrivare
rende ancor più palese la distinzione
da chi cerca quiete.
Rende ancora più evidente
la difficoltà, di queste anime da compatire,
a godere delle piccole cose,
quelle più vere, sincere e fondamentali.
Ed appena incontrano uno spirito speciale,
questa loro inferiorità e pochezza, a paragone, diventa insopportabile.
E creano situazioni spiacevoli pur di arrivare
a mettere in cattiva luce
chiunque dia un senso reale all’esistenza.
Lasciamo loro l’eterea convinzione di essere superiori,
per noi rimane l’incantevole terrena certezza di essere veri.

 

 

 

Credo

Credo nell’amore,
quello vero, che viene dal cuore,
quello fatto di mani che sudano e tremano,
quello fatto di sguardi che ti penetrano,
di approcci timidi ed impacciati,
di gentilezze piccole ed inaspettate.
Del biglietto lasciato per caso sulla scrivania,
del muffin al cioccolato, il tuo preferito,
per chiedere scusa dopo aver litigato.
C’è ancora a questo mondo l’amore vero,
è uno stupendo, immenso mistero,
che solo una persona riesce a farti scoprire,
quella che comprende,
o non comprende ma accetta
tutto il tuo modo particolare
di vedere le cose, attraverso i tuoi occhi
e le esperienze, e le sofferenze,
che ti hanno formato e fatto cambiare.
Perché siamo ognuno un universo profondo,
intriso di sfumature ed incertezze.
E solo chi vuole veramente arrivare fino in fondo,
nel lato oscuro che nascondiamo anche a noi stessi,
che non ti giudica o consiglia, ma protegge
con la cura e la dolcezza della comprensione,
potrà vedere
ogni debolezza e la pura passione.

 

 

 

Non dirmi

Non dirmi che non lo senti
questo silenzio assordante;
è come una voragine che ti attira
nel suo buio e freddo isolamento.
Cerchi di riempirlo
con le voci ed i rumori della vita,
fai finta che non ti importa,
che era giusto così
perché così doveva andare.
Non rientriamo in una definizione
perché non siamo definiti.
Siamo complici, creati da un sentimento comune
che ci rende vivi quando stiamo insieme,
che ci divora quando stiamo lontani.
Che ci avvicina nella lontananza,
ci allontana nella vicinanza.
Negalo, sempre,
così sarà più facile mentirsi,
convincersi che non siamo stati diversi
da migliaia di altri esseri
in cerca di un momento che ci renda unici e speciali,
una condivisione cosciente ed incosciente
con un altra anima affine.
Tu, unico uomo della mia vita,
che abbia saputo farmi ballare un lento senza la musica,
perché la musica eravamo noi,
i nostri respiri, i nostri occhi.
Nel silenzio…sei tu.

 

 

 

A mia figlia Elisabetta

Ti chiedo scusa
se tante volte
non sono riuscita ad essere forte.
Ti chiedo scusa
se ti ho fatta sentire sola.
Se ti ho messa da parte;
se non sono stata capace
di dirti la giusta parola,
quella che poteva cambiare la nostra sorte…
ma oggi guardo i tuoi occhi belli
dolci ed espressivi..
splendono come gioielli;
li guardo e vedo speranza
in un nuovo futuro,
che tu saprai rendere meno duro,
perché ti sei forgiata nella sofferenza
ed hai trovato la giusta sostanza
delle cose e delle persone,
e dai loro la reale importanza.
Ti guardo bambina mia,
e vedo la donna che sarai.
Mi rendi così orgogliosa.
Sei e sarai sempre
il mio Amore sopra ogni cosa.

 

 

 

Il Glicine

Le tue radici
scendono profonde,
ma se vieni estirpata,
strappata alla tua terra d’origine,
riesci comunque a resistere,
e ti crei nuove opportunità,
nuove radici su cui poggiare
tutta la tua futura esistenza.
E cresci, ti aggrappi
con tutte le tue forze
a questa nuova casa,
mostrando la tua tenacia,
facendo nascere nuovi grappoli profumati.
Dimostri al mondo che puoi farcela,
sempre e comunque.
Sei orgogliosa,
fiorisci generosamente e spargi il tuo profumo,
ché tutti sappiano che la vita
può farti vacillare ma non può abbatterti.
Ricordati però: sei un glicine,
senza un sostegno su cui appoggiarti,
basta un forte temporale a farti cadere.

 

 

 

Il mio Riccardo

La pura gioia
che io abbia mai provato,
è stata nel momento in cui ti ho sentito,
dolcissima creatura, fragile ed indifesa.
Ti cullavo con premura, e pensavo che di te
avrei sempre avuto cura.
Un’amore infinito
il tuo sguardo dentro al mio
la tua piccola manina
che stringevo solo io.
I tuoi passi, le tue cadute,
quelle lacrime versate,
ero sempre lì con te, anche se ero lontana.
Sei cresciuto figlio mio, sei diventato così bello
nella tua forza di uomo, comprendo il cambiamento.
Adesso sei tu che aiuti me,
e mi rendi così orgogliosa,
è un amore talmente immenso
che mi commuovo se ti penso.
Ogni tuo traguardo raggiunto è anche il mio
ogni sofferenza,
il doppio la sento io.
Ma ciò che mi rende serena
è che vedo in te adorato,
che in ciò che fai e che sei
si rispecchiano i valori che ti ho donato.
Non dimenticarli mai Amore,
anche se ti sembrerà antiquato
o di intralcio per la vita,
i valori più importanti, anche se costa fatica,
sono quelli più profondi:
Rispetto, compassione, sincerità,
gentilezza, empatia ed umiltà.
Ti sembrerà che non esistano più,
credimi, prima o poi avrai la conferma
che le rarità esistono ancora
e apprezzeranno la tua unicità
nella totale eguaglianza che ci divora.

 

 

 

Il Tutto

Il calore del fuoco che crepita nel caminetto,
lo sguardo di un uomo innamorato,
il rifiorire di un piccolo bocciolo dimenticato,
l’abbraccio di mio figlio, d’amore incondizionato.
Sono il tutto in questo immenso niente.

 

 

 

Solitudine

Nella solitudine della mia stanza,
mi spoglio dell’armatura
che giornalmente mi sostiene.
Lascio all’esterno il mondo,
che non comprende la ricchezza dell’anima.
Vuole solo individui arroganti,
che calpestano le qualità
chiamandole debolezze.
Sento tutto il peso,
la fatica nel portare questa maschera,
che non mi descrive, non mi appartiene.
E adesso,
libera di potermi esprimere,
serena nella mia fragilità,
respiro nuovamente.
Sarò pronta domani,
a ritornare apolide,
fino a quando ritroverò
la strada di casa.

 

 

 

Io

Io,
sono l’autrice di me stessa,
Io,
ho lottato
per la mia libertà.