Vorrei sentire scorrere
i brividi della tua pelle
sulle mie parole,
vorrei disegnare
con la mia poesia
il volto a te sconosciuto.
Vorrei sentirti correre
felice tra i miei versi,
colmare i silenzi
e appagare
tutti i tuoi sensi.
▪ James (Artista Pino Daeni)
E così ti ho visto,
petalo smarrito
tra le rose vanesie.
E così ti ho visto,
cuore perso nei
flussi dei tempi
passati.
E così ti ho visto,
piangere per chi
non c’era.
E così ti ho visto,
arrossire sotto
al mio sguardo.
E così ti ho visto,
intrecciare frammenti
di pensieri con i miei.
▪ James
La colpa sarà amore.
Sto tentando, di togliermi
di dosso, l’abito nero
che mio malgrado,
mi son trovato cucito
quando sono nato.
Abito nero, lo ammetto,
di aver portato con diletto.
Quando la vita,
è divenuta pervertita,
nella sua metà
il mio animo l’ha seguita.
L ‘apparenza, non rispecchia
la mia essenza,
nè prima, nè adesso,
che di tutto questo
sto cercando il senso.
Dico a me stesso,
non aver fretta, aspetta,
arriverà un domani
in cui per essere migliore,
non avrai bisogno
di navigare nel dolore,
quando la colpa sarà amore.
▪ James (Immagine del web)
Madre silente.
L ‘interesse che mostri
sfuma nei numerosi
silenzi passati,
gelidi attimi
nei quali mi isolavi.
Il vero dolore è stato
sentirti cantare in silenzio,
il silenzio in cui mi hai avvolto,
un brivido nel quale
sono ancora coinvolto.
Petali eterni.
Scrivo in cerca dell’essere,
nella speranza di alleviare
le mie amare sofferenze.
Vorrei dipingere il volto dell’anima,
quello vero, ormai smarrito
nei dovrei, inutili ideali
e onnipotenti fantasie,
che han dato falsi colori
al mio spirito desolato.
È difficile capire chi sono,
confuso tra amori, anima
tra le anonime anime interne.
È difficile veder chiaro,
tra i respiri spezzati
da sofferenze che levigano l’Io,
come le onde del mare in tempesta
erodono lo scoglio più duro.
Scrivo nella speranza,
di trovar per contingenza,
il mio vero colore, il mio nome,
di sentire il suono del vento
tra i petali eterni dell’anima.
▪ James (Foto presa da rose.it)
Difficile ritrovar le parole,
i pensieri smarriti, le idee
e i giorni di ieri.
Perso, senza certezze,
nel buio più profondo.
Non vedo più, non ricordo più,
le mie conoscenze, affievolite,
son un pallido focolare nel blu.
Attendo di ritrovare il mio tempo,
un tempo, che possa scandire
nuovamente il mio nome.
▪James (Quadro di J.M. William Turner)
È bello,amico mio,
ritrovarti oggi, come eri ieri.
Vedere il tenero bimbo
racchiuso nel tuo sorriso,
specchio di quel che non oso.
Ne lascio a te la custodia,
nella speranza di cacciar via,
l’ombra che vi si è posata sopra,
i demoni e fantasmi silenziosi,
che si son presi i suoi sorrisi.
▪ James (Quadro: G.B.Bogra)
Sospeso nel tempo,
ora avanti, ora indietro,
assorto, in quel che è stato
e in quel che sarà,
pur di fuggire l’esistenza.
Vita in sospeso, in fuga,
alla ricerca di un presente
mai assaporato
e di un futuro assente.
Vorrei uscire di qui,
vorrei sentirvi di nuovo,
sentir l’aria, libera,
che accarezza la mia pelle
con le nostre emozioni.
▪ James (Quadro: Salvador Dali)
Una carezza.
Sorrido nel vederti imparare
a cadere come i grandi,
nel vedere l’irruenta indecisione
tradita dai tuoi sguardi.
Troppo piccola per disperarti
e ormai troppe lune passate
per essere innocente.
Nel chinarmi per tenderti la mano,
mi ricordo di tutte le volte
che sono caduto e mai rialzato,
ogni volta che non sono stato.
Guardo il tuo amorevole volto,
curioso e pieno di dolcezza
e nel farti una carezza
finalmente ora accetto
anche la mia tenerezza.
Voglio raccontarti una storia che non conosci, una di quelle storie che una volta finita non mi crederesti.
Voglio raccontarti di quando tutto il mio mondo è crollato, di quando il mio ego si è infranto. Ricordo ancora, come fosse ieri, l’istante di terrore nel vedere lo specchio della mia immagine sgretolarsi.
Ho visto i baluardi della mia mente crollar come soldati, partiti e mai più tornati.
Dovresti smettere di guardarmi estasiata, di perdere il blu dei tuoi occhi dentro ai miei, guardami, guardami davvero! non sono l’ideale che insieme abbiamo costruito.
Cerca di togliere il velo che deforma la mia immagine ai tuoi occhi, guarda dietro al mio sguardo di pietra, dietro al cuore da pugile, aiutami a scendere dall’altare su cui mi hai messo.
Vieni con me occhi blu! Danziamo insieme! Facciamo calare il sipario di questo show! Ricordiamoci cosa vuol dire essere uomini, balliamo insieme alla vita, quella vera, pronti a separar le mani se necessario,liberi l’uno da l’altro, liberi da noi stessi e al tempo stesso così vicini.
Cos’altro è la vita ?! Cos’altro è la nascita?! Cos’altro è un uomo?! Se non il lancio di un dado in cerca di un vestito non troppo stretto?