Lara Gambaiani - Poesie e Racconti

L’anno che verrà

 

Sarà l’anno che verrà…ed io finalmente bacerò

il tuo sapore, le mie labbra sulla tua anima

a placare ogni tuo demone

a gioire di ogni tua felicità.

 

Bacerò il tuo essere ed ogni sua ferita

e sarà lo sguardo profondo di chi

ha trovato pace.

 

Sarai la persona che sei

le mie dita a sfiorare ogni tua linea

come cieca amante dei sensi perduti.

 

Sarà lo stupore de l’entusiasmo

ogni millimetro della tua pelle nuda

a regalarmi sussulti come vengono

col cuore aperto di chi, incredulo

che tanta passione possa anelare.

 

Sarà le festa delle tue intimità scoperte

due anime che si fondono

il bacio sincero che si mescola a tutto di te

da tutto di me.

 

Sarà la persona che sei

difronte alla persona che sono

senza veli, senza ombre

nel silenzio dello spazio che ci circonda.

 

Sarai quella che diventerai, quella che diventerò.

 

Sarà semplicemente l’universo nelle nostre mani

pezzi di cuore, respiri che si cercano fino all’ultimo

sguardi che si perdono nello strapiombo dei nostri esseri.

 

Sarà iniziare ad amarti

amarti

averti amata.


 

La vita che scorre

 

Ed ecco la vita ora appare

ho infine valicato i tuoi occhi con i miei lenti passi

e sono giunta alla festa della tua vita.

 

Ho provato ad accarezzare il tuo cuore

in istanti troppo flebili

che non hanno il tempo giusto.

 

Ho poggiato delicatamente il mio immenso desiderio

sulle tue vitali labbra, ed ora

memore vigile del tuo sapore che,impresso nella mia vita

giunge a tradimento e taglia il fiato

io mi giro e ti cerco tra la vita che scorre veloce.

 

Ho percorso ogni linea che ti compone

ed è così che è successo

fare il giro dell’universo in quegli istanti

perfetti e carichi di passione.

 

Nelle mie dita tu

Fra le mie braccia tu

Nei miei pensieri tu

che sei caduta nel mezzo della mia anima

e li ti sei seduta, col sorriso di chi sa.

 

La tua essenza nella mia

aliti di anime che danzano leggere

in una notte senza fine

Occhi che scrutano, dicendo tutto

senza parola proferire.

 

La vita che scorre veloce e non attende.


 

Cosa vuoi tu da me?

Cosa vuoi tu da me? Occhi profondi con dentro

il mare in tempesta, calma apparente

di una esistenza che brama la vita e la rincorre

Aria di chi ha amato spesso anime senza occhi.

Voglio sedermi accanto a te in questa vita

di istanti,incrociare le mie dita alle tue ed

abbracciarti fino a che, ogni atomo che ci compone

si conosca e si ami.

 

Pelle contro pelle, respiro dentro respiro e

anima nell’anima.

 

Voglio che tu senta sussurrarmi di attimi infiniti

di nuove strade da percorrere e di mani che non si lasciano

 

Voglio appoggiare il mio essere al tuo, leggero

che tu senta l’infinito universo di desideri

di cui è fatta la mia anima per te

 

Voglio vedere ed accarezzare ogni tua ferita, baciare ogni tua cicatrice

per imparare ad amarti di più

Voglio che tu mi conduca per l’infinita festa della

tua vita ed io per la mia e che da qui ne nasca una sola

 

Ecco cosa voglio io da te, tutto!


 

Io sono

 

Io sono goccia di esistenza flebile e tremolante

fiamma di una candela prigioniera dell’umore del vento

luce che illumina i tuoi passi e guida la tua mano alla mia

buio che racchiude la paura di una anima gentile.

 

Io sono ali con cui spiccare il volo sui nostri infiniti

gioia del cuore in cui racchiudere ogni tuo diletto,ogni tuo timore

sono carne, ossa, muscoli e nervi che ti amano da lontano

da quel luogo discreto e segreto che solo tu conosci.

 

Io sono aria con cui respirare a nuova vita

pietra preziosa da cogliere e tenere nello scrigno tuo più prezioso

sono delicatezza d’animo e silenzio prigioniero di corde vocali

deboli e bocca serrata.

 

Io sono paura nello smarrimento dei miei labirinti

forza delle idee nella crescita

sono vento sereno che lambisce il tuo volto, che tu possa

chiudere gli occhi ed addormentarti al mio passaggio.

 

Io sono qui, davanti a te, al fianco tuo, dietro di te

tengo la tua anima fra le mie braccia, leggera

con il cuore di chi sa di non poterti amare e

non si da pace…

 

Io sono, poco ma tanto, niente ma tutto….



Il Ritorno

 

Vive un momento all’alba del nuovo giorno

fermo immobile nell’ultimo bacio

in quel istante perfetto e triste di quando io volgo al ritorno

in cui il corpo si alza e pesante scivola via da te.

 

Ed è il ritorno di me, leggero e stanco

che lascia te distesa nel  posto della festa

nuda e perfetta, assopita nel tuo ancestrale sonno

Volgo le spalle,  ed ogni mia particella si stringe

in quel saluto troppo veloce e così ingiusto.

 

Ventuno grammi di me sono rimasti lì con te

nel buio sopito e colorito di quella stanza

madida di odori, riempita di sospiri, gemiti di esistenza

parole sussurrate e intime confidenze

dove una danza di attimi infiniti ha vissuto

dove ogni senso ha giocato alla vita.

 

Passi stentati, tremanti, incompleti

allontanano la mia pelle dalla tua

La strada si apre e davanti a me

il tutto che sembra nulla,che non ha senso

Ritorno e non voglio.

Eco di nostalgia che stringe il cuore

Rumore di pensieri dalla lama affilata

Luce di speranza da vedere

Ritorno e non voglio

Ritorno ed il dolore dell’uno rimane.

 

Ritorno e non voglio.


 

La Decisione

 

Esiste un luogo perduto e sommesso

popolato di profondi  desideri e speranze

di ogni certezza e di ogni titubanza

di ogni ferita e di infiniti sorrisi.

 

Esiste un luogo dove ci si ferma e non si respira

dove il fiato manca e la paura ti abbraccia

dove la forza prende il sopravvento o dove le ginocchia

tremano e rovinano a terra.

 

Esiste un luogo dove si sta ritti in piedi difronte alla paura

e dove il coraggio deve abitare

esiste un luogo fatto di aria sottile, dove il tempo sta fermo

e la clessidra non scorre

dove gli occhi liquidi di un amante in attesa spalancano

tutta la loro passione.

 

Esiste un luogo che si chiama decisione, dove i miei incerti piedi

passeggiano imparando e dove il cuore batte così forte che quasi

si crepa come cristallo che delicato rimane nelle mani

inesperte di chi tanta fretta ha.

 

Decisione, gambe ritte ed aperte che tradiscono

quanto  sia sconosciuta  la strada che ho

da percorrere, ed un tremolante io che vive come

una foglia su un albero.

 

Decisione


 

Le cose che non ti dico

Volteggiano nell’aria come piccole lucciole d’estate

si posano leggere sui tuoi capelli

e con il furbo sorriso di chi sa di essere importante

scendono giù, attraversando l’apparente mare calmo dei tuoi occhi.

 

Sfiorano le tue labbra sapendo di non potersi fermare

passate dalle tue orecchie chiuse

e scivolano delicate accarezzando il tuo collo

fino ad appoggiarsi in attesa sul cuore che batte.

 

Sono le cose che non ti dico, quelle che vivono dentro la mia essenza

quelle che con tanta energia vorrei tu prendessi dalla mia anima

quelle che sanno di me, del mio più profondo…

Sono le cose che rendono la mia anima al cospetto della tua.

 

Perché non ti dico della mia disperazione

del dolore che mi stringe non potendo pendere la tua mano

e condurti per la mia vita passando dalla tua

Non ti dico della ferita aperta del tuo tenermi lontana

Non ti dico delle notti bianche a cercare la luce, delle lacrime

calde sulle mie guance che solleticano il mio collo fino al cuscino.

 

Non ti dico dei passi infiniti e sempre uguali per trovare pace

di mani che si tendono nel buio e non ti toccano

Non ti dico del tuo profumo, demone traditore e senza coscienza

del tuo sapore impresso nel mio codice di esistenza

e dei sogni, sì proprio dei sogni…quelli belli,quelli che mi

incollano a te come guanto perfetto.

 

Non ti dico ed ogni giorno muoio sempre un po’ di più.  


L’incontro

Nulla faceva presupporre ad una magia, ma gli istanti di cui si compose quel giorno

giocarono segretamente affinché due anime iniziassero ad amarsi…

Ci si può amare nei pensieri? Nelle parole? Negli intenti?

Ci si può amare fra le righe attese e senza pieghe di uno scritto?

Oltre la carne, il sangue, le ossa e le articolazioni? Al di là dei nervi…in un luogo

dove tutto prende forma…

Non si videro e forse mai lo avrebbero fatto, ma ogni giorno la magia iniziava

con una parola…..proseguendo poi  con i loro corpi che, leggeri e sensuali, si

intrecciavano in una danza perfetta, senza toccarsi.

Facevano l’amore costantemente e ad ogni frase le loro menti si fondevano a crearne

una unica in una perfetta danza di emozioni e pensieri.

Poteva durare il giorno intero o solo il tempo d’un battito d’ali, ma sapevano già e

sempre, di avere un angolo unico e privilegiato, dove non servivano cenni o sguardi,

dove non c’era fatica o struggimento….

Ma dove tutto scorreva in perfetto accordo con il ritmo scandito dai loro cuori.


 

Il saluto

La salutò come da rito, due bacini sulle guance, un abbraccio che

indicava affetto e un paio di raccomandazioni di quelle che se seguite, beh possono

anche farti cambiare il corso della vita.

Ma lei sapeva già che erano molto ardue da seguire, dato il suo rigido codice morale.

Si girò su se stessa e con una certa tristezza nel cuore e nei pensieri fece mestamente

ritorno.

Contava i passi, ed ognuno di loro aveva tante cose da dirle, lame dalla saggezza

grande la ferivano, ma più avanzava in quel momento di vita, più la vocina sincera e

cattiva le ricordava che, quel cenno tanto agognato ancora non giungeva e che forse non

sarebbe neanche mai più giunto.

Era lei sempre lei, i suoi sentimenti rimanevamo immobili ed invariabili,  amava chi non

voleva essere amata da lei, ed era amata da chi lei non voleva la amasse.

Perchè in fondo questa è la vita, perdiamo noi stessi su strade che decidiamo essere le nostre,

mentre passiamo accanto come fantasmi disinteressati  a chi la vita la darebbe per noi…

La testa decise basta, il cuore voleva ancora, l’anima si sentiva sporca perchè continuava a giocare fra i due, ridendosela di tutti e di tutto.

Ma lei, era tutto questo, decisione, passione, fiducia e trasalimento, sogno e lacrime, speranza e paura.

Sapeva che doveva dimenticare ed andare avanti, ma ancora non era quella la sua strada, quella tracciata per lei e che in qualche luogo lontano e luminoso la stava attendendo.


 

Arriva la sera

Ad un tratto, e senza che nulla lo lasciasse presagire, arrivò chiara ma con la indecisione

che sempre caratterizzava Annabel, quella richiesta tanto agognata. “Ma noi quando ci vediamo?”

Mai nei mesi passati aveva, ella stessa pronunziato tale desiderio,mai nonostante sapesse bene…

Fu come giungere sul tetto del mondo, e per i due secondi che resistette quell’enorme vantaggio

emozionale, Lauren si sentì padrona vittoriosa delle sue gesta.

E venne la sera tanto attesa, ogni atomo che la componeva non attendeva altro.

Come ogni singola volta che si metteva in viaggio per andare da Annabel, una sorta di magia si impadroniva della sua esistenza, nulla era uguale ai minuti di prima, alle ore di prima e ai giorni di prima.

Semplicemente Lauren sapeva che l’avrebbe rivista e questo bastava perchè la terra ed ogni sua forma vivente, sparisse in un ricordo lontano, questo bastava perchè nella sua vita ci fosse qualcosa di speciale ed unico di cui godere, racchiuso in quel viaggio così particolare…

Viaggiava, macinava chilometri con Annabel nella testa,nel cuore ed in ogni centimetro del suo corpo, immaginava con chirurgica precisione, ogni parola da dire, ogni sguardo da posarle addosso ed ogni movimento da fare…nella sicurezza piena che lo avrebbe fatto.

La realtà, assai diversa, era, che bastava che Annabel facesse il gesto di aprire la porta, con le sue splendide mani, sussurrando a mala pena un saluto indeciso fra il richiuderla o il lasciarla entrare nella sua vita , che Lauren dimenticava tutto,non esistevano più parole da dire, sguardi da appoggiare e gesti da fare, ma bensì tutto partiva da lì, nell’imbarazzo deciso che sapeva essere suo.

Tutto il coraggio svaniva, bastava uno sguardo di Annabel dritto agli occhi ed un universo nuovo, infinito e spettacolare si apriva nella sua vita.

Sarebbero passate ore prima che Lauren riuscisse, con tentativo spregiudicato ma che tradiva assolutamente la sua emozione, a darle un bacio,uno di quelli teneri e vergognosi come fosse il primo,ma così emozionato e sentito da far crollare ogni esitazione.

Labbra contro labbra,morbide, occhi chiusi  ad esser trasportati al di là del corpo, oltre l’anima, con il cuore che batte e non fa quasi respirare.

Mani che percorrono  ogni forma del corpo, sfiorano delicatamente il viso,  come accarezzare una bolla di sapone con tutta la leggerezza del mondo a preservarla.

Sapori che si mischiano in una festa di emozioni, dita che si intrecciano, corpi che premono centimetro contro centimetro, sessi che si attraggono come calamite.

Lì nel buio segreto e perfetto di quella stanza, dove i muri racchiudono segreti inconfessabili, aveva inizio la lunga danza delle amanti.

Lauren rimaneva sorpresa ed abbagliata da tutto, da ogni singolo movimento, da ogni singolo respiro e gemito di Annabel.

La bellezza del suo corpo , era una emozione che conduceva Lauren al di là di ogni confine, a desiderare che il tempo si cristallizzasse nell’esatto momento in cui le sue dita scivolavano attente e delicate dentro la più profonda intimità di Annabel.

La baciava in ogni dove,muoveva le sue dita a darle godimento,ed ogni volta che Annabel gemeva di piacere, Lauren rinasceva, ed una felicità traboccante la invadeva da capo a piedi.

E così passavano troppo veloci tutti quei momenti in cui l’esplodere della festa di Annabel, incantava Lauren come se null’altro nell’esistenza ci fosse bisogno di chiedere.

Si, arriva la sera così attesa ed agognata e poi passa la vita nell’attesa della mattina, dove tutto rinasce e riparte come nulla fosse.

Due cuori si sono visti, incontrati e toccati, ed è stato l’incanto di un tempo senza fine.