Laura D Ambrogio - Poesie

Caro Amico

 

compagno delle mie notti stanche.

Paziente lettore e interprete della mia coscienza

perennemente in tempesta..

Tu, caro Grillo, che quando ci sei,

posso chiudere nel cassetto i miei scheletri,

fare pace con i miei fantasmi, mettere i piedi giù dal letto

e riprendere piano il mio cammino.

Posso spostare le lancette qualche ora indietro

e ricominciare a respirare.

Tu che ci sei stato, che ci sei e spero ci sarai.

Perchè diversamente non sarebbe abbastanza

e senza non sarebbe lo stesso.

Amici da sempre

Amici per sempre


Figlia

 

Chi scrive, lo fa per se stesso.

Lo fa, per esprimere ciò che non riesce ad esprimere.

Ad ogni gioia, ad ogni dolore, io lo faccio.

Tranne quando si tratta di te.

Di te, che sei inspiegabile.

Di te, che scorri nelle mie vene, e che solo nelle vene, puoi essere vissuta.

Di te, che non ci sono pensieri, ne parole che possano descriverti.

Di te, che sei la parte più bella di me, che scorri nel mio corpo,

e fai gioire la mia anima.

A te, vorrei poter donare, tutte le gioie del mondo.

A te, che se potessi, eviterei, ogni male del mondo.

Di questo mondo, che non ci risparmia mai.

A te, che aspetti l’amore, che arriverà, e che spero ti ami,

almeno la metà di quanto ti amo io.

A te, che sei stata la mia scelta di vita più bella,

in questa mia vita fatta di scelte.

Poche giuste, molte sbagliate, quasi sempre sofferte,

ma mai rinnegate.

Sono comunque le scelte che mi hanno resa la donna che sono,

una donna libera.

Ed è quello che spero di averti trasmesso.

La libertà di vivere, di gioire, di scegliere e di sbagliare.

Perchè ci è concesso anche di sbagliare,

di rimediare e di ricominciare.

Ed io sarò lì per te, alla giusta distanza,

quel tanto da non invadere i tuoi spazi,

ma abbastanza vicina da sorreggerti.

A te, piccola grande donna, che oggi,

togliendomi un peso dal cuore mi insegni che …….

Anche se non sarà andato tutto come avrei voluto,

non potrò mai dire di non averci provato.

Ora sò, di non aver fallito.

Vivi la tua vita, amati, e sii sempre la tua priorità.

Perchè nessuno, ti amerà mai,

più di quanto tu amerai te stessa.

Nessuno …… tranne me.



Un giorno lo farò.

Troverò la forza e andrò così lontano,

da dimenticare persino di averti amato.

Rimarranno solo le mie parole su carta straccia,

e sarà tutto ciò che resta del nostro immenso amore.

Solo poesia,

che mai nessuno capirà, eccetto te….

Perché Tu sei Me.


Io

 Mi sentivo un libro aperto,

fatto di parole semplici su pagine sbiadite.

A raccontare storie complicate,

a lettori troppo distratti dal sorriso di quella copertina,

da non riuscire a intravederne le fragilità.

Piccole comparse, spettatori di passaggio,

meteore nelle nostre vite.

Penso sia vero,

che siamo libri aperti circondati da analfabeti.

Avrei dovuto risparmiare parole,

e regalare silenzi.


 

Poi la penna va…

come se le tue lacrime diventassero inchiostro,

che scorre su quel foglio bianco a riempire le pagine della tua vita.

E ti chiedi se in questa vita ci siano state più lacrime o più sorrisi,

ma la risposta non la sai. O forse si, forse sono stati più sorrisi,

ma le lacrime fanno male, e non puoi dimenticarle.

Il male non si dimentica mai, specie se a causarlo

è stato proprio chi aveva il potere di accendere il tuo sorriso più bello.

Ma ora è spento, e il dolore è cosi grande, che vorresti strapparle quelle pagine,

le lacrime ti riempiono gli occhi, e le righe non le vedi più.

Le parole ti rimangono incastrate nella gola,

e l’inchiostro torna ad essere lacrima

che scorre solo sul tuo viso.

E si porta via tutta la poesia.


Notte di Aprile.

 

 

Un altro anno è passato,

altre pagine di questo libro ancora tutto da scrivere.

Questo libro fatto di pagine amate,

sofferte, colorate e strappate.

Avrei voluto scriverle insieme

a te, avrei voluto dare un po’ di colore ai tuoi giorni.

Ma non si possono aggiungere scarabocchi a pagine strappate.

Quindi ti auguro con tutto il mio cuore,

di ritrovare presto le tue pagine,

di stringerle di nuovo forte a te,

per ricominciare a colorare la tua vita.

Magari un giorno,

sfogliando a ritroso, tra le pagine dai colori un po’ sbiaditi,

ritroverai le mie poche righe, scritte insieme a te.

Il mio acquerello fatto di colature, come fosse stato dipinto sotto la pioggia.

Quella pioggia che ami tanto, e che dà vita ad arcobaleni.

Quel giorno forse, con il cuore più leggero,

ti chiederai se in fondo, tra quei splendidi colori,

poteva starci bene anche,

uno scarabocchio come me.



Meravigliosi frammenti di anime, le nostre.

Di quelli come noi,

che purtroppo o per fortuna,

hanno incontrato Amori e vissuto Dolori.

Noi, che mettiamo il Cuore nella penna

e raccontiamo Emozioni


 

Noi non siamo simili,

io non ho permesso al mio dolore

di trasformarmi in quello che sei diventato tu.

È vero, ci legano i nostri trascorsi purtroppo,

solo chi ha vissuto certe realtà riesce a capire,

e soprattutto a vedere dietro tutto quel buio,

un barlume di speranza.

Quella speranza che ci dà la forza di sopravvivere

e di credere che forse, da qualche parte,

ci sia un pò di felicità anche per noi.

Per noi anime dannate,

perennemente in altalena



Quando ormai non ci credevo più,

quando ogni speranza era perduta,

per qualche strano scherzo del destino,

arrivi tu.

Tu, che riesci a scalare il muro delle mie paure.

Tu, che sciogli tutto il trucco che uso per nascondere

i miei occhi, e leggi tutto il mio dolore.

Tu, che con la tua pazienza ed il tuo amore,

rompi il ghiaccio che ricopre il mio cuore.