Laura Leonardi - Poesie

Al mio fianco

 

Se rincorri…

non è amore.

Come può ascoltare

chi ti è avanti,

come può sorreggerti

se per un attimo

perdi l’equilibrio.

Se devi sempre voltarti

per guardar dietro…

non è amore.

Affinità, complicità… 

richiedono 

un passo, un ritmo,

una frequenza armonica… simile.

Ti ama chi

cammina al tuo fianco…

E’ lì per poter ascoltare

la tua voce… il tuo respiro.

E’ lì per sorreggere, 

se serve…

e per mano tenerti.

E’ lì per puntare 

allo stesso orizzonte…

E’ lì per te…

e solo per te!


Sole… Luna

 

Storia di un amore eterno

che persiste

in attesa di un’eclissi…

unico e raro momento

a loro concesso…

Li osservo

e da loro apprendo…

Amare non è

occupare la vita di qualcuno…

ma conquistarne

giorno dopo giorno

l’anima…

Sfiorando 

con materna dolcezza,

le sue corde 

più delicate…

proteggendo 

la sua fragilità…

Amandola al di là

di ogni convenzione…

rendendola radiosa e

traboccante di Vita.


Occhi

 

Strade…

un oceano di sguardi assenti.

Un suono, un profumo

mi ridesta.

Occhi…

si incontrano,

si toccano,

si riconoscono.

Un tremito attraversa e

scuote il mio corpo.

Sento una musica

che come dolce colonna sonora,

accompagna e dona ritmo

ad ogni battito del mio cuore.

Una musica che

fa vibrare corde che finalmente 

si liberano da ogni protezione…

corde delicate, 

sensibili e pure,

che vivono 

ogni singola nota

come parte essenziale

di un raro e prezioso

componimento in crescita…


Sogno… Realtà

 

Penso… Immagino… Desidero

Traccio linee che

perfette e armoniose 

tra loro si intrecciano.

Nulla crea spazi vuoti…

nulla crea trepidante attesa.

Tutto scorre 

come sospinto da un

benevolo vento.

Realizzo… Concretizzo… do forma.

Il caso inizia a 

padroneggiare la scena…

Pause improvvise 

lasciano silenzi 

stracolmi di rumore…

La mano trema e le linee,

prima melodiose perdono

il loro equilibrato ordine.

Palese ai miei occhi si mostra,

il faticoso evolversi dei sogni…

Tanto leggiadri quando 

liberi nella mia mente…

tanto intontiti e appesantiti

nel loro voler diventare reali.


Gabbie…

 

Uno spirito irrequieto…

cosa può, quando

gabbie di oro pregiato,

lo tengono recluso…

Un vulcano erutta, 

sprigionando la sua energia…

Un fiume straripa,

prepotente… nessun argine lo frena.

Pensieri… immagini… idee

affollano la mia mente…

pressanti pretendono 

spazi e forme.

Urgente il bisogno di 

urlare e liberare emozioni 

forti e contrastanti…

La gabbia impone…

la gabbia decide…

nessun cedimento… è concesso!

Necessario ciò che non si ha…

Frammenti di me si disperdono,

tasselli si confondono…

Caos per ristabilire ordine…

Libertà per non esplodere dentro…


L’imprevisto

 

L’imprevisto…

scuote… stravolge.

Scossa che sveglia

nel cuore della notte…

occhi che smarriti 

nell’oscurità si aprono.

Incontri… vite che

come acqua lentamente

si insediano dentro

ogni piccola fessura.

Ogni incontro un segno…

Ogni vita una sua storia.

Un disegno è stato fatto…

un artista lo ha dipinto…

Noi, padroni del suo successo,

diamogli luce…

arricchiamolo di particolari.

Accolgo l’inatteso

rendendolo dettaglio

prezioso ed esclusivo…


Tra i rumori…

 

Mi aggiro

tra rumori e schiamazzi…

qui cerco tregua 

dal mio potente sentire.

Confusi i miei pensieri,

perdono vigore e

pur urlando 

non mi avvolgono…

No! Non scappo da voi…

No! Non vi rinchiudo più…

Mi riposo,

mi riposo dal vostro

esasperato dinamismo.

Il frastuono ha sempre fine

e nel silenzio vi attendo,

giocosa e gioiosa.

Pensieri che banchettano…

Parole che si rincorrono…

Insieme muovono venti, 

innovatori… affamati di 

spazi e libertà.


Vorrei incontrarti

 

Vorrei incontrarti…

quante volte l’ho fatto

viaggiando tra le righe

dei nostri profondi discorsi.

Presenza eterea, 

ancorata al mio essere…

Nutrimento di 

un’anima affamata…

Spunto e slancio…

ossigeno per polmoni affannati.

Immensa la voglia

di dar forma 

al mondo che in me

hai risvegliato…

Di dar nome 

a chi la notte

mi ha scaldata,

tenendomi avvolta

in calde coperte di gioia…

Di sentire il respiro

di chi ha saputo mostrarmi, 

dove le mie impacciate ali,

annoiate invecchiavano…


Momenti

 

Momenti, attimi…

Troppo frastuono 

per una sola testa.

Tiranna la mente…

Pulsante il cuore…

Urlante l’anima…

Affannato il respiro.

Mi scaglio nel frastuono, 

e punto proprio quella luce

che audace mi sfida.

L’affronto, l’assimilo…

e con lei trasformo

ciò che è tumulto

in pura Armonia…


Incontri…

 

Incontri che ti cambiano…

Luoghi che non chiedono

presenza di corpi.

Noi questo siamo!

Due corpi lontani,

con anime che

come colorate farfalle

si sfiorano… lasciando 

polvere di magico colore.

Ti cerco… e ti trovo…

seduto che mi osservi

in sogni e pensieri…

Un bacio sulla fronte

le mani scaldano il viso.

Come ape avida di nettare,

poso le mie labbra sulle tue… 

e di te assorbo

emozioni e paure…