Laura Mutti - Poesie

Sfilacciano le luci

 

Sfilacciano le luci

visi di cartapesta

accartocciano il buio

meteore di silicone

rimbalzano nella notte

labbra rifatte

a divorare

l’ultima fiammella di sole

affogano

nella morsa del tempo.



Tremo

 

Plasmata da mani

d’autore

soffiata dal vento

dei giganti

bagnata da lacrime

del tempo

accarezzata

da petali appena schiusi

bevo il respiro del mondo

e

tremo.



Nel silenzio

 

Nel silenzio

che non lascia traccia

risalgo

sospesa a fili invisibili

e come gatto randagio

spasmo il calore

delle tue mani

che raccolgono

il rigurgito dell’anima

e mi offrono

incredula

alla vita.



Come battito d’ali impazzito

 

Come battito d’ali impazzito

contro il vento preme

il respiro

e dirompe

nel cuore che trema

abbracciandolo nel suo cammino.

Una fiamma

negli occhi mi hai messo

che risveglia ogni timore

e che brucia

sfumando lontano

dove il cielo ha perso il colore.

Mi riprendo una stella cadente

che oscilla nei miei pensieri

e percorro con lieve certezza

la tua ombra di oggi e di ieri.


 

Il suono del silenzio

 

Racchiudo in un istante

l’infinito del silenzio

che mi soffia sull’anima

ruggisce sul cuore

sibila nella mente

arranca nel respiro

e mi esplode dentro

in un boato.


 

Gli altri

 

Sentore di carne che invecchia

visi imbellettati

rughe

maschere di colore che inceneriscono.

Labbra che sputano sentenze

sempre

inesorabili

e sorridono a comando

burattini di legno scadente.

Intrappolata, rinsecchisco.


 

Indosserò

 

Scivolo nella profondità

del mio cuore

dove i passi sono smorzati

l’eco è più lieve

i rumori si annullano.

Sfoglio

le fragili pareti dell’anima

aspettando

che un sussulto di vita

riporti a galla

errabonda

la mia nudità.

Solo allora

indosserò

maniche lunghe

e una maschera d’acciaio

per nascondere le cicatrici

e ripararmi dagli insulti

inesorabili del domani.



L’urlo

 

Cristalli di ghiaccio

martellano la lentezza della sera

il vento dei ricordi

brama labbra infuocate

e brucia desideri sopiti.

Lascio che l’urlo

che mi sale dentro

mi risucchi

e cedo all’abbraccio del mondo

al cuore caldo della terra

al tepore dei sogni

al domani.



Volo via da me

 

Volo via da me

per respirarti

nel grembo della notte

annusarti

tra fili d’erba

di luna intrecciati

e sgranarti di follia

lentamente.



Solo ora

 

Solo ora

vedo il tuo cuore

riflesso nell’acqua

ora che la cresta dell’onda è alta

appuntita

e tocca quasi il cielo.

Solo ora

respiro le ferite

che ti ho lasciato

sottili tracce sulla sabbia

ora che nuoto nei tuoi occhi

senza lacrime.

Solo ora

cerco il tuo abbraccio

ora che il canto delle sirene

mi riporta

straziante

al tuo grembo.

Solo ora…

mentre il tempo

insolente

mi cola tra le dita.