Sfilacciano le luci
Sfilacciano le luci
visi di cartapesta
accartocciano il buio
meteore di silicone
rimbalzano nella notte
labbra rifatte
a divorare
l’ultima fiammella di sole
affogano
nella morsa del tempo.
Tremo
Plasmata da mani
d’autore
soffiata dal vento
dei giganti
bagnata da lacrime
del tempo
accarezzata
da petali appena schiusi
bevo il respiro del mondo
e
tremo.
Nel silenzio
Nel silenzio
che non lascia traccia
risalgo
sospesa a fili invisibili
e come gatto randagio
spasmo il calore
delle tue mani
che raccolgono
il rigurgito dell’anima
e mi offrono
incredula
alla vita.
Come battito d’ali impazzito
Come battito d’ali impazzito
contro il vento preme
il respiro
e dirompe
nel cuore che trema
abbracciandolo nel suo cammino.
Una fiamma
negli occhi mi hai messo
che risveglia ogni timore
e che brucia
sfumando lontano
dove il cielo ha perso il colore.
Mi riprendo una stella cadente
che oscilla nei miei pensieri
e percorro con lieve certezza
la tua ombra di oggi e di ieri.
Il suono del silenzio
Racchiudo in un istante
l’infinito del silenzio
che mi soffia sull’anima
ruggisce sul cuore
sibila nella mente
arranca nel respiro
e mi esplode dentro
in un boato.
Gli altri
Sentore di carne che invecchia
visi imbellettati
rughe
maschere di colore che inceneriscono.
Labbra che sputano sentenze
sempre
inesorabili
e sorridono a comando
burattini di legno scadente.
Intrappolata, rinsecchisco.
Indosserò
Scivolo nella profondità
del mio cuore
dove i passi sono smorzati
l’eco è più lieve
i rumori si annullano.
Sfoglio
le fragili pareti dell’anima
aspettando
che un sussulto di vita
riporti a galla
errabonda
la mia nudità.
Solo allora
indosserò
maniche lunghe
e una maschera d’acciaio
per nascondere le cicatrici
e ripararmi dagli insulti
inesorabili del domani.
L’urlo
Cristalli di ghiaccio
martellano la lentezza della sera
il vento dei ricordi
brama labbra infuocate
e brucia desideri sopiti.
Lascio che l’urlo
che mi sale dentro
mi risucchi
e cedo all’abbraccio del mondo
al cuore caldo della terra
al tepore dei sogni
al domani.
Volo via da me
Volo via da me
per respirarti
nel grembo della notte
annusarti
tra fili d’erba
di luna intrecciati
e sgranarti di follia
lentamente.
Solo ora
Solo ora
vedo il tuo cuore
riflesso nell’acqua
ora che la cresta dell’onda è alta
appuntita
e tocca quasi il cielo.
Solo ora
respiro le ferite
che ti ho lasciato
sottili tracce sulla sabbia
ora che nuoto nei tuoi occhi
senza lacrime.
Solo ora
cerco il tuo abbraccio
ora che il canto delle sirene
mi riporta
straziante
al tuo grembo.
Solo ora…
mentre il tempo
insolente
mi cola tra le dita.