QUIETE
Senza ricordi ascolti il mare
Senza meta ti guardi intorno
Solo adesso è il tempo
Le onde parlano forte
E i pensieri maliziosi tacciono
Soltanto il mare sa suonare
Una ninnananna a tutto volume
E farti addormentare
TI ASPETTO
Le giornate hanno il loro tempo
Così pure le notti stellate
Ma lo stesso tempo è un altro per noi
Ognuno dal proprio spazio
Partecipa all’armonia di quello altrui
A passi leggeri busso al tuo tempo
In silenzio lo ascolto
E mi taccio
In attesa del mio in sintonia col tuo
Vorrei cambiare il colore
Al tuo momento grigio
E vederti gioioso ancora
Nel tuo spazio vuoto
In un tempo pieno di dolore
Mi faccio piccola e stretta
E ti aspetto
Ferma osservo le tue nuvole scure
Dalle labbra all’ingiù
E’ tanto il desiderio di abbracciarti
Per qualche secondo soltanto
Al dolce tepore del cuore
Ma ancora non è il tuo tempo
E non è il mio calore che vuoi
Non adesso
Trasparente veglio
Che il tuo respiro soffi via il grigiore
E che piano torni la luce
Solo allora mi vedrai
E fermeremo il tempo
Nella gioia di un abbraccio
Per la gioia d’averti aspettato
CI SONO
Solo una mano
Ma forse è quella che non c’è
E bisogna alzarsi da soli
Basterà il ricordo
E uscirò da qui
Ma sto ancora ferma
Stretta in viscide catene fuse
Svegliami amore da questo brutto sogno
E portami via da me
L’anima stanca non coglie nuovi fiori
Soffia un vento leggero adesso
Ed vedo quella mano verso me
Per dirmi piano che sempre lei c’è
CARICO LEGGERO
Le parole si fanno polvere
Nella terra nuove radici affondano
Contorte e fresche
Pronte per nuove vite
Dalla terra al cielo
Tu giochi col vento
Vento che si fa leggero
E fresco è il suo respiro
Le parole pesanti annegano
Un balzo e salto le pozzanghere
Col pennello coloro il mio sentiero
E i piedi si tingono d’arcobaleno
Una colomba mi abbraccia da lontano
E lascio andare con lei i miei sogni
Proseguo la mia via oggi
Per vedere i fiori di quelle radici domani
ABBANDONO
leggi i miei sentimenti
e silenzioso vai via
ma non mi conosci
ed hai deciso di ferire
con buone parole
il senno ritorna
ritirarsi
è più semplice così
resto in balia di mille pensieri
d’inutili consolazioni
e la mia realtà non è mai stata così mia
IL MIO GIARDINO
Chissà se torneranno i fiori
Ora è tutto buio
I fiori non sbocciano nel cuore buio
C’era tanta luce
Il sole era caldo
La luna colorava i sogni
E l’armonia rimboccava le coperte
Uno sguardo all’indietro
E cado nel pozzo
Fa freddo quaggiù
Alzo lo sguardo e vedo una mano preziosa
Tendo la mia e sono salvata
Seduta sul bordo del pozzo
Bagno la mano di lacrime
Che magica le asciuga
Timida sorrido al cielo
Ora vorrei ridere giocare
Osservo il fondo buio e penso
Perdonarmi le colpe
Restituire la fragilità a chi l’ha infusa
E illuminare il pozzo della verità
Sarà così il mio giardino fiorito
Ora vedo piovere semi
LA POTENZA DEL PETTIROSSO
Non posso più sentirti
Se correggi prima di leggere
Un ingombro cantilenante
Che occupa spazio e tempo
Mente agitata dopo pace calma
Si salverà dimenticando
Una chiave in tasca
Frasi chiuse a doppia mandata
E un fiore nascerà spontaneo
Un pettirosso canta la vita vera
E le parole si sgretoleranno inutili
INCANTO
I pensieri si pigiano sulla porta stretta
Il silenzio è solo un po’ più in là
Avanzo nella confusione
Cerco qualcosa da cucire insieme
Ma dal rumore cado nel nulla
E dal niente sbocciano fiori
E volano cince nel giardino
E dorme il micio nell’angolino
Musica incantevole
Mantello fiorito
Si fermano i pensieri
Guardano il silenzio e ascoltano
La pace viva in una mollica di pane
FUSIONE
Presente pesante
Presente logorante
Ora è il tempo del niente
Mi rifugio in te
In un passato di luce
Con la lanterna spenta
Sola coi suoni di te
Sola coperta di fiori
Raccolgo i colori di petali secchi
Segni di ieri oggetti di oggi
Si fondono in me
E li ho persi tutti
Cammino nel buio
Per sfuggire al nulla
Ma io nel nulla respiro
Tendo la mano nel vento freddo
Ci sei tu lì fuori
Ma troppo in alto per me
Lascio dietro grettezze
Coi vestiti macchiati
Di dolore indelebile
È qui la tua luce
Che non posso riaccendere
E resto ferma così nel tuo mantello di ieri
VOLARE ALTO
Ho volato alto
Nello spazio libero dei sogni
Per abbracciare una nuvola
Per rivedere un fratello
Guardo fra le braccia il nulla
Occhi sognanti in un ricordo dissolto
Riascolto un cuore ferito
Mi sussurra “Non Importa…”
Formula magica di dolore immenso
Ho camminato con una nube
Per mano
Ho volato lassù con un sogno
Per mano
Ho ascoltato il silenzio
Diventando sorda
Disperatamente sorda
Appesantiscono la realtà altrui
I sadici impauriti con maschere feroci
Però compaiono ancora le mie ali
Perché volano alto i miei sogni
E le nuvole potrebbero ancora abbracciarmi
Domani
Cuore di bimba
Cuore gentile che di bimbi ti curi
Un amore in sogno ora ti saluta
E tu bambina sola precipiti nel buio
Da sola hai paura e soffia il vento
Da sola tremi e cantano i grilli
Da sola piangi e nascono i fiori
Cuore di piccola bimba seduta
Che guardi in bianco e nero
L’immenso prato fiorito
Senza vederlo
Bambina seduta nell’erba
Nessuno vede i tuoi occhi
Quando una farfalla si posa su te
Lenta ti alzi e provi un sorriso
Fai pochi passi senza cadere
Guardi il sole e vedi i colori
Lasciando gli steli schiacciati dal tempo
Cammini sicura bella e felice
Ora piangi lacrime vive
Corri serena ballando da sola
Avvolta nei fiori verso il tuo mare
Col viso incantato l’attesa è finita
E ti senti anche tu parte del cielo
Buio
improvvisamente in salita
salita con ghiaccio
scivolo e ritorno al punto di partenza
non so a chi confidare la mia angoscia
sei solo dentro me
sono sola io con me
ero fragile prima
ora sono un puzzle tornato nella sua scatola
un bel raggio di sole caldo era venuto da me
e io ho chiuso le persiane
Grazia
Accolgo il richiamo della fantasia
Risvegliandomi in un prato di sogno
Tra fiori di campo libera cammino
E in un magico profumo ti sento
A spasso nel tuo cuore gentile
Sicura e al riparo riposo
In te semplice sono me stessa
E mi svelo in autentica luce
Il vuoto accompagna i miei passi
Incerti ed impauriti di giorno
Con te si trasformano adesso
In pace e naturalezza di notte
Ferita da troppi richiami
Scopro oggi la serenità del perdono
Io mendicante d’una carezza
Sto imparando a chiederti aiuto
E con stupore ripenso avvilita
Al mio forte desiderio di fuga
Consapevole ora e per sempre
D’esser degna d’esistere anch’io
Ramo secco
Freddo e solo
Era quell’inverno vuoto
Un improvviso sole di primavera
Mi ha risvegliata dal letargo
Impreparata
Al suono del campanello
Ancora in pigiama
Ho guardato dal buco della serratura
Senza sapere bene che fare
Hai aspettato, hai chiamato
Hai imbucato lettere per me
finché sei andato via
Senza sogni ti ricordo
In un nuovo inverno
Freddo e solo
In silenzio vado alla stazione
E aspetto il treno del sole
Senza capire però
Che quello lì è un binario morto
Oggi
Oggi è oggi
Sono felice ci sia stato un oggi
Oggi vive con me
Tutti i giorni è oggi
Luci nel buio
Fili di ragnatela su di me
Tutt’intorno polvere e macchie
Mi tengono al buio
Vetri trasparenti per finta
Cerco una via di fuga
E guardo per terra
Ma inciampo sul percorso
Ma incollo sulla soglia
Eppure ricordo una luce
Eppure ricordo il coraggio
Oltre la siepe viva
Verde di primavera
In un cortile sterrato
Polveroso e solo
L’amore mi ha raccolta e lasciata lì
Fra ragnatele e anime perse
Appiccicata al dolore
Nel dolore cerco quell’amore che mi ha lasciata lì
E aspetto che torni a riprendermi
Perché sento che lo farai
Perché la luce risplende anche nel buio
Buongiorno
Goccioline di rugiada al mio risveglio
Minuscoli arcobaleni su petali rosa
Api s’immergono in un dolce mondo
Come tutte le mattine
In un mondo artificiale noi vaghiamo
Alla ricerca di ciò che non vediamo
Al buio l’arcobaleno non c’è
Apro le persiane
Spengo le voci umane
E torna la forza
L’amore perduto
Che perso non è mai
E che paziente aspetta d’esser visto
Eterno come tutte le mattine
La fine di una fine
lo sguardo sulla parete
in una stanza chiusa al mondo
la mente vola all’indietro in un mondo che non c’è
volti lo sguardo annoiato di te
verso una scatola di foto confuse
vite confuse in un pianeta che non c’è
in silenzio siamo in ascolto di parole nuove
mentre le pareti si tingono della tua storia
e la tua anima muta custodisce i suoi segreti
mentre aspettiamo la sera
tante storie silenziose riempiono l’aria
tanta storia senza voce vaga fra le stanze
ora sono sola nel nulla della fine
il cielo si rasserena e piove
in cielo si apre una porta col tuo sorriso
e cade una rosa per me
un sorriso stanco
e in pace mi addormento.
Colori spenti
Scorre il tempo con cadenza regolare
In un tempo dal cuore fermo
Nel tempo dell’abbandono
Il mio tempo va via di fretta
In autunno l’arcobaleno si è stinto
La primavera sta già arrivando
Ma la mia coperta di fiori è volata via
Nell’arcobaleno s’intravvedono i petali perdersi
Affondo nella neve che si scioglie
E si sciolgono anche le mie lacrime
Mentre la mia coperta vola lontano
La guardo in silenzio nei suoi pallidi colori
Spero che il vento cambi
E che ritorni da me rifiorita
Chissà se sa quanto freddo fa senza di lei
Il silenzio dell’inganno
Era dolce pensare a noi
In verità e pace
Il colore di noi era fresco
Il suo profumo era di vita
Voci sorrisi abbracci
Avrei voluto durasse di più
Ma va con la corrente
il tempo tuo irrequieto
incurante di me sulla riva
Nel tuo spazio vuoto
Parla il silenzio dell’inganno
Nel mio tempo lento
Apparirà presto un’altra strada per me