Laura Sessa - Poesie

Conviene di più amar

Ho un’arma sta nel cuore
che vincere mi fa
quando mi avvince il male
ho provo del dolore
qualcosa mi sconvolge
o cado nell’oblio
l’arma che sta nel cuore
mi suggerisce amore
“così fa meno male” dice
“così si fa”
Perciò per non soffrire
conviene di più amar.


 

Il giorno

 

Questo buoi che gli occhi offende

perché in lui nulla risplende

fa che il cuore in fondo spera

che al più presto esca la sfera

e colori l’atmosfera

col colore che produce

la bellezza della luce

cancellando in un momento

di quest’animo il tormento

di una notte senza stelle

e a quest’ occhi che sono svegli

dia la gioia dei colori

finché arrivi fino al cuore.


Il mondo

Dopo che ci ha creati
con un immenso amore
Dio ci ha donato il mondo.
È tutto ciò che aveva,
l’ha messo in mano a noi
che siamo figli suoi.
La terra che ci ha dato
l’abbiam gestita noi
l’abbiamo seminata
e ora raccogliamo
se amore abbiamo piantato
su questo mondo i frutti
e quelli del suo dono,
che quelli del nostro cuor.


 

Ringrazio questa vita

Ringrazio questa vita
che mi ha donato il cuore
mi ha fatto aprire gli occhi
mi ha fatto respirare.
Anche se qualche volta
un poco mi ha tradita
è grazie a tanto amore
se il cuore batte ancora.
E se tutti i miei passi
lontano mi han portata
io sono ancora qui
per ringraziare ancora.


 

La magnolia

Su questo verde prato
l’albero addormentato
i bei rami distende
per arrivare al cielo
e, offrire il suo profumo
di tutti i suoi boccioli
che adesso sono fiori
al sol che l’ha sorriso
e fatto risvegliar.
Ed ora che sia addobba
l’albero risvegliato
di tante foglie nuove
e candidi fiori aperti
diventa così bello
che questo verde prato
lì dove lui è piantato
sembra da Dio arredato.
E dello splendore l’inno
e del profumo e i fiori
sembra che la magnolia
a noi vuole cantar.


 

Il fiore profumato

Vorrei essere come un fiore
che lavato dalla brina
ogni mattina
si bea del sole
che l’asciuga
e della fresca brezza
che live l’accarezza,
solo dal vento è un po’ spettinato
ma si rincuora
perché è profumato.
Anche se vien strappato
dal suo verde prato
l’odor d’amor permane,
nel cuor sempre rimane.


Ringrazierei il signore

E se da questo abisso
riuscissi a risalire
nei riuscirei un po’ rotta
se dopo aver lottato
io per venirne fuori
le cose a cui tenevo
non ritrovassi più.
Risoffrirei di nuovo
e ricadrei più volte
almeno mille volte
nel più profondo mar
lì dove tutto è buio
e dove tutto tace
lì dove niente trema
dove non c’è paura
e nulla fa sperar.
Ma se per mala sorte
vi incontrerei la morte
le chiederei sicura
di rendermi gli affetti
che non ci sono più.
Lei mi direbbe allora
e l’ho pensato ora
“l’essenza della vita
Il solo puro amore
è ancora lì con te”
or se da questo abisso
io ne riuscissi a uscire
ringrazierei il signore
‘chè ce l’ho fatta ancora.


Io ti rincontrerei

Se potessi tornare indietro
lo so cosa farei
certo gli stessi sbagli
non li ripeterei
io cambierei ogni cosa
vissuta nel passato
e in questo obblio dannato
io non ci ricadrei
e se per pure caso
risuccedesse ancora
io stringerei più i denti
non scapperei distate
più forte lotterei.
Finché non sia il dolore
sconfitto dall’amore.
Ricorderei ogni cosa
e ti rincontrerei.
E, come se vedessi
un film già visto prima
ci metterei ‘sta volta
un dolce lieto fine.


 

Senza amore

Tu eri
come un fiore
che si erge sul suo stelo
esile e delicato
lo so
ti hanno violata
l’han fatto senza amor
e senza nessun cuor.
Muta nel tuo dolore
e raggomitolata
ti sei sentita odiata
e questo ti fa male.
Tu eri come un fiore
esile e delicato
ora che ti han strappata
pensi che non c’è cura
che rimarrà il ricordo
del male che hai subito
e che vuoi cancellar,
non ti puoi crogiolar
nei bei sogni d’amore.
La medicina è il tempo
sappi ti guarirà.


Il tempo che resta

Il tuo cervello è stanco
si vuole riposar
il cuore pompa poco
perciò non ha più il fuoco
e non ti fa più amar.
Il sol non ti riscalda
l’amor non ti consola
e questo fuocherello
vicino al quale taci
se ti riscalda poco
il bello del tuo tempo
ormai fa riaffiorar
or sai
non era poco
per questo fa più mal.


 A testa alta

 

Non guarderò per terra

non piegherò più il capo

ma alzerò la fronte

e quello che ho di fronte

in faccia guarderò.

Lo sfiderà lo sguardo

puntato sul suo viso

-Che sia senza sorriso-

Mentre lo guarderò.

ho in testa tutti i suoi sbagli

sto qui per giudicarlo

e non perdonerò.

Già so cosa farà

-Mi guarderà negli occhi-

che non saranno dolci

saranno accusatori

e, la mia testa alta

osserverà stranito

poi abbasserà lo sguardo

dirà senza sorriso:

-“Tu non mi sembri tu”-

 

Sessa Laura


Al di là della siepe

 

Un giorno me ne andrò via

via dai dispiaceri

e dagli oblii.

Sorvolerò la siepe

che mi ha nascosto il mondo

quello che meritavo

quello a favore mio.

Gli griderò :
-“CIAO ADDIO”-

e non ritornerò.

Mi fermerò sul mare

sarà per respirare

poi mi farò cullare

e mi addormenterò.

Il sale cicatrizzerà le ferite

che nel sogno spariranno

si avvicinerà sempre più l’orizzonte

mentre un novo lido

non sarà lontano

non più distante del pensiero.

Sessa Laura


La sponda

 

Su questa sponda

mi ha trascinato un’ onda

mentre contro corrente

sta nuotando ancora

l’anima mia

per non essere trasportata via

verso l’orizzonte.

Ora che anche l’anima

è approdata

sulla sponda desolata

il mio corpo è stremato

e senza forze

proprio ora che bisogna correre più forte

contro il vento

per non volare via

verso l’oblio.


Ma …. ci sono i fiori nel mio giardino !!!

 

Mi sono trascinata tra ripide scoscese

e irte salite

e, quando tanti aliti

mi hanno soffiato addosso di vento

o, di altra impetuosa forza

mi sono accorta

che non ero come roccia

che del suo posto

non si sposta.

Nubi, dolori e pianto

hanno fatto sparire

il sole

e il sorriso

ma , tra ripide scoscese

e irte salite

sono giunta a casa

affranta

e molto stanza

Ma.. ci sono i fiori

nel mio giardino!!!!!


Pensieri senza voce

 

Molti dei miei pensieri

non hanno avuto voce,

muti come il silenzio

non ti hanno accarezzato

come una mano il capo.

Ora che san parlare

vorrebbero gridare

voler tornare indietro

e accarezzarti piano

come una mano il capo

stringerti forte al cuore

poi dirti le parole

che non ti ho detto allora,

cantare le tue lodi

con l’infinito amore

che c’è dentro il mio cuore

poi chiederti perdono

del tempo che è passato

senza aver mai parlato.

 

Sessa Laura.